Accel World VS. Sword Art Online – Recensione

Un po’ troppo arretrato

Come confermato anche dal nuovo capitolo di Tales of, Bandai Namco sviluppa i suoi JRPG con un unico pensiero in mente: riciclare. Sfruttando proprio il fatto che gran parte del mondo di gioco era quello di Lost Song, gli sviluppatori hanno avuto la brillante idea di prendere di peso i vecchi modelli e ci hanno programmato il gioco sopra. Il risultato è che ci si trova davanti un gioco nato vecchio. Le uniche cose che si salvano sono i modelli dei personaggi, vecchi e nuovi, che sono almeno decentemente disegnati. Per il resto siamo a livello di PlayStation 2.

La grafica arretrata potrebbe significare che almeno i 60fps su PlayStation 4 possano essere stabili invece, come per la versione PlayStation Vita, ci troviamo davanti a innumerevoli rallentamenti e cali di frame, e non solo nelle situazioni più caotiche. A volte il gioco tocca i 15/10fps che rendono impossibile capire cosa stia avvenendo durante uno scontro. Si poteva, anzi si doveva, fare molto di più.

Se il lato grafico ne esce letteralmente con le ossa rotte, la stessa cosa non si può dire del lato sonoro. Infatti, oltre a comprendere la discreta colonna sonora di Lost Song, la soundtrack si è arricchita di alcuni nuovi brani molto belli che allieteranno piacevolmente le nostre sessioni di gioco. Oltre a questo, di ottimo livello è anche il doppiaggio interamente in lingua nipponica con la possibilità di usufruire dei sottotitoli che, per la gioia dei non-anglofoni, saranno disponibili in lingua italiana.

Prima di lasciarvi al consueto paragrafo dedicato ai trofei, non mi resta che spendere due parole per concludere definitivamente questa dettagliata analisi. Accel World VS. Sword Art Online non è un brutto gioco, ma non ci sono dubbi che questa collaborazione, almeno sulla carta, meritava un capitolo quanto più possibile originale e slegato, almeno per quanto riguarda il gameplay, dalla serie originale. La sensazione di già visto che si prova durante tutta la campagna è quanto mai presente e unita a un comparto grafico fin troppo arretrato indirizza la valutazione verso il basso. Un vero peccato.

Trofeisticamente Parlando: Kirito tagliami le vene!

Oltre ad alcuni trofei nascosti legati alla storyline principale, gli altri obiettivi si differenzieranno ben poco da quelli di un qualsiasi altro JRPG. Avremo i classici trofei legati allo sviluppo delle armi e dei personaggi, quelli legati al completamento di missioni soddisfacendo particolari requisiti e infine i trofei legati allo svolgimento di particolari azioni in-game. Detto questo, il Platino porterà senza dubbio via un numero di ore molto vicino alla centinaia e, data la scarsa qualità del titolo, dubitiamo fortemente che questo possa rendere piacevole la caccia al Platino.

Attualmente non siamo riusciti a scovare l’elenco esatto e completo dei trofei, ma vi aggiorneremo prontamente qualora ci riuscissimo.

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!

1 commento

Comments are closed.