Helldivers 2 – Recensione

Sviluppatore: Arrowhead Game Studios Publisher: Sony Piattaforma: PS5 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 (online 2-4) PEGI: 18 Prezzo: 39,99 € Italiano: Audio + Sottotitoli

Ci siamo arruolati senza esitazione per la recensione di Helldivers 2. Dopo un primo capitolo in grado di crearsi una ricca fanbase, il team di Arrowhead Game Studios, in collaborazione con Sony e i suoi PlayStation Studios, porta su console un titolo ancora più maturo, che prende quanto di buono proposto dal suo predecessore e introduce tanti interessanti novità. Se volete scoprire come aiutare la Super Terra, continuate a leggere!

Solo eroi oltre questo punto

Di giochi che puntano sull’ironia ce ne sono tanti: da Ratchet & Clank, passando per l’ormai vetusta serie Resistance, sfruttare intermezzi simpatici è un ottimo mezzo per stemperare la tensione tipica degli sparatutto. Helldivers 2 si fa fiero esponente di questa corrente, a cominciare da un video introduttivo e da un tutorial che lasciano poco spazio a dubbi: tra smargiassate e richiami al patriottismo, non vedrete l’ora di entrare nel gruppo degli Helldivers per difendere la Super Terra dagli invasori.

Per chi non li conoscesse, questi soldati d’élite hanno la missione è diffondere la pace, la libertà e la democrazia controllata utilizzando gli strumenti più grandi, cattivi ed esplosivi della galassia. Un controsenso, dite? Non per gli Helldivers, che si troveranno a combattere contro due razze aliene, i Terminidi e gli Automaton, e dovranno quindi sfruttare ogni arma in loro possesso per difendere gli ideali della Super Terra. L’ironia strizza l’occhio a un capolavoro come Starship Troopers, con tante analogie che faranno piacere ai fan del genere.

Parlando di gameplay, come vedremo, Helldivers 2 mantiene come fulcro principale la collaborazione tra giocatori: le missioni potranno essere affrontate in solitaria, scelta sicuramente coraggiosa ma anche altamente sconsigliata, oppure affidandosi ad altri tre Helldivers, che ci copriranno le spalle, ci daranno supporto e, si spera, riusciranno a non renderci bersaglio del fuoco amico.

Il gameplay di Helldivers 2

Rispetto al primo capitolo, Helldivers 2 rivoluziona in parte la struttura di gioco, passando come novità più evidente dalla visuale isometrica in stile Diablo a una in terza persona, con telecamera alle spalle del giocatore. Se da un lato questo riduce la sensazione di muoversi come un team, dall’altro garantisce una maggior libertà e consente ai giocatori di esplorare autonomamente i pianeti su cui saranno inviati a combattere.

Dal menu della nostra nave spaziale, che fa da hub principale, sarà possibile lanciarsi in missione, lanciandosi senza indugio in aree controllate da una delle due fazioni aliene contrapposte alla Super Terra. I Terminidi non sono altro che creature insettoidi, che attaccheranno i giocatori in sciami e sfrutteranno le loro corazze per avanzare anche se colpite da tonnellate di piombo. Gli Automaton sono invece degli umanoidi robotici assetati di sangue, che non si fermano davanti a nulla e puntano a ostacolare la democrazia.

Fortunatamente non saremo abbandonati a noi stessi: oltre a un equipaggiamento di tutto rispetto, potremo anche sfruttare il supporto del nostro pianeta, ottenendo dei rinforzi e delle armi speciali richiamabili strategicamente quando saremo sopraffatti dai nemici. Come nel primo Helldivers, anche in questo secondo capitolo l’utilizzo dei rinforzi è vincolato all’inserimento di specifici codici tramite D-Pad. Questa scelta aggiunge grande tensione, senza contare che dovremo attendere l’arrivo del supporto e la sua successiva ricarica per un numero variabile di secondi.

Esportatori di democrazia controllata

Detto che le meccaniche di gioco, seppur con qualche interessante modifica, si mantengono fedeli a quelle del primo capitolo, lo stesso non si può dire per il gunplay. Il cambio d’inquadratura ha spinto il team di Arrowhead a rivedere interamente gli scontri a fuoco, riuscendo a creare uno sparatutto coinvolgente e divertente, in cui ogni arma imbracciata regala una sensazione diversa. Questo anche grazie all’eccellente implementazione del DualSense, che vibrerà facendoci sentire ogni arma e ogni grilletto premuto. Sfruttare al meglio l’arsenale degli Helldivers diventa poi fondamentale per la nostra sopravvivenza e quella del nostro team.

Proprio sotto questo aspetto, Helldivers 2 è croce e delizia dei giocatori: affrontare le missioni da soli, soprattutto alle difficoltà più elevate, equivarrà a un suicidio. Fondamentale quindi trovare il giusto gruppo con cui collaborare, necessità che va di pari passo con un matchmaking che al momento necessita ancora di un po’ di cura da parte del team. In certi frangenti, abbiamo infatti trovato difficoltà a entrare nelle partite. Nulla di drammatico, comunque: siamo certi che un paio di aggiornamenti mirati renderanno tutto impeccabile.

Ottima invece la progressione dei proprio eroe: sfruttando l’esperienza e gli oggetti recuperati in battaglia sarà possibile sbloccare armi, equipaggiamenti e ovviamente oggetti cosmetici. Per questi ultimi sarà possibile spendere anche un’apposita moneta, i Supercrediti, che potranno essere ottenuti come ricompensa oppure acquistati investendo denaro reale. Importante sottolineare che si tratta per la maggior di modifiche solo estetiche, dunque al netto del proprio aspetto, la potenza degli Helldivers sarà sempre simile. Cambierà magari qualche potenziamento, ma in un gioco collaborativo la differenza non causerà frustrazione.

Il comparto tecnico di Helldivers 2

Sotto l’aspetto tecnico, Helldivers 2 dimostra di aver sfruttato al meglio il maggior budget fornito dai PlayStation Studios. Il team di Arrowhead ha creato dei mondi affascinanti, che alternano paesaggi desertici ad altri ricoperti di ghiaccio e così via. Gli Helldivers sono splendidamente caratterizzati, mentre gli effetti particellari e le esplosioni appagano l’occhio, soprattutto quando a causarle sono i rinforzi inviati dalla Terra.

Altrettanto piacevole il design dei nemici, nonostante le tipologie messe in campo dallo studio siano limitate. Ognuna delle due fazioni al momento include 8 varianti di nemici, ognuna con abilità peculiari e un look unico. Qualcosa in più sotto questo aspetto poteva essere fatto, ma attendiamo fiduciosi i contenuti aggiuntivi che arriveranno con il passare dei mesi. La presenza di qualche Titano rabbioso o di un terribile Carro Automaton è comunque sufficiente a incutere il giusto timore anche nel gruppo più tenace.

Azzeccata la colonna sonora, che riesce ad accompagnare i vari momenti dell’azione, così come gli effetti speciali. Nota di merito per la scelta di doppiare interamente il gioco in italiano. Questo aumenta notevolmente l’immersività e permette di apprezzare l’ironia e le frasi goliardiche che i nostri compagni proferiranno durante gli scontri a fuoco. Eccellente anche il frame rate, sempre stabile e in grado di non mostrare il fianco a critiche, così come la longevità. I più patriottici potranno passare mesi e mesi ad esportare la democrazia controllata, senza mai annoiarsi.

Il Platino di Helldivers 2

La lista trofei di Helldivers 2 non nasconde particolari insidie, né trofei tragicamente lunghi come quelli del primo capitolo. Per ottenere il Platino sarà infatti sufficiente uccidere 5000 nemici, completare 100 missioni e collaborare con gli altri Helldivers. Alcuni trofei infatti sono legati al completamento di missioni in gruppo e saranno quindi impossibili da sbloccare giocando in solitaria. Sono presenti anche alcune richieste di miscellanea legate a fortuna e abilità: niente comunque d’impossibile, per un Platino decisamente abbordabile, soprattutto con il giusto gruppo.

VERDETTO

Al netto di qualche spigolosità da limare e di un matchmaking da perfezionare, Helldivers 2 si è rivelato un seguito eccellente, che riesce a migliorare l'esperienza proposta dal primo capitolo e coinvolgere ancora di più i giocatori nell'esportazione della democrazia controllata. Il gunplay è divertente, la cooperazione incentivata e in certi momenti fondamentale. L'ironia che il team di Arrowhead Game Studios ha inserito nel titolo consente di non prendersi mai troppo sul serio e strappa più di un sorriso. Uno sparatutto che giocherete per parecchi mesi e che ci ha davvero conquistati. Cosa aspettate ad arruolarvi negli Helldivers?

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.