Volume – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Mike Bithell Developer: Mike Bithell
Piattaforma: PS4 (Disponibile anche per PS Vita) Genere: Stealth Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 17,99 €

Dall’estro di Mike Bithell (Thomas Was Alone) arriva un nuovo titolo indie in salsa stealth. Parliamo di Volume, i cui paragoni con il primo Metal Gear Solid davvero si sprecano. Il gioco infatti, si ispira per meccaniche di gioco alla serie ideata da Hideo Kojima e non ne fa assolutamente un mistero. Senza indugiare oltre partiamo quindi con la recensione di Volume, per PlayStation 4.

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Contro il sistema

In un futuro distopico, l’Inghilterra è guidata da un solo, potentissimo uomo a capo delle Gisborne Industries. Robert Locksley, o Rob, attraverso il dispositivo militare “Volume” simulerà in un ambiente virtuale intrusioni e furti, rubando ai ricchi come una sorta di novello Robin Hood. Questa base di trama potrebbe sembrare abbastanza interessante e aprirsi a diversi scenari, ma a dir la verità il comparto narrativo è l’elemento più deludente di Volume. Spesso infatti la storia viene raccontata attraverso lunghe finestre di testo o dialoghi tra i personaggi che finiscono si sovrappongono all’azione. La narrazione viaggia di pari passo con il gameplay, ma invece di arricchire il risultato finale, finisce per disturbare la dinamicità dello stealth di Mike Bithell. Col passare del tempo, fatta eccezione delle fasi iniziali e finali, finirete probabilmente per ignorare la storia di Volume che passerà subito in secondo piano rispetto al gameplay.

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Realtà virtuale per tutti

Senza ombra di dubbio l’elemento chiave di Volume è il gameplay. Gli amanti dello stealth infatti non potranno che essere felici di quanto offerto da questo titolo. Cento livelli solo nella modalità principale e molti altri da scaricare attraverso la comunità di gioco, vi regaleranno ore di sicuro divertimento. Anche se l’intelligenza artificiale spesso non brilla per aggressività, grazie ad un level design ispiratissimo ci si diverte sempre e comunque. La difficoltà generale infatti è abbastanza bassa per il genere (fatta eccezione per qualche livello verso la fine), ma comunque ne beneficiano immediatezza e azione. In Volume inoltre, non avremo accesso ad armi da fuoco, fattore che ci costringerà a rimanere quasi sempre nell’ombra delle guardie. Questa mancanza viene ampiamente compensata dall’ottimo level design, grazie al quale avremo a disposizione diversi nascondigli o gadget che ci permetteranno di sfuggire ai nemici sfruttando la conformazione di ogni mappa. Lanciare diverse tipologie di oggetti per creare diversivi, fischiare per attirare una guardia o sgattaiolare alle spalle dei nemici sfruttando botole e armadietti, sono solo alcune delle possibilità che avrete a disposizione per superare le sfide proposte da Volume. In ogni caso, ci si trova di fronte ad uno stealth game molto veloce e dinamico, che sì vi obbligherà a studiare e pianificare ogni mossa, ma è incentrato soprattutto sul tempismo e quindi sulla velocità d’azione e di pensiero.

Minimale

Il titolo del paragrafo si riferisce, ovviamente, alla realizzazione tecnica del gioco. Visto anche il tipo di produzione, gli sviluppatori hanno preferito dare a Volume uno stile semplice, ma non per questo scontato o poco gradevole. Lo stile grafico infatti, si sposa alla perfezione con il level design ideato da Mike Bithell e il suo team. Inoltre la semplicità del tutto permette ai giocatori di creare decine di nuovi livelli, grazie all’ottimo editor integrato. Per ora a dire la verità, la community non ha ancora offerto chissà quale contributo (tra i livelli più popolari, spicca per ora un fantastico tributo a Pac-Man) ma senza dubbio ci sono tutte le potenzialità per espandere la longevità e il divertimento del titolo. Tornando a parlare del comparto tecnico, nello specifico per quanto riguarda il comparto sonoro, ci possiamo dire più che soddisfatti per il risultato finale. Nulla di trascendentale, ma grazie ad un accompagnamento sonoro ben assortito con il gameplay e all’ottimo doppiaggio Volume risulta ancora piú piacevole da giocare. Sempre a proposito del doppiaggio dobbiamo segnalare anche la presenza dell’ottimo Danny Wallace, già protagonista in Thomas Was Alone con la sua voce narrante.

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Trofeisticamente parlando… Un Platino silenzioso

Volume offre 25 trofei, tra cui ben 8 ori e un bel Platino. La difficoltà è relativamente bassa e i trofei sono legati al completamento dei cento livelli della storia o al compimento di determinate azioni un determinato numero di volte (morire, travestirsi, nascondersi, distrarre i nemici). Un Platino invitante che potreste anche prendere senza accorgervene durante l’avventura principale. Ovviamente potete trovare l’elenco trofei di Volume già pronto negli archivi del nostro forum e presto, anche la guida ai trofei.

VERDETTO

L'unico vero difetto di Volume risiede nel comparto narrativo, carente nei contenuti e nella forma. Per il resto, il lavoro svolto da Mike Bithell e il suo team è davvero impeccabile: un gameplay dinamico e divertente, accompagnato da un intelligenza artificiale mai frustrante che spesso lascia giocare e un comparto tecnico minimale ma estremamente originale. Il paragone con Metal Gear Solid è sicuramente di quelli scomodi, ma Volume riesce a ben figurare rivelandosi un ottimo stealth game che strizza l'occhio all'azione.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.