Welcome to ParadiZe – Recensione

Sviluppatore: EKO software Publisher: NACON Piattaforma: PS5 Genere: Azione/Avventura Giocatori: 1-2 (online 2-4) PEGI: 18 Prezzo: 39,99 € Italiano: Sottotitoli

Da EKO software, studio che ha sviluppato How to survive, nasce Welcome to ParadiZe, un videogioco hack and slash con elementi survival e di crafting a base di zombie edito da Nacon. Si presenta come la classica apocalisse zombie, ma con un’insolita novità. Qualcuno è riuscito a inventare un dispositivo che non solo rende gli zombie inoffensivi, ma li trasforma in servitori obbedienti sotto il controllo dei sopravvissuti. Grazie a loro, gli abitanti di ParadiZe sono riusciti a sopravvivere all’apocalisse e alla distruzione dell’umanità.

Destination ParadiZe

Benvenuti a ParadiZe, un rifugio “piuttosto sicuro” in mezzo all’apocalisse zombie. Voi giocatori vestirete i panni del nuovo arrivato in questa comunità, che dopo anni di viaggio tra mille sventure, è finalmente riuscito ad arrivare alla salvezza. Peccato che qui non sia tutto come sembra…

Welcome to ParadiZe inizia come un banale gioco che combina sopravvivenza, combattimento, crafting e gioco di ruolo, il tutto ambientato in un folle mondo aperto. Dopo pochi minuti di gioco, però, verrete introdotti agli Zombot, la succosa novità dell’esperienza. Dopo aver creato l’elmetto che permette di rendere mansueto uno zombie, vi basterà dare qualche colpo a un non morto per stordirlo e imprigionarlo: avrete così ottenuto il vostro primo fedele servitore a disposizione.

Come How to Survive prima di esso, ParadiZe si rifiuta di prendersi sul serio, è spudoratamente stravagante e incredibilmente ironico. Questa non è una meditazione sull’inutilità della sopravvivenza umana, nessuna riflessione sul fatto che gli esseri umani siano i veri mostri in un’apocalisse zombie, nessun personaggio a cui affezionarsi davvero e nessuna difficile scelta morale da fare. Semplicemente è un gioco in cui potrete cavalcare uno zombie contro un branco di altri non morti e disperderli come birilli da bowling. Un gioco in cui potrete attaccare enormi spuntoni di legno ai vestiti del vostro Zombot e guardare altri zombie correre verso di lui e farsi infilzare a morte. Dite però la verità, siete qui proprio per questo.

A livello tecnico, il gioco non mostra particolari lampi di genio, con una grafica compassata ma funzionale alla proposta e una colonna sonora simpatica ma tutt’altro che memorabile. Buona invece la longevità dell’avventura: completare Welcome to ParadiZe richiederà circa una trentina di ore del vostro tempo, se giocato in coop con qualche amico, però, sicuramente il tempo diminuirà di almeno 5/6 ore.

Gameplay a base di non morti

Come gioco d’azione isometrico, Welcome to ParadiZe vi offrirà un divertente e coinvolgente ciclo di gioco in cui dovrete raccogliere risorse infinite, creare armi, oggetti di pronto soccorso, munizioni e armature, il tutto per diventare abbastanza forti da continuare la vostra avventura verso il vostro obiettivo, LA LUNA.Il combattimento è sorprendentemente corposo, con feedback soddisfacenti sia sulle armi da mischia come machete e mazze da baseball, ma anche su fucili ad aria compressa, balestre, archi lunghi e, infine, pistole vere e proprie. Gli zombie voleranno via con relativa facilità e andando KO lasceranno cadere il loro equipaggiamento, raccogliendolo riempirete una barra di avanzamento che alla fine vi consentirà di creare l’oggetto in questione ed equipaggiarlo sul vostro Zombot. È una meccanica divertente che vi permetterà di progredire sempre.

Il combattimento è sorprendentemente corposo, con feedback soddisfacenti sia sulle armi da mischia come machete e mazze da baseball, ma anche su fucili ad aria compressa, balestre, archi lunghi e, infine, pistole vere e proprie. Gli zombie voleranno via con relativa facilità e andando KO lasceranno cadere il loro equipaggiamento. Raccogliendolo, riempirete una barra di avanzamento che alla fine vi consentirà di creare l’oggetto in questione ed equipaggiarlo sul vostro Zombot. È una meccanica divertente che vi permetterà di progredire sempre.

Potrete decidere anche di dare un’arma al vostro amico Zombot, starà a voi decidere se volete che infligga danni a distanza con una pistola o che si avvicini con un machete. Entrambe le modalità hanno i loro vantaggi. Avrete il pieno controllo sulle azioni del vostro Zombot, arrivando persino a fargli intimidire i nemici quando sono nel loro raggio d’azione, o spingerli a fare da bersaglio, lasciandovi in qualche modo liberi da eventuali minacce.

Coop è bello. Coop è meglio

Non sempre funziona andare in giro da soli, a volte ci sono così tanti zombie nemici che combattere per rimanere in vita è tutto ciò che potrete fare. Giocare in solitaria appunto, potrebbe far diventare l’esperienza un po’ frustrante, visto che alcuni zombie vi offriranno quasi uccisioni one shot. Se morite, potrete scegliere di tornare al vostro accampamento o rianimarvi al punto di viaggio rapido più vicino, ma potrebbe essere anche molto distante dal vostro punto di morte. Entrare quindi in un’area particolarmente difficile, soprattutto se siete impreparati, potrebbe guastarvi l’esperienza.

Non aiuta il fatto che, a volte, alcuni non morti fuori controllo potrebbero unirsi, creando delle vere e proprie orde o addirittura degli accampamenti. Questi sono difesi da varie trappole e spesso – anzi, molto spesso – il vostro zombie aiutante potrebbe finirci dentro, morendo all’istante. A seconda dei vantaggi che avrete equipaggiato, potrete però rianimarlo o semplicemente reclutarne un altro.

Per concludere, quindi, è più facile girovagare per il mondo di gioco avendo un secondo giocatore che vi guarda le spalle. Se morite, potrete semplicemente rianimarvi a vicenda, rendendo il gioco più fluido e divertente. Anche i nemici non sembrano scalare in più persone, quindi eliminare gli zombie in coppia è molto più soddisfacente che andare da soli.

Punti esperienza e albero delle Abilità

Mentre sparerete, farete saltare teste, creerete trappole mortali e schiverete rotolando per il mondo, guadagnerete anche punti esperienza per sbloccare numerosi vantaggi da un albero delle abilità diviso in 3 diversi rami. Questi si concentrano sull’hacking degli Zombot e sul loro controllo, sul combattimento potenziando ad esempio attacco e difesa, sul collezionare materiali utili al crafting o alla costruzione della vostra base e sulla sopravvivenza in generale. Sebbene non ci sia un grande spazio per la creazione di build complesse e complete, ci sono però abbastanza abilità per plasmare il vostro sopravvissuto e il vostro Zombot in qualsiasi modo vogliate.

Salirete di livello abbastanza rapidamente in questo gioco tra uccisioni, missioni secondarie e missioni principali e, inoltre, tutti i punti abilità utilizzati potranno essere riassegnati gratuitamente ogni volta che vorrete, questo vi permetterà dunque di provare build differenti senza il minimo sforzo o senza alcuna perdita di preziosi XP.

Il Platino di Welcome to ParadiZe

L’agognata coppa di Platino non è esageratamente difficile da raggiungere. I trofei si basano sopratutto su attività di grinding, sulle missioni principali e secondarie, sull’uccisione di alcuni personaggi e sul raggiungere il livello 50. Non ci sono fortunatamente coppe legate al multiplayer ma abbiamo due finali da conseguire, alcune armi da portare al livello massimo e trovare ben 85 punti d’interesse sparsi per la mappa di gioco.

VERDETTO

Welcome to ParadiZe è un gioco molto più divertente di quanto ci si possa aspettare. È tecnicamente debole e occasionalmente brutto da vedere, ma ha un grande senso dell'umorismo e il sistema di combattimento più che soddisfacente, unito a un crafting molto curato, lo elevano al di sopra della massa. È un gioco in cui ci si diverte senza essere disturbati da sistemi complessi o da enormi livelli di sfida. A volte questo è tutto ciò che un gioco deve essere.

Guida ai Voti