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Table Top Racing – Recensione

Publisher: Ripstone Publishing Developer: Playrise Digital
Piattaforma: PS Vita Genere: Gioco di Guida Arcade Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 5,99 euro

Uno dei giochi che accomuna la quasi totalità dei ragazzini e perché no, molti adulti, è l’aver simulato corse assurde con automobiline di qualunque misura sui tavoli di casa, inclusi effetti sonori riprodotti con la bocca. Sicuramente i ragazzi di Palyrise Digital lo han fatto spessissimo e ne sentivano la nostalgia, tanto da voler riproporre questa formula in chiave digitale e condividerla (ad un modico prezzo) con tutti noi: Table Top Racing è proprio questo, macchinine che sfrecciano su dei tavoli, dandosele di santa ragione, grazie all’ausilio di vari gadget e cercando di arrivare prime al traguardo.

Table Top Racing by Pe7eR

The Pen ehm… The car is on the table…

Il gioco trae ovviamente ispirazione dal capostipite della saga “automobiline ovunque” ossia Micro Machines, però a differenza di questo, non ci ritroveremo a gareggiare in giro per la casa ma ci daremo battaglia su dei ben più comodi tavoli, com’era facilmente intuibile dal titolo.
I circuiti, pardon, i tavoli, sempre diversamente apparecchiati, saranno otto e presenteranno ognuno una variante al contrario, arrivando così ad un totale di sedici. E’ importante sottolineare la possibilità di passare dalle visuali fisse poste dietro al veicolo (una ravvicinata ed una media) che lo renderanno molto più simile ad un Mario Kart, a quella dall’alto: in questo caso la giocabilità cambierà radicalmente, facendoci quasi provare una nuova modalità, donandogli una parvenza anni ’90, cosa per altro piacevole se, come me, avete amato proprio i primi Micro Machines.

Un hot-dog? No, è la mia auto!
Un hot-dog con le ruote? No, è la mia auto!

Piccole produzioni, grandi opzioni..

Nonostante ci si ritrovi di fronte ad una produzione di piccole dimensioni (come del resto le nostre vetture), la completezza dei contenuti disponibili non sfigurerebbe di fronte ad un titolo tripla A. La modalità, per così dire principale, è la carriera, composta da tre campionati (otto gare ciascuno) e con tanto di classifica punti, offrirà delle sfide man mano crescenti, caratterizzate da cinque differenti tipi di corse che, oltre a premiare tempo ed ordine di arrivo, imporranno determinati handcap:  in alcune bisognerà semplicemente arrivare primi, in altre lo si dovrà fare con la mancanza del turbo o con l’impossibilità di usare power-up. Piccola parentesi sui potenziamenti che potremo raccogliere in gara: saranno quelli della “tradizione” ossia missili guidati, bombe, scariche elettriche e laser, che ci consentiranno non solo di danneggiare gli avversari, ma anche di difenderci dagli attacchi altrui.
Non mancheranno le corse ad eliminazione, nelle quali l’ultimo del giro verrà escluso o ancora, sfide a tempo senza avversari, nelle quali dovremo preoccuparci solo del cronometro.

Meeeeee, Fiuuuuuu.. (E' il tipico stridio di gomme quando una curva viene fatta ad alta velocità!)
Meee, me, meeh, fiuuuuuu.. (è il tipico stridio di gomme quando una curva viene fatta ad alta velocità!)

Alla prossima tazza svolta a destra!

Ma tutte le modalità del mondo servirebbero a ben poco se non fossero sorrette da un ottimo sistema di controllo, ed in questo caso i comandi, nella loro semplicità, rispondono perfettamente, consentendoci di inseguire una buona traiettoria e di pennellare ogni curva. La croce direzionale e l’analogico sinistro saranno il nostro volante, all’analogico destro spetterà il compito di farci accelerare e decelerare, con il dorsale destro si attiverà il power up raccolto mentre il triangolo ci farà passare tra le tre telecamere disponibili e descritte in precedenza. Nota dolente per chi ha delle mani piuttosto grandi, la sceltà di affidare la visuale posteriore al touchpad, che se toccato per sbaglio attiverà quest’ultima, ci porterà ad essere vittime di incidenti che si sarebbero potuti evitare se solo fosse stata data la possibilità di cambiare l’impostazione dei tasti: tutto ciò ci costringerà a mantenere una posizione della mani piuttosto innaturale, a discapito delle lunghe sessioni di gioco.

La longevità non è una questione personale ma di personalizzazione!

Per quanto un titolo sia ben fatto e, come in questo caso, ricco in contenuti ma con una struttura semplice, la ripetitività delle azioni da compiere e la scarsità di piste, finirebbero per affossarne immediatamente la longevità. Ecco il motivo per cui sono stati inseriti (come in molti altri titoli) degli upgrade, il cui acquisto con moneta virtuale, guadagnata sul campo o all’interno dello store, ci consentirà di partecipare ad eventi esclusivi, utili per ottenere le tre stelle (sistema di valutazione: una per ogni posizione sul podio) necessarie a concludere un campionato.

Di questo passo la scuderia del "gelatino rampante" vincerà la classifica costruttori..
Di questo passo la scuderia del “gelatino rampante” vincerà la classifica costruttori..

Come se non bastasse, non solo potremo acquistare ogni genere di upgrade, dai cerchioni alle colorazioni, ma anche delle nuove fiammanti automobiline, con statistiche sempre migliori che ovviamente, agevoleranno non poco la nostra ascesa al podio. Se siete dei fans del custom lo sarete senz’altro delle derapate, per cui non potrete fare a meno di cimentarvi in corse dove, l’unica cosa che conta, è la bassa aderenza (controllata..) ed un contatore di punti che dovrete far salire rapidamente per vincere la prova.
Presente inoltre la modalità multiplayer, online o locale, fino a quattro giocatori con tanto di classifiche. Quest’ultima, quasi del tutto priva di lag, conferisce una marcia in più ad un pacchetto modalità davvero corposo.
L’aspetto tecnico non si discosta molto dalla controparte mobile, avremo infatti una grafica pulita ed in alta definizione, con 60 fotogrammi al secondo sempre stabili. Parlando della colonna sonora ritroveremo poche orecchiabili melodie, che non lasceranno sicuramente il segno: mentre per gli effetti si sarebbe potuto fare decisamente di più, l’equalizzazione non è proprio delle migliori, anzi, senza dubbio al di sotto della media.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=FyCRd9RcyNs

Commento finale

Fin’ora non ho trattato aspetti negativi, se non il fastidioso touchpad posteriore e la colonna sonora poco memorabile, anzi vi dirò che, se siete alla ricerca di un “arcade combat racing” o comunque di un gioco di corse alternativo, Table Top Racing è consigliatissimo per la sua struttura consolidata e per le sue meccaniche attinenti agli standard del genere. Ma questo commento potrebbe avere una doppia chiave di lettura: secondo la mia opinione, un prodotto per lasciare un segno positivo sul mercato (e nella memoria dei fruitori) dovrebbe, o innovare creando qualcosa di inedito o prendere una buona base migliorandola ove possibile. Table Top Racing non fa nessuna delle due cose, si “limita” a riproporre dei concept già visti unendoli ad un aspetto tecnico sì pulito, ma non curato nei dettagli. Ovviamente il titolo non si proponeva come una nuova pietra miliare del genere, ma visto quanto (davvero tanto) di buono riesce ad offrire, l’acquisto è caldamente consigliato, anche ai neofiti del genere, nonostante, una volta terminate gare e campionati, si abbia la sensazione che qualcosa in più si sarebbe potuto fare. Buon gioco a tutti.

7/10

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Pietro Cardaci
Appassionato di videogiochi e tecnologia da tanti anni, si dedica, da autodidatta, a studio, analisi e utilizzo di software e hardware. Scevro da pregiudizi, si accosta a ogni genere di titolo. Non disdegna, circostanze favorevoli permettendo, una piacevole lettura o la visione di un buon film, specie quelli che riescono a saziare il suo famelico spirito d'osservazione. Conosce un paio di barzellette niente male che sfodera nei momenti migliori...