Industria – Recensione

Sviluppatore: Bleakmil Publisher: Headup Games Piattaforma: PS5 Genere: FPS Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,90 € Italiano:

Se uno studio di sviluppo di una determinata città crea un videogioco ambientato proprio in quella stessa città vuol dire che la conosce bene e che pensa abbia notevoli potenzialità. Industria, creato dallo studio berlinese Bleakmil, offre una visione futurista e distopica della capitale tedesca ed effettivamente le sensazioni che è in grado di trasmettere sono molto potenti. Scoprite di cosa si tratta nella nostra recensione.

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Berlino si trasforma continuamente

Una delle più grandi trasformazioni che Berlino ha subito è legata prima alla nascita del famoso muro divisorio, e poi nel 1989 alla sua caduta. E proprio nella notte della caduta la nostra protagonista, Nora Rosendal, riceve una chiamata dal suo fidanzato e collega di lavoro Walter. Le notizie non sono buone, due problemi si intersecano: la Stasi vuole distruggere il centro di ricerche ATLAS in cui i due lavorano, inoltre l’intelligenza artificiale che hanno creato sembra avere un malfunzionamento. La conversazione si interrompe bruscamente e Nora non sa cosa fare. Così si dirige di corsa verso il centro ricerche. Arrivata lì, tutto sembra strano e gli allarmi non smettono di suonare. Corre dunque verso il centro di controllo di ATLAS e una volta nella sala principale succede una cosa inaspettata.

Nora viene catapultata in una strana realtà e si trova a vagare per una distopica Berlino Est, in cui tutti gli esseri umani (tranne uno) sono spariti e dei robot terrificanti sono i padroni del territorio. L’unico uomo sopravvissuto guiderà la nostra protagonista per le pericolose strade della città grazie ad alcune comunicazioni radio permettendole così di raggiungere il suo Walter. Quello che sembra un epilogo e un modo per dipanare le numerose domande che sorgeranno durante questo breve viaggio, invece non sarà degno di tale nome. Le mancate risposte lasceranno il giocatore piuttosto spiazzato. Sembrerebbe quasi un modo per avere una porta aperta a un eventuale seguito. Ma, forse, la scelta degli sviluppatori sarebbe potuta essere leggermente diversa, dato l’esito piuttosto frustrante per chi arriva in fondo al gioco.

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Berlino è una città pericolosa?

La ricostruzione di Berlino e delle sue strade è davvero stupenda. Zone deserte, con gli edifici in buono stato ma con degli elementi robotici a disturbare la tranquillità che si sarebbe potuta vivere in un simile situazione. Interpretando Nora dovremo avanzare in questo dedalo di strutture e di vicoli, risolvendo degli enigmi ambientali. Saremo lasciati piuttosto soli a cercare le soluzioni e nessun indizio verrà dato, l’esplorazione e un guizzo d’ingegno però ci porteranno sempre al passo successivo. Questi enigmi non saranno così ostici, anche perché gli ambienti in cui si svolgono non sono troppo estesi e quindi li potremo esplorare abbastanza velocemente, anche più volte, in cerca dei materiali necessari.

Una volta entrati negli ingranaggi di questi enigmi, Industria ci metterà di fronte a una nuova minaccia, i terribili automi che stanno controllando la città. Questi strani robot ci attaccheranno a vista e all’inizio avremo solo un’ascia per difenderci. Mano a mano che continueremo il nostro viaggio però il nostro arsenale si arricchirà e raccoglieremo diversi tipi di armi. Anche le munizioni saranno abbondanti, se solo avremo l’accortezza di esplorare bene e rompere le casse di rifornimenti che troveremo nei vari anfratti.

Dopo l’iniziale senso di oppressione e angoscia delle prime fasi di gioco, il nostro mood si trasformerà, permettendoci di diventare degli ammazza robot professionisti. Ma anche in questa fase non ci saranno molti aiuti da parte del gioco. Per esempio non ci saranno reticoli o puntatori per la mira e le cure, piuttosto rare da trovare, richiederanno parecchio tempo per essere usate, quindi risulteranno scomode nel bel mezzo di una battaglia. Scordatevi quindi azioni in stile Rambo tipiche di Call of Duty o di altri giochi action.

Berlino, la città dai mille volti

Industria è un gioco indipendente che però punta a farsi notare. La sua grafica è veramente bella e degna di produzioni più blasonate, è anche vero che la città è deserta e le animazioni sono ridotte al minimo, relegate ai pochi tipi di nemici presenti. Il budget ridotto di questo tipo di prodotti si vede anche nelle fasi shooter: queste risultano piuttosto legnose e necessiterebbero una piccola limatura. Il limite maggiore è però la durata ridotta di tutto il gioco che non permette alla trama di dipanarsi completamente. La durata complessiva si attesta sulle tre o quattro ore, a seconda di quanto ci “perderemo” nell’esplorazione di zone secondarie.

Anche il reparto sonoro lascia a desiderare. Le uniche musiche presenti sono quelle che faremo partire noi stessi raccogliendo dei vinili e azionando dei giradischi, altrimenti il silenzio più assoluto avvolgerà le strade berlinesi. Se da una parte ciò aumenta l’effetto volutamente malinconico d’Industria, dall’altra potrebbe sembrare un aspetto trascurato e poco considerato. Da segnalare anche che tutto il gioco non ha la lingua italiana, quindi se volete godervi a pieno il titolo di Bleakmil dovrete conoscere abbastanza bene l’inglese.

Trofeisticamente parlando: Berlino vi attende

Completare Industria e raggiungere il trofeo di Platino non sarà troppo difficile. I trofei presenti sono ventidue e la maggior parte li raccoglierete nella vostra prima run. Quelli che vi mancano saranno facili da racimolare nella seconda run, obbligatoria, alla difficoltà “Hardcore”. Per tutte le informazioni del caso leggete il nostro elenco trofei.

VERDETTO

Industria è un affascinante gioco indie che vi porterà a esplorare una distopica Berlino Est invasa da robot ostili. Uno sparatutto vecchia scuola con enigmi ambientali e una storia intrigante, che saprà sicuramente affascinare chi ama queste ambientazioni decisamente particolari. Il peccato capitale di Bleakmil è quello di aver creato un gioco dalla longevità troppo limitata, che non permette a una trama intrigante di dipanarsi al meglio. Che ci sia spazio per un seguito? Nel frattempo, se volete fare un salto in una Berlino diversa dal solito, vi suggeriamo di fare un salto su Industria.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!