Handheld & SmartphoneFIFA 13 - Recensione

FIFA 13 – Recensione

Publisher: Electronic Arts Developer: EA Sports
Piattaforma: PS3 (PS Vita, PSP) Genere: Sportivo Giocatori: 1-7 (online: 2-22) PEGI: 3 Installazione: No

Recensire un gioco sportivo, almeno in teoria, è una delle cose più facili, e chiunque abbia mai provato a buttare giù due righe riguardanti i videogiochi, dovrebbe saperlo. Descrivi le modalità, il gameplay, la grafica e la colonna sonora. Magari parli anche un po’ dell’online. E tac, il gioco (nel senso letterale) è fatto.
Per FIFA 13 il discorso non può essere lo stesso. Perché? Perché probabilmente stiamo parlando del miglior gioco di calcio mai sviluppato.

More of the same? Assolutamente no!

Un paio di premesse necessarie per semplificare le cose anche a chi, in materia di calcio videoludico, è “dell’altra sponda”, e al brand di Electronic Arts non si è mai interessato più di tanto, preferendo Pro Evolution Soccer, marchiato Konami: FIFA, dall’anno scorso, ha deviato verso una grande svolta a livello di gioco difensivo, sfornando delle meccaniche di gioco che qui è bene ricapitolare.
Si va ben oltre il semplice tackle leggero e la scivolata, da FIFA 12 in poi. Semplificando al massimo le cose, con Quadrato entrerete in scivolata, con Cerchio tenterete di sradicare il pallone dai piedi dell’avversario (tentativo che se andrà a vuoto, di fatto manderà in superiorità numerica l’avversario in maniera repentina), con X presserete a distanza e con R1 chiamerete il raddoppio di marcatura. Tutto ciò, lo capite da soli, necessita di una buona dose di tempo e pazienza da parte del videogiocatore, veterano o principiante che sia, poiché dovrà rimparare a giocare nel primo caso, imparare nel secondo. E’ anche vero che una volta apprese queste meccaniche, la soddisfazione per un intervento effettuato da ultimo uomo su un contropiede fulmineo, vi farà esultare ed urlare come se aveste segnato, con buona pace del sonno di familiari e vicini di casa.
L’altra premessa fondamentale, è che FIFA è simulativo al 100%, mentre PES ha una tendenza più marcatamente arcade, anche se negli ultimi anni questa è andata scemando.
Detto questo, sono state introdotte alcune novità che obbligano il giocatore ad essere ancora più concentrato quando sta giocando, aumentando ancora, cosa ritenuta da molti estremamente difficile, il realismo. Partiamo con il Tocco di prima, ideato per rendere ancora più verosimile e dunque complicato il controllo del pallone: velocità, direzione e forza non adatti alla circostanza renderanno estremamente più difficoltoso rimanere in possesso della palla, permettendo esplosivi “break” da parte dei difensori, così come degli attaccanti. Se dunque state controllando uno piuttosto incline all’errore come Bonucci, siete avvisati (grande Leonardo con lo Shakhtar, comunque! ndr)
L’Intelligenza Artificiale ha fatto ulteriori passi in avanti: se l’anno scorso è stata la fase difensiva ad essere rivoluzionata, quest’anno è stata la volta di quella offensiva. I giocatori si dimostrano più pronti nell’aggredire lo spazio, anche grazie ad un movimento a 360° gradi più preciso che mai, ispirato, si dice, alle movenze del testimonial del gioco, il calciatore più forte del mondo, Lionel Messi. Molto più godibile e profonda è ora anche la gestione dei calci di punizione, durante i quali si può richiamare l’intervento di ben due compagni di squadra per organizzarsi in finte, schemi, passaggi all’indietro e quant’altro. A questo risponderà prontamente il giocatore in difesa, ora abilitato a mandare un uomo del muro umano verso il pallone oppure fare avanzare i propri uomini di pochi (magari fondamentali) centimetri, riducendo la distanza dal pallone.

Chissà se Hart sta ancora pensando ancora al cucchiaio di Pirlo!

Trasferendoci ora nel campo delle modalità, è doveroso parlare della modalità Carriera, l’unico possibile punto debole rispetto alla concorrenza. Almeno in passato. In FIFA 13 il lavoro svolto da Electronic Arts sfocia tranquillamente nel maniacale, in senso positivo: il calciomercato è stato potenziato all’ennesima potenza, introducendo la possibilità di richiedere fondi, concludere e proporre operazioni molto più complesse della semplice compravendita, come comproprietà, prestiti semplici o con diritto di riscatto e acquisti con contropartite tecniche. Inoltre, si potranno intrattenere rapporti con le altre squadre, informandosi sul prezzo del cartellino, oppure con i giocatori stessi, promettendo loro un ruolo di rilevanza all’interno della squadra: in ogni caso, otterrete il supporto del Direttore Sportivo, qualora abbiate bisogno di consigli. Attenzione però a non trascurare i vostri, di calciatori, altrimenti provvederanno ad esprimere il proprio malcontento per lo scarso utilizzo contattandovi via mail o, peggio, facendo dichiarazioni alla stampa. Stampa che però potrete “utilizzare” a vostra volta, allenatori di FIFA nonché nostri lettori, per criticare o elogiare le squadre avversarie o i vostri giocatori, rendendo loro pan per focaccia. Pura fantascienza, sino a qualche anno fa (se non all’anno scorso).
Malgrado tutti questi contatti con “l’esterno”, le decisioni prese dal giocatore saranno sempre quelle decisive, e ovviamente il suo ruolo non potrà che essere fondamentale, a tal punto da possedere un proprio “ufficio” virtuale, in cui scorrere le proposte di lavoro degli altri team, se non addirittura delle nazionali di calcio. Già, perché nel momento in cui otterrete grandi risultati con il club, l’interesse dei vari paesi si sposterà su di voi, permettendovi di portare avanti una “duplice carriera”.
Un’altra introduzione, di sicuro non fondamentale, ma in grado di fare capire ancor meglio la cura, la precisione del lavoro svolto dai programmatori, è quella dei risultati in tempo reale, modificabili ad inizio partita. Nel caso in cui stiate combattendo per la salvezza, per una promozione o per lo scudetto, potrete selezionare le squadre, dirette concorrenti, da monitorare, e gli aggiornamenti delle partite in questione compariranno comodamente in alto a destra del teleschermo, mentre state giocando.

Voglio giocare online

Non solo di modalità Carriera, comunque, si campa. Anche se è vero che senza Season Pass, codice monouso presente in ogni confezione del videogioco oppure acquistabile dal PlayStation Store al prezzo di 7,99 euro, si avrà accesso sì e no al 10% delle funzionalità online. Potrete giusto “assaggiare” l’Ultima Team, scaricare le rose aggiornate e sperimentare il Match Day EA Sports FC, in grado di dare anche alla più banale delle amichevoli uno svolgimento sempre diverso (tanto è vero che uno dei motti di FIFA 13 è “Nessuna partita sarà eguale”). Come? Prendendo dati reali e trasferendoli nel virtuale. In caso di prestazioni eccezionali o deludenti, così come di infortuni, squalifiche o convocazioni in nazionale, il giocatore reale influenzerà la controparte virtuale. Parlando papale papale, in questi giorni Stekelenburg è una pippa, mentre El Shaarawy non lo ferma nessuno.
E’ tornato, in grande spolvero, l’Ultimate Team, come anticipato, semplificato ed espanso nelle meccaniche. Per chi non lo sapesse, si tratta di “un gioco nel gioco”, che prevede l’allestimento di una squadra di calcio attraverso delle pseudofigurine, da acquistare con degli appositi crediti accumulabili giocando partite su partite oppure pagando con i contanti. Ad influire sulle prestazioni della squadra c’è in particolar modo l’affiatamento, che aumenterà affiancando giocatori provenienti da un medesimo paese o campionato. Per molti, potrebbe col tempo diventare una droga legalizzata. Siete avvisati.
E’ presente ancora la modalità professionista, nella duplice sotto categoria riguardante il portiere o il giocatore di movimento, senza dimenticare il nuovo acquisto di FIFA 13, le Prove Abilità, che compariranno sia nel menù che nei caricamenti alla partita, al posto dell’ormai monotono 1VS1 con il portiere. Il gioco metterà alla prova le vostre capacità, proponendovi sfide come passare tra un certo numero di paletti nel minor tempo possibile oppure centrare specifici bersagli attraverso cross o tiri in porta.

Non è una buona idea scegliere il Milan, di questi tempi, considerati i continui aggiornamenti in base alle prestazioni: beh, i tifosi potranno sempre disattivarli!

Torna anche la modalità “Stagioni” (allargata anche al Pro Club) dove affronterete online una serie di 10 partite al fine di progredire verso le divisioni più importanti. Ma al di là di promozioni e retrocessioni, quest’anno sono stati inseriti appositi trofei per ogni sezione, raggruppati poi nella bacheca personale, così da premiare maggiormente i propri sforzi.
Prima di passare ad un’ultima e più arida analisi tecnica, non mi resta che citare l’introduzione del PlayStation Move, in alternativa al decisamente più classico Dualshock 3. Per quanto il controller di movimento risulti estremamente preciso, la natura di FIFA, simulativa sino all’eccesso, si confa poco, quasi per niente, ad un approccio simile. Per quanto dunque sia tutto ben fatto, mirare la direzione da seguire oppure “puntare” il giocatore verso cui indirizzare il pallone non risulta essere molto agevole. Non parliamo poi di quando si deve giungere alla conclusione in porta o ad un intervento in scivolata in extremis. E’ doveroso ricordare che stiamo parlando comunque di grasso che cola.
Fortunatamente, le cose vanno meglio, anzi, molto meglio sotto l’aspetto tecnico. Le animazioni dei giocatori hanno ormai, praticamente, raggiunto un livello di verosimiglianza incredibile, tanto da potere convincere i vari nonni, messi davanti al televisore, di stare assistendo ad una partita vera. Come nella corsa, così durante gli scontri più duri, tutti i movimenti risultano credibili e sempre diversi. Peccato per l’aspetto visivo dei modelli poligonali, non ancora ai livelli della concorrenza per dettaglio. Provate a controllare la controparte virtuale di Vucinic, per esempio: assomiglia poco e niente al campione montenegrino. Eccellente ed esente da critiche la riproduzione degli stadi, invece.
Qualche passo in avanti l’ha fatto anche la telecronaca, non tanto nell’ormai inseparabile e confermato duo Caressa-Bergomi, che ancora “tiene”, quanto nell’introduzione dell’inviato dal campo, ruolo che per l’Italia è stato ricoperto da Matteo Barzaghi. Per quanto poi possa contare una colonna sonora in un gioco di calcio, vi confermo che questa si mantiene sugli stessi, buoni livelli delle precedenti. Abbiamo un mix di generi, anche se la musica pop, rap ed elettronica è in prevalenza, proveniente da artisti poco conosciuti nel nostro paese ma autori di brani che si confermano assai piacevoli da ascoltare mentre si mettono in campo modulo e relativa formazione. Molto buono “l’effetto stadio”, da sempre uno dei punti forti della serie.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=4z0IYkYWkzo

Commento finale

FIFA 13 è il gioco di calcio dell’anno, su questo, non ci piove. Chi vi verrà a dire il contrario o lavora per la concorrenza o è troppo abituato ad essa per cambiare. Stiamo parlando di un titolo curatissimo e che non stufa mai, un acquisto obbligatorio per tutti gli amanti di questo sport, anche per chi l’anno scorso ha acquistato FIFA 12. L’unica cosa che mi fa storcere il naso è la poca somiglianza di certi giocatori virtuali con gli atleti in carne ed ossa, il Season Pass, e l’impossibilità (ancora) di selezionare l’opzione di rivincita cambiando squadre senza passare dal menù principale. Dall’anno prossimo diverrà una questione di principio.
Per il resto, invece, posso dire con certezza che i testimonial rappresentano bene l’essenza dei due giochi calcistici in concorrenza. Uno, Messi, è il miglior giocatore del mondo, l’altro, Ronaldo, per quanto validissimo, è un gradino sotto, e pare che la cosa proprio non gli vada giù. A buon intenditor…

9/10

Articoli correlati

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.