Rollerdrome – Recensione

Sviluppatore: Roll7 Publisher: Private Division Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Dopo qualche trick in compagnia dei Void Riders di OlliOlli, siamo passati alla recensione di Rollerdrome. Il nuovo titolo di Roll7 promette di fondere combattimenti intensi con movimenti fluidi, per creare un’esperienza avvincente senza precedenti. Scoprite con noi se il passaggio dalle tavole da skateboard ai pattini è stato vincente se ci siamo procurati solo qualche ginocchio sbucciato.

Benvenuti alla settantacinquesima sfida Rollerdrome

Pur essendo in attività dal 2008, il primo grande successo di Roll7 è arrivato solo nel 2013. Il lancio su PlayStation di OlliOlli ha permesso al team di affermarsi, proponendo un gioco di skateboard diverso da quelli classici. Le arene tridimensionali tipiche della serie Tony Hawk’s Pro Skater lasciano il passo a livelli a scorrimento orizzontale pieni d’insidie. Uno stile unico e la necessità di sviluppare una grande abilità per avere successo hanno permesso a OlliOlli di spiccare, dando poi vita a ben due seguiti. OlliOlli World, il più recente, è finito sotto la nostra lente qualche mese fa, assieme al primo DLC pubblicato. Il lancio del gioco non ha però impedito a Roll7 di dedicarsi, quasi in sordina, a un altro progetto.

Stiamo parlando di Rollerdrome, un titolo pubblicato in esclusiva su PC e su PlayStation che prende in prestito alcuni elementi dagli sparatutto e altri dai giochi acrobatici per dar vita a un action decisamente particolare. Prima però di svelarvi tutto del gameplay del gioco, è doveroso fare un breve accenno alla trama. Per quanto molto snella, questa infatti contestualizza al meglio le sfide che i giocatori si troveranno ad affrontare con il passare dei minuti. Ci troviamo nell’anno 2030, in un futuro (non così lontano) distopico dove il pubblico è annoiato dai soliti show televisivi. Nasce così il Rollerdrome, un’arena in cui atleti cercano di sopravvivere uccidendo una serie di avversari.

Fin qui si potrebbe pensare a una versione riveduta e corretta dei celebri Hunger Games di cui ha scritto l’autrice Suzanne Collins. Il vero twist in queste prove è che i concorrenti si muovono sfruttando dei pattini a rotelle. Questo particolare mezzo di locomozione permette di sfruttare rampe e salti per eseguire incredibili (e mortali) acrobazie, mentre si spara a raffica con le proprie armi. In un tripudio di proiettili si vestono i panni di Kara Hassan, concorrente di questa particolare sfida sportiva che vuole diventare la regina del Rollerdrome. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare. O, in questo caso, una serie di arene piene di nemici armati.

Call of Pro Skater

Dato il giusto spazio alla trama, possiamo dedicarci al gameplay di Rollerdrome. Questa è sicuramente la parte più interessante e corposa. I primi minuti all’interno del gioco fungono da lungo tutorial, nel quale vengono spiegate al giocatore le meccaniche base per sopravvivere nel Rollerdrome. La prima cosa da sapere, come già anticipato, è che ci si muoverà in arene tridimensionali a bordo di pattini. Roll7 abbandona quindi la sua zona di comfort, rinunciando alle due dimensioni e alle tavole da skateboard. L’accelerazione della protagonista è automatica, tutto quello che bisognerà fare sarà muovere la levetta per curvare.

Tramite pressione di un tasto diventa poi possibile saltare, sfruttando anche le rampe per maggiore elevazione. In aria è possibile eseguire dei grab e delle rotazioni, proprio come in numerosi altri giochi di sport estremi (skateboard e snowboard su tutti). Non manca nemmeno la possibilità di compiere lunghi grind, sfruttando bordi e ringhiere. A differenza però di qualsiasi altro titolo sul mercato, le acrobazie non servono a migliorare il proprio punteggio. Eseguire trick complessi consente infatti di ricaricare le munizioni delle proprie armi. I numeri permettono quindi di evitare di rimanere a secco e in balia dei nemici.

Una volta apprese le basi per muoversi infatti, l’arena si arricchisce di avversari e ci viene spiegato come prendersene cura, svelando così la vera anima del gioco. Rollerdrome è infatti principalmente uno sparatutto in terza persona, in cui l’obiettivo in ognuno degli schemi è di eliminare tutte le minacce senza lasciarci le penne. Inutile dire che i guerrieri appiedati non se ne staranno con le mani in mano: alcuni saranno armati di mazza, pronti a colpirci al passaggio, altri di fucili e lanciarazzi. Non mancano nemmeno i cecchini e i soldati protetti da pesanti scudi antisommossa, letali per gli acrobati più incauti. Decisamente intensi anche gli scontri contro robot di vario tipo e persino contro enormi boss, di cui non vi anticipiamo nulla.

Spara, grinda, ricarica

Il mix di elementi di Rollerdrome, per quanto in apparenza strano, funziona a dovere. La scelta di legare la ricarica dei colpi all’esecuzione di trick obbliga infatti il giocatore a sfruttare questo elemento, senza relegarlo a un semplice extra per aumentare la spettacolarità. Diventare dei veri maestri dell’arena richiede grandi sforzi, senza contare che in ognuno dei livelli sono presenti una lunga serie di sfide secondarie da completare. Uccidere un nemico durante un grind, raccogliere gettoni speciali o raggiungere un dato moltiplicatore sono solo alcuni esempi delle variegate richieste ideate dal team.

Anche queste prove, proprio come ogni altro elemento del gioco, non sono fini a se stesse. Il torneo di Rollerdrome è strutturato in ottavi di finale, quarti, semifinali e ovviamente la finale. Per accedere ai gironi successivi, è indispensabile completare un dato numero di sfide secondarie, obbligando quindi il giocatore a rigiocare i livelli già completati con un occhio di riguardo a queste prove. In generale, questa scelta funziona, pur allungando in maniera artificiale la longevità non esagerata del gioco. La necessità di concentrasi su vari aspetti della propria corsa armata consente però di non annoiarsi, mantenendo sempre alta l’attenzione.

Chi dovesse avere difficoltà a superare determinate prove può invece affidarsi a una serie di aiuti presenti nel menu delle opzioni. Rollerdrome riesce in questo modo a essere incredibilmente accessibile, garantendo vantaggi come munizioni infinite e persino l’invulnerabilità a chi fosse meno pratico. Questa scalabilità consente di acquisire la giusta manualità senza generare frustrazione: a pieno regime, infatti, alcune sfide saranno davvero impegnative. Il divertimento che queste adrenaliniche corse riescono a regalare rimane decisamente elevato, anche se a tratti un po’ ripetitivo nonostante la buona varietà di arene e di armi da usare.

Un fumetto in movimento

A livello artistico, i ragazzi di Roll7 hanno deciso di proseguire sulla linea verde adottata per OlliOlliWorld, puntando però su uno stile ancora più maturo. L’intero gioco è realizzato in maniera simile a un fumetto, con ambientazioni e personaggi realizzati con una grafica simile al cel shading. I modelli poligonali sono ben fatti, così come i numerosi effetti speciali. A dare lo sprint ci pensano poi colori sgargianti, che sembrano usciti da una sala roller degli anni Ottanta. Inutile dire che questo non toglie comunque quell’alone “sanguinario” a un prodotto decisamente più adulto dei giochi su tavola da skate pubblicati sin qui dal team.

Un cambio di rotta si avverte anche nella colonna sonora, composta da pezzi davvero coinvolgenti e soprattutto da un audio 3D sfruttato in maniera incredibile. Giocare sfruttando le cuffie permette di percepire distintamente ogni suono, anticipando potenziali minacce in arrivo alle nostre spalle. La rapidità e semplicità di gestione dei comandi, mai claudicanti, permette di rispondere prontamente agli stimoli ricevuti dal nostro orecchio. Ottima anche la fluidità anche nei momenti più concitati. I cali di frame-rate, anche nella nostra prova in anteprima, sono stati pressoché nulli. Menzione d’onore, parlando di feature del gioco, anche l’utilizzo che Rollerdrome fa del DualSense. Trattandosi di un prodotto sviluppato specificatamente per PlayStation 5, non ci aspettavamo meno dell’eccellenza, e così è stato. I trigger restituiscono un feedback incredibile, simile a quello di Returnal. Altrettanto valida la vibrazione, in grado di trasmettere ogni sensazione e ogni salto al meglio.

In tutto questo, l’unico elemento che ci ha un po’ fatto storcere il naso è la longevità. Rollerdrome può essere completato abbastanza rapidamente, soprattutto in caso si decidano di sfruttare gli aiuti. La campagna è composta solo da otto livelli, rigiocabili per migliorare il proprio punteggio nelle classifiche online oppure per completare le varie sfide. Fortunatamente esiste anche la modalità Sete di Sangue, che si sblocca dopo aver terminato la storia. Questa apre le porte a una battaglia vera, senza esclusione di colpi. I giocatori che amano puntare alla perfezione, proprio come in titoli come Devil May Cry e simili, dovranno sudare parecchio per arrivare al tanto agognato grado S.

Trofeisticamente parlando: pattini e pallottole

Al momento di andare in pubblicazione, la lista trofei di Rollerdrome resta avvolta nel mistero. Durante la nostra prova abbiamo comunque avuto modo di sbloccare coppe legate al completamento di sfide nel gioco, al proseguo nella campagna e molto altro. Vi suggeriamo di controllare il nostro forum, così da scoprire tutti i segreti dei trofei di Rollerdrome non appena verranno rivelati, oltre a trovare centinaia di guide trofei per puntare a tanti scintillati Platini.

VERDETTO

Un po' Tony Hawk, un po' Call of Duty: Rollerdrome è un ibrido che mischia due generi molto diversi, creando un amalgama vincente. La necessità di eseguire trick per tenere alto il numero di munizioni a propria disposizione è sicuramente una scelta interessante, che consente ai due elementi cardine del gioco di rimanere in equilibrio. Buona la quantità di sfide e la varietà dell'arsenale, che riescono a mitigare una certa ripetitività di fondo. L'azione frenetica e la costante ricerca del miglior punteggio, da iscrivere magari nelle leaderboard online, rendono comunque Rollerdrome un titolo eccellente sia per gli appassionati degli sport estremi che per chi ama sparare a qualsiasi cosa si muova. Con paio di aggiornamenti mirati e qualche aggiunta, l'opera di Roll7 può trasformarsi in un vero capolavoro, oltre che in una nuova rampa di lancio per una serie di successo. Anche così, comunque, complice anche un comparto tecnico di prim'ordine, ci sentiamo di consigliarvi questo "roller shooter" senza riserve.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.