Time Recoil – Recensione

Sviluppatore: 10tons Publisher: 10tons Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita, Mobile) Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 13,99 € Italiano:

C’era una volta una navicella spaziale il cui compito era quello di abbattere orde di nemici alieni che scendevano dall’alto… Come dite? Corrisponde alla descrizione di Space Invaders, uno dei videogiochi più iconici al mondo, del 1978? Sono andata troppo indietro, ricominciamo.

C’era una volta, in terre giapponesi, un’altra astronave impegnata ancora una volta a distruggere nemici alieni, con una visuale dall’alto per rendere più realistico il senso del volo e che rispondeva al nome di Xevious. Come, prego? Siamo nel 1982, d’accordo, troppo indietro nel tempo, ma tenete a mente queste costanti, ossia l’elemento sparatutto e il tempo, dal momento che ne avremo a iosa sia dell’uno che dell’altro in Time Recoil, l’ultimo lavoro di 10tons. La compagnia finlandese indipendente, nata nel 2003, non è nuova a questo tipo di produzioni, avendo già sviluppato per esempio Tesla vs Lovecraft, un irriverente sparatutto con visuale dall’alto.

Un passo indietro nel tempo

Time Recoil segue lo stesso filone e si propone come un top-down shooter, iscrivendosi così all’albo di uno dei generi primitivi dell’universo videoludico, non a caso, fino a qui, sono stati citati Space Invaders e Xevoius. Si potrebbero nominare centinaia di titoli dalla stessa impostazione; dagli anni ’70 a oggi gli shooter hanno vissuto momenti di gloria, soprattutto sino agli anni ’90, e momenti in ombra. Il fascino del videogioco sta anche in questo: seguire l’evoluzione di un genere nel tempo, nella sua maturazione e nelle sue innovazioni che tendono ad arricchire un genere nel suo insieme. Tanto che da una semplice astronave su sfondo nero, capace di sparare a pixel semoventi, siamo arrivati a un coloratissimo shoot ‘em up arricchito anche da una trama, cosa non scontata.

A metà fra un film di fantascienza e un fumetto di supereroi, il mondo di Time Recoil ci catapulta letteralmente indietro nel tempo, precisamente nel 1978, quando un malvagio scienziato chiamato mister Time (davvero azzeccato) decise di sfruttare le proprie capacità e invenzioni per sottomettere l’Europa al suo volere. Dopo un decennio di supplizi, nel 1987 (anno del presente nel gioco) un gruppo di scienziati e ingegneri decidono di riunirsi formando i Recoilers, un’organizzazione di ribelli nata per riportare la pace nel mondo. Per riuscire nella loro missione irrompono nella cella di Alexa, la protagonista, per farla evadere e chiederle di collaborare. Alexa è infatti una ex-collaboratrice di mister Time, rinchiusa poiché a causa degli esperimenti del folle scienziato ha sviluppato delle abilità che l’hanno resa immune agli effetti collaterali provocati dai viaggi nel tempo; questo le è costato la prigionia e successivamente un posto nelle fila dei Recoilers.

Il gioco si apre in medias res, con la nostra eroina intenta a fuggire dalla prigione, entrare nel wormhole creato dai ribelli e spuntare fuori nel loro quartier generale, ubicato a Parigi, o perlomeno quel che rimane della città francese dopo il piano malvagio messo in atto dal folle scienziato. L’idea per fermarlo è piuttosto ardita e pericolosa, anche se decisamente in linea con i topos del viaggio nel tempo; si parla di spostare Alexa più volte attraverso il cunicolo spazio-temporale fra il 1978 e il presente per arrestare mister Time. L’intento è quello di sradicare il suo progetto dalla radice, evitando che prenda il potere e distrugga gran parte della Terra.

Per quanto il tema del viaggio nel tempo sia stato spremuto e sfruttato molte volte fra opere cinematografiche, televisive e letterarie, rimane un evergreen apprezzato. Tuttavia proprio in virtù di questa copiosa presenza di esempi, ci saremmo aspettati una narrazione maggiormente fruibile e più divertente da seguire. Ci troviamo di fronte a uno shooter a cui non si può chiedere di rappresentare la stessa profondità narrativa di altri esponenti del videogioco (staremmo parlando di ben altro genere), eppure trapela un senso di confusione troppo forte. La storia è infatti raccontata attraverso i dialoghi dei personaggi in stile fumetto, unicamente in lingua inglese, comunque assolutamente comprensibile. Le conversazioni sono tante e si susseguono fra un livello di gioco e l’altro, andando a rappresentare più una semplice pausa tra una sparatoria e l’altra che una storia avvincente.

Mai mandare un essere umano a fare il lavoro di Alexa

Time Recoil mette in scena uno shooter in salsa moderna. Pad alla mano, la mira deve essere tenuta con l’analogico destro, mentre il tasto dorsale permette di sparare; i comandi sono pochi e semplici da imparare. La visuale dall’alto completa il quadro generale del nostro punto di vista di novello cecchino.

L’originalità del gameplay sta nell’elemento bullet time, una tecnica nata in ambito cinematografico atta a mostrare la realtà come una scena al rallentatore (così fu il celebre movimento all’indietro di Neo in Matrix). Ogni colpo messo a segno regala un bonus, un dash capace di dare una certa varietà; due colpi danno diritto a una carica che rallenta il tempo per una manciata di secondi e consente di concatenare delle uccisioni, quattro colpi daranno diritto a un turbo più potente, sei uccisioni daranno il potere di causare una piccola esplosione, infine otto colpi andati a segno daranno il potere di congelare il tempo, utile nel caso la missione preveda solo di trovare una via di fuga.

Le missioni ci verranno assegnate dal direttore dei Recoilers e sono quasi unicamente di due tipologie: uccidere un individuo o un numero stabilito di nemici, oppure trovare un personaggio chiave che potrà aiutare i ribelli nel 1987. Nello svolgere i nostri eroici compiti avremo a disposizione un arsenale piuttosto esiguo di armi, da semplici pistole a fucili d’assalto. Per quanto la durata della trama principale si attesti sulle sei ore circa (e la rigiocabilità non sia molta), ci saremmo aspettati una curva ascendente della difficoltà, livello dopo livello. Proseguendo lungo la trama, invece, ciò che davvero sembra segnare un lieve aumento della difficoltà è solamente l’impossibilità di trovare scorte infinite di munizioni, via via sempre più rare. Conseguenza diretta di ciò sarà una maggior concentrazione del giocatore nell’utilizzo dei pochi proiettili a disposizione.

Esteticamente senza infamia e senza lode, Time Recoil si presenta con una grafica pulita, una paletta cromatica densa, quasi al limite della saturazione ma in linea con l’aspetto fumettistico che gli sviluppatori hanno voluto congegnare. L’HUD di gioco risulta decisamente essenziale. Sul fronte sonoro, se siete dei nostalgici degli anni ’80, avrete pane per i vostri denti, con musiche in stile 8 bit piuttosto piacevoli.

Trofeisticamente parlando: impara a mirare e sparare!

Collezionare i quindici trofei che compongono il set di Time Recoil non sarà impresa impossibile, seppur non immediata. Non esistono obiettivi legati alla storia, ma un insieme di coppe legato alle abilità del giocatore per quanto riguarda il concatenare più uccisioni, senza dimenticare la richiesta di compiere alcune azioni in-game connessi ai dash.

VERDETTO

Time Recoil è un moderno shoot 'em up con visuale dall'alto e in quanto tale dovrebbe proporre un gameplay sempre frenetico, senza pause. Gli intermezzi tra un livello e l'altro, creati per dare un minimo di trama al gioco, rimangono però semplici parentesi che spezzano troppe volte il ritmo. Non sembra palesarsi una reale crescita della difficoltà di gioco, così che tutto sembri troppo piatto, tuttavia Time Recoil rappresenta un passatempo piacevole in grado di dare una buona dose di soddisfazioni.

Guida ai Voti

Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.