Jurassic Park: Classic Games Collection – Recensione

Sviluppatore: Limited Run Games Publisher: Limited Run Games Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Accessorio Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 29,99 € Italiano: Sottotitoli

Grazie a Limited Run Games siamo approdati a Isla Nublar per realizzare la recensione di Jurassic Park: Classic Games Collection. Quella realizzata da Ocean Software e BlueSky Software è sulla carta una grande operazione nostalgia, intenzionata a far brillare gli occhi di tutti gli appassionati. Scoprite con noi se tornare in mezzo ai dinosauri è stato un sogno oppure un incubo.

Benvenuti al Jurassic Park

Dei tanti film iconici usciti negli anni Novanta, Jurassic Park è sicuramente uno di quelli invecchiati meglio. Le avventure del dottor Alan Grant, il rinomato paleontologo, e dei suoi compagni di disavventure fa ancora oggi battere i cuori di tanti appassionati. Il desiderio di essere invitati dal filantropo John Hammond nel suo parco di dinosauri è sicuramente uno dei sogni irrealizzabili più intriganti che si possano fare.

In quegli anni, proprio per cavalcare l’onda del successo del film, vennero pubblicati una serie di videogiochi sulle console del tempo. Dal Super Nintendo al Game Boy, passando per l’inossidabile SEGA Genesis, le opere a 8 e 16bit sono davvero tantissime. Tra queste, Limited Run Games ha deciso di restaurarne ben sette, gettandole in pasto ai fan della saga. La Jurassic Park: Classic Games Collection, nello specifico, include questi titoli:

  • Jurassic Park 8bit;
  • Jurassic Park Portable;
  • Jurassic Park (Genesis);
  • Jurassic Park 16bit;
  • Jurassic Park Part 2: The Chaos Continue Portable;
  • Jurassic Park Part 2: The Chaos Continue 16bit;
  • Jurassic Park Rampage Edition (Genesis).

A leggere alcuni dei nomi, probabilmente vi si saranno aperti i proverbiali cassetti della memoria, ricordando intensi pomeriggi da soli o con gli amici nel tentativo di completare le avventure. Alcune modernità rendono i giochi più accessibili, ma vi diciamo fin da subito che le vibes sono rimaste le stesse (nel bene e nel male).

Il gameplay di Jurassic Park: Classic Games Collection

Quando ci troviamo di fronte a videogiochi nuovi di zecca, l’analisi del gameplay richiede sempre un certo impegno. Bisogna comprendere al meglio le scelte degli sviluppatori e capire se si adattano allo stile del gioco. Con la Jurassic Park: Classic Games Collection è stato tutto (ovviamente) più facile, visto che ci troviamo di fronte a titoli che i giocatori più navigati hanno consumato, esplorandone ogni aspetto.

Quello che possiamo dirvi è che, purtroppo, le sensazioni non sono delle più positive, soprattutto per quanto concerne alcuni dei prodotti più vecchi. Di base, le opere inserite all’interno della raccolta si dividono in giochi tridimensionali e bidimensionali, con la prima categoria che sembra sentire meno il peso degli anni sulle spalle. L’ottimizzazione purtroppo non è delle migliori e, al netto delle migliorie apportate dal team, tutto sembra un po’ troppo legnoso e stantio.

Non aiuta il fatto che, tendenzialmente, le richieste all’interno dei giochi siano molto simili tra loro. Nella maggior parte dei casi interpreteremo il dottor Alan Grant, desideroso di sopravvivere alle ondate di dinosauri fuggite dal Jurassic Park. Per farlo, dovrà sfruttare una serie di armi, solitamente con un numero limitato di colpi, in quelli che sono giochi action vecchia scuola.

Dio ci scampi! Siamo nelle mani degli ingegneri…

Come abbiamo già anticipato, la Jurassic Park: Classic Games Collection include una serie di migliorie volte a rendere l’esperienza più piacevole e moderna. Tra le più apprezzate, troviamo sicuramente la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento, funzione utile sia per non perdere i propri progressi, sia per rimediare ad eventuali errori. Allo stesso modo, troviamo anche l’immancabile possibilità di riavvolgere il tempo, così da riprovare senza punizioni esagerate sezioni e combattimenti.

Nella raccolta troviamo anche la possibilità di scegliere tra varie impostazioni grafiche. Potremo giocare full screen oppure nell’originale dimensione per tubo catodico, oltre ad applicare una serie di filtri che renderanno l’esperienza più o meno moderna, a seconda dei nostri gusti. Sfortunatamente, sulle televisioni più grandi la resa non sarà delle migliori, nonostante il lavoro svolto da Limited Run Games sia comunque come sempre da applaudire.

Quello che ci ha lasciati perplessi è l’assenza di un museo con qualche chicca per gli appassionati, funzione che solitamente viene inclusa in questo genere di prodotti. Ovvio che il materiale in possesso del publisher fosse probabilmente più ridotto rispetto a quello proposto in un Sonic Origins, ma ci saremmo comunque aspettati qualche piccola chicca in grado di farci battere il cuore.

Dovrei acquistare Jurassic Park: Classic Games Collection?

Rispondere alla domanda che fa da titolo al nostro paragrafo non è semplice. Da un lato infatti troviamo un’operazione nostalgia curata e con funzioni in grado di modernizzare prodotti vecchi di trent’anni. Dall’altro invece abbiamo una raccolta di prodotti che, già ai loro tempi, non brillavano certo per innovazione e qualità.

Se vi state chiedendo quindi se acquistare la Classic Games Collection di Jurassic Park, possiamo dirvi che decisione potrebbe essere legata ai vostri ricordi. Se avete passato notti insonni cercando di completare questi giochi, allora ritroverete nella raccolta di Limited Run Games tutta la magia del passato, ben supportata dalle nuove tecnologie. Se invece non avete mai digerito le avventure del dottor Alan Grant in mezzo ai dinosauri, probabilmente non sarà questa Collection a farvi cambiare idea.

Quel che è certo è che il prezzo non esattamente contenuto non invoglierà i curiosi a provare questa esperienza retro, dunque se siete in dubbio vi consigliamo di aspettare qualche sconto. Se invece siete dei collezionisti, vi ricordiamo che sul sito di Limited Run Games potete trovare Jurassic Park: Classic Games Collection anche in versione fisica, per aggiungere questa raccolta alla vostra libreria.

Il Platino di Jurassic Park: Classic Games Collection

La lista trofei di Jurassic Park: Classic Games Collection è decisamente compatta, ma non per questo poco soddisfacente per i cacciatori. Per aggiungere un nuovo Platino in bacheca sarà infatti sufficiente completare tutti i giochi presenti in elenco, oltre a portare a termine Jurassic Park Part 2 in modalità difficile. Le nuove funzioni di salvataggio e rewind renderanno l’impresa decisamente meno tragica, consentendovi di aggiungere senza troppi patemi una nuova coppa blu in bacheca.

VERDETTO

Come tutte le raccolte di grandi giochi del passato, anche Jurassic Park: Classic Games Collection punta forte sul fattore nostalgia. Ancora una volta Limited Run Games si dimostra abile nel confezionare un pacchetto che permette di fare un vero e proprio corso di storia accelerato sull'interazione tra l'universo di Jurassic Park e il mondo dei videogiochi. Sfortunatamente, alcuni dei giochi risentono in maniera pesante del peso degli anni, nonostante gli sforzi del team. L'assenza di contenuti extra, inoltre, farà storcere il naso agli appassionati in cerca di chicche e curiosità. Anche così, comunque, un viaggio a Isla Nublar è più che consigliato. Sempre che non abbiate paura di qualche dinosauro...

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.