Primo PianoTales from the Borderlands - Episodio 1: Zer0 Sum - Recensione

Tales from the Borderlands – Episodio 1: Zer0 Sum – Recensione

Publisher: Telltale Games Developer: Telltale Games, Gearbox software
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3, PS Vita) Genere: Avventura Grafica Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 4,99 €

Da anni ormai Telltale ci propone la sua personale formula di avventure grafiche a episodi: Sam e Max, Monkey Island, The Walking Dead, Game of Thrones e tanti altri adattamenti cinematografici e non, hanno decretato il successo di questo team di sviluppo. Inoltre il rilascio graduale dei capitoli, che rendono i titoli una sorta di “serie TV” a puntate, ha entusiasmato i videogiocatori vista la qualità delle storie proposte da Telltale. Oggi parliamo dell’ultima avventura che strizza l’occhio a Gearbox Software, con una collaborazione relativa al brand di Borderlands. Com’è stato tornare su Pandora in questa formula inedita? Scopritelo nella nostra recensione.

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Racconti da Borderlands

Essendo un titolo Telltale, Tales from the Borderlands si concentra quasi esclusivamente su trama, dialoghi e narrazione, che come al solito non deludono. La storia è stata divisa in cinque capitoli, suddivisi a loro volta in sei sezioni. In Tales from the Borderlands torneremo sul pianeta Pandora nei panni di Rhys e Fiona: due protagonisti con caratteri, storie e obiettivi totalmente diversi, che però si ritroveranno a collaborare per salvare la pelle. Rhys è un impiegato di Hyperion (organizzazione militare che controlla Pandora) e sta per diventare uno degli uomini di punta della società, imprevisti permettendo. Il protagonista maschile del gioco, assieme ai suoi due amici di sempre Vaughn e Yvette, cercherà di prendersi quello che gli spetta senza pensare troppo alle conseguenze delle proprie azioni, mettendosi in guai molto più grossi di quanto avese potuto immaginare inizialmente.

Rhys e Fiona sono due personaggi con background diversi, ma il caso li farà incontrare e "collaborare"
Rhys e Fiona sono due personaggi con background diversi, ma il caso li farà incontrare e “collaborare”

Fiona invece, nonostante sia una ladra appare molto più matura e smaliziata, per pura coincidenza si ritroverà in situazioni spiacevoli proprio a causa della leggerezza di Rhys. Dire di più sulla trama, significherebbe spoilerare o comunque rovinare buona parte del divertimento del titolo Telltale. E’ interessante invece parlare della caratterizzazione dei personaggi: il gioco sostanzialmente consiste nel compiere delle scelte che dovrebbero modificare l’andamento degli eventi,  e senza l’immedesimazione nei personaggi le decisioni prese non risulterebbero sofferte, o quantomento ponderate. Per arrivare a ciò c’è bisogno di personaggi carismatici: Tales from the Borderlands ne ha più di uno, non si discute. Ogni protagonista, primario o secondario che sia, ha un carattere ben definito che raramente non riesce a farsi odiare o amare dal giocatore.

Ogni personaggio vi conquisterà, nel bene o nel male.
Ogni personaggio vi prenderà, nel bene o nel male.

La narrazione è come al solito magistrale, visto il crescendo di emozioni e colpi di scena, ben distribuiti durante le due ore del primo capitolo. Nonostante non si spari, corra, salti o distrugga, Tales from the Borderlands riesce a mantenere il giocatore incollato allo schermo per l’intera durata dell’avventura, senza cali di concentrazione. Ovviamente c’è bisogno di qualche minuto prima di conoscere i personaggi ed appassionarsi alla storia, ma dopo le prime fasi “di studio” il gioco decolla. Tanta anche l’ironia dei personaggi e delle situazioni, che in più di un’occasione vi strapperanno qualche sorriso, se non una bella risata.

Sei nuovo da queste parti?

Essendo ispirato a Borderlands, è inevitabile che il titolo di Telltale faccia continuo riferimento all’opera originale di Gearbox citando personaggi, situazioni, ambientazioni e tutto ciò che abbiamo già visto nella serie canonica. Tales from the Borderlands sotto questo punto di vista non aiuta molto con flashback o spiegazioni troppo dettagliate degli eventi passati, constringendoci di fatto a sconsigliarvi l’acquisto senza aver prima giocato i due episodi principali di Gearbox (per un corso accelerato potete comunque fare riferimento a questo articolo).

Non aver giocato i primi due Borderlands potrebbe impedirvi di apprezzare ogni riferimento e qualsiasi tipo di "fanservice"
Non aver giocato i primi due Borderlands potrebbe impedirvi di apprezzare fino in fondo il gioco, facendovi perdere riferimenti importanti ai capitoli precedenti.

Interattività limitata?

Il titolo parla da sè: quando si gioca ad un titolo Telltale bisogna sapere a cosa si va incontro. Trama, ambientazione e personaggi sono fantastici, ma Tales from the Borderlands non è un titolo adatto a tutti. L’interattività del gioco infatti, si limita a Quick Time Event piuttosto semplici che se da una parte aggiungono brio alla narrazione, dall’altra potrebbero risultare poca roba per chi è abiutato a titoli più “movimentati”. Purtroppo però, il vero problema cronico che affligge le avventure Telltale è la falsa libertà di scelta. Molto spesso infatti, prendendo due decisioni diametralmente opposte, ci ritroveremo ad affrontare comunque le stesse identiche situazioni. Comunque liberi di essere smentiti dai prossimi capitoli, dato che ogni decisione presa in Zer0 Sum influenzerà anche i prossimi episodi della saga.

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Ogni dialogo è guidato dalle nostre scelte, o almeno questo è quello che Telltale vuole farci credere. Perdonate l’immagine “non troppo PlayStation”, tra l’altro.

Multipiattaforma

Analizzando il lato più tecnico del titolo, possiamo dirci soddisfatti ma allo stesso tempo in attesa di un miglioramento. Stile grafico e animazioni sembrano prese pari pari dalle altre opere Telltale, il chè non è un difetto, ma chi si aspettava un miglioramento in tal senso non rimarrà entusiasta. Il comparto tecnico inoltre, non spinge al massimo l’hardware di PlayStation 4 anche a causa dell’adattamento del gioco a console portatili e device come smartphone e tablet, decisamente limitati rispetto alla console fissa di Sony. C’è da dire comunque che Tales from the Borderlands offre una grafica colorata e piuttosto viva, funzionale al gioco e alla caratterizzazione dei protagonisti. La fusione tra gli stili cartoon/fumetto di Borderlands e delle avventure Telltale, danno vita ad un bel mix che ci ha pienamente convinto, nonostante non sia “pompato” al massimo come descritto in precedenza. Ottimo il doppiaggio americano, che aggiunge quel tocco di vitalità in più ai protagonisti. Infine, vi ricordiamo che purtroppo Zer0 Sum è disponibile solo in lingua inglese: un ostacolo non insormontabile, ma se non masticate un minimo la lingua, il consiglio è quello di aspettare un’eventuale conversione italiana.

httpvh://youtu.be/wOaoHzYc41A

Commento finale

Tales from the Borderlands ripropone la classica magia dei titoli Telltale: trama avvincente, personaggi ben caratterizzati e buona dose d’interattività, grazie alla possibilità di prendere decisioni che dovrebbero influenzare il corso degli eventi. Il “dovrebbero” purtroppo rimane un condizionale perché, così come negli ultimi giochi di Telltale, due scelte diametralmente opposte porteranno spesso alla stessa conclusione (anche se ci riserviamo di valutare definitivamente questo aspetto in attesa dei prossimi capitoli). Tecnicamente non aspettatevi la Luna, ma un comparto tecnico funzionale alla narrazione. Se siete fan della serie principale prendetelo ad occhi chiusi, se invece non vi siete mai avvicinati alla saga cercate di recuperare gli arretrati e magari aspettate una recensione più completa che comprenda anche i prossimi quattro episodi.

8/10

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Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.

4 Commenti

  1. […] Il primo episodio di Tales from the Borderlands ci aveva davvero soddisfatto per la solita qualità narrativa a cui ci ha abituato Telltale. Proprio per questo oggi, ci ritroviamo a commentare il secondo capitolo di Tales from the Borderlands: Atlas Mugged su PlayStation 4, anche se il titolo è disponibile su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Impressioni confermate o svolta clamorosa? Scopritelo nella nostra recensione! […]

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