Halloween Forever – Recensione

Sviluppatore: Imaginary Monsters Publisher: Poppy Works Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 4,99 € Italiano:

Halloween è sempre tra noi, ma non stiamo parlando di Bojack Horseman e dello strampalato negozio Halloween a gennaio, bensì di un videogioco vecchio stile a tema spooky, un’avventura old school con fondali in bassa risoluzione e che fa della stessa il suo punto di forza per presentare ai videogiocatori nostalgici un’interpretazione di sprite e ambienti come solo gli 8 bit sanno dare. Parliamo, per l’appunto, di Halloween Forever, un videogioco di Poppy Works e Imaginary Monsters che tenta di raccogliere l’eredità ormai perduta di grandi classici come Ghouls ‘n Ghosts e portarla di peso su console di ultima generazione, senza però alcun aggiornamento grafico o di meccaniche. Ecco la nostra recensione.

Halloween Forever

Zucche, fantasmi e morte

Da giochi di questo genere, a livello narrativo, ci si aspetta l’essenziale. Magari una principessa da portare in salvo o l’obiettivo di impedire a un cattivo di distruggere il mondo. Invece Halloween Forever sceglie la strada meno battuta: non raccontare nulla. Nessun pretesto viene dato al giocatore, che viene anzi catapultato di prepotenza nel mondo di gioco alle prese con tanti mostri dalle fattezze ispirate ai grandi classici dell’orrore, tra maniaci della motosega, stregoni non morti, pipistrelli, corvi e scheletri. Il tutto si riassume in un balzo da una piattaforma all’altra alternato dagli incontri con i boss da sconfiggere, ripetuto per cinque stage. Un’avventura breve, seppur punitiva, che però offre svariati segreti e diramazioni lungo l’avventura (anche se molte di queste diramazioni sono in verità farlocche, in quanto la porta segreta di un livello conduce allo stesso identico punto di quella semplice).

In Halloween Forever controlleremo fino a otto personaggi, sfortunatamente non troppo diversi se non per lo sprite e i tipi di colpi sparati dalla bocca. Tra il principale, la zucca di Halloween, e i secondari, tra cui uno scheletro, un fantasma, una strega e una versione natalizia del protagonista, tutto ciò che cambia sono la modalità di fuoco e il tipo di impatto del colpo. La zucca sparerà semplici colpi ad arco, il fantasma invece sgancerà, sempre con la stessa traiettoria, colpi esplosivi ad area, mentre lo scheletro lascerà andare due ossa per ogni pressione del tasto, più deboli dei colpi normali, ma che richiederanno una precisione minore. La varietà c’è anche, peccato però per i movimenti fotocopiati tra un personaggio e l’altro e il vincolo a tenere lo stesso fino al game over, senza possibilità di cambiarlo anche durante un continuo dopo la morte.

Halloween Forever

Il salto e il doppio salto rendono piacevole il platforming, a volte ben calibrato e ricco di sfide capaci di mettere alla prova la nostra abilità, altre volte frustrante e punitivo a causa di tantissimi oggetti di scenario posizionati in maniera poco studiata e soprattutto nascosti dalla telecamera. Il più delle volte moriremo a causa delle letali spine posizionate proprio sotto di noi, che avremo inevitabilmente colpito dopo un letterale salto nel buio e che ci uccideranno con un solo colpo. E’ giusto che un gioco di questo genere punti sulla difficoltà estrema, così com’è giusto che si serva del trial and error, ma avremmo gradito avere i mezzi per farcela e per superare un livello anche al primo tentativo, non il doversi affidare alla fortuna.

In ambito combat system abbiamo più chance e una sfida meglio calibrata grazie alla possibilità di poter incassare fino a cinque colpi per ogni vita (se non troviamo cuori da raccogliere uccidendo i mostri) e ai pattern variegati creati ad hoc per i tantissimi tipi di nemici. Halloween Forever si rivolge ai fan in cerca di una sfida ancora maggiore con la modalità 1 HP, praticamente una run no damage, ma anche ai meno abili con le impostazioni speciali quali i checkpoint amichevoli, che mettono una pezza alla tremenda gestione di quelli classici, che addirittura ci riporteranno all’inizio di un livello se si muore contro un boss, e con la modalità Novantanove vite, un’opzione autoesplicativa che però bloccherà tutti i trofei. Quelli dovremo sudarceli.

halloween forever

Terrore su sfondo nero

Nonostante lo stile in 8 bit ci affascini ogni volta, non ci sentiamo di premiare quello di Halloween Forever. Questo ci sembra troppo minimalista; gli scenari spogli, tutti simili e poco ispirati vorrebbero, grazie allo sfondo nero, rifarsi ai grandi classici del genere, fallendo miseramente. L’atmosfera di gioco non ha un’anima. Carini gli sprite dei protagonisti, anche se non sono nulla di memorabile, ma decisamente meglio il design dei nemici, visibilmente più curato rispetto al resto.

halloween forever

Abbiamo apprezzato come molti nemici e oggetti di scenario siano ispirati a quelli di titoli storici e più blasonati (primo tra tutti risalta il blocco azzurro che precipita, palesemente una citazione a Super Mario), così come ci sentiamo di premiare la fantasia del comparto sonoro. Non è nulla di eccezionale, ma la musica riesce a portare il giocatore in ambienti horror con successo, dove invece fallisce il comparto visivo. Solo inizialmente Halloween Forever è in grado di richiamare i classici della nostra infanzia, grazie al particolare e ormai defunto stile di gioco, ma più si procede, più ci si rende conto di star vivendo un’idea realizzata a metà. Quella che sembra inizialmente passione si rivela essere un tentativo annoiato di replicare qualcosa di vecchio, tentativo non andato a buon fine di risvegliare qualche emozione nascosta e, magari, di lucrare sull’effetto nostalgia. Ci vuole passione per dar vita alle idee, che siano o meno a sfondo nostalgico.

Trofeisticamente parlando: facile, ma hardcore

Il set di trofei di Halloween Forever conta ventisette coppe di bronzo, sette d’argento, quattro d’oro e un Platino, questo facile e difficile allo stesso tempo. Essenzialmente bisognerà finire il gioco sette volte, almeno una volta con ogni personaggio (escluso Santa Pumpkin), sconfiggere alcuni boss in un determinato modo ed evitare di attivare la modalità Novantanove vite, che disabilita i trofei. Il platforming punitivo e la grande quantità di nemici renderà l’esperienza davvero ardua quando si dovrà affrontare la run alla modalità 1 HP. Con un solo punto vita dovrete vincere tutti e cinque i livelli, è bene provarci solo dopo aver completato buona parte delle partite legate ai singoli personaggi, così da avere già una certa dimestichezza con le trappole del gioco.

VERDETTO

Halloween Forever è un gioco divertente e senza troppe pretese, che cerca di colpire al cuore gli appassionati dell'action a scorrimento vecchia scuola senza però centrare il bersaglio. Il gioco è punitivo per i motivi sbagliati e visivamente è poco ispirato, ma a conti fatti riesce a tenere incollati allo schermo e a rispettare il rapporto qualità/prezzo. Per qualche oscura ragione, il gioco non supporta il cross-buy tra PlayStation 4 e PlayStation Vita... un vero peccato non poter alternare i sistemi.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.