South Park: Snow Day – Recensione

Sviluppatore: Question Publisher: THQ Nordic Piattaforma: PS5 Genere: Azione/Avventura Giocatori: 1 (online 2-4) PEGI: 16 Prezzo: 29,99 € Italiano: No

Copritevi, perché per la recensione di South Park: Snow Day prenderemo un po’ di freddo. Il nuovo titolo di THQ Nordic e Question dedicato all’irriverente saga americana è infatti interamente ambientato in un mondo innevato. Se non avete paura di tutto questo bianco, siete pronti a lanciarvi nell’azione.

Scuole chiuse oggi

Come molti lavoratori sanno, le intemperie sono spesso un problema per gli spostamenti. La neve, in particolare, è un tipo di precipitazione in grado di paralizzare letteralmente le zone meno preparate. Questo è esattamente l’incipit di South Park: Snow Day, titolo in cui la cittadina americana viene colpita da una devastante e improvvisa tormenta. La preoccupazione generale è a livelli altissimi, ma ai piccoli protagonisti interessa solo una cosa: è un giorno di neve e le scuole sono chiuse.

Questo dà l’opportunità al celeberrimo Cartman di chiamare a raccolta le sue truppe e allestire un piccolo forte. L’adunata coinvolge anche il Novellino, ossia il protagonista dei precedenti videogiochi della serie (Il Bastone della Verità e Scontri Di-Retti) che questa volta si troverà invischiato in una guerra senza quartiere. Man mano che proseguiremo nella campagna principale, composta da una serie di missioni di difficoltà crescente, incontreremo molti volti noti. Da Kyle al povero Kenny, arrivando persino a Mr Hankey, i fan si troveranno letteralmente immersi nel mondo di South Park.

La storia, di per sé, si dipana in maniera abbastanza semplice: dapprima il gruppo di Cartman si scontrerà contro i vari personaggi, salvo poi concentrarsi su un nemico più forte. Il sospetto dei ragazzi è infatti che sia stato lanciato un potente incantesimo che ha generato la tormenta. Si tratta di un incipit simpatico, che consente di creare numerose scenette irriverenti tipiche di South Park. Il tutto è inserito su uno scheletro hack’n’slash che prende notevolmente le distanze dai precedenti titoli, strutturati come classici giochi di ruolo.

Il gameplay di South Park: Snow Day

Dopo due opere decisamente divertenti, le aspettative per South Park: Snow Day, seppur consapevoli del cambio di producer, erano decisamente alte. Forse anche a causa di questo la nuova svolta presa da Question non ci ha convinto appieno, dato che la formula hack’n’slash appare inizialmente debole. Di base, i giocatori si spostano in un innevato mondo tridimensionale, in cui hanno esclusivamente il controllo del Novellino. Prima di ogni missione potremo scegliere le due armi equipaggiate (una da mischia e una da distanza), oltre a dei poteri speciali.

Questi sono divise in due branche: due abilità saranno permanenti, assegnate ai grilletti dorsali, attivabili consumando l’apposita barra “Piss Off”. L’energia può essere ricaricata infliggendo danni ai nostri nemici e sarà fondamentale per avere la meglio negli scontri. Altri poteri invece saranno selezionabili casualmente all’inizio di ogni partita. Solitamente uno modificherà o potenzierà i nostri attacchi, l’altro sarà una devastante mossa speciale da scagliare per un numero limitato di volte.

Per quanto questo mix dovrebbe garantire varietà, di fatto i giocatori scopriranno presto che alcune mosse e poteri sono molto più forti di altri. A mitigare questa sensazione ci pensa un albero di abilità sbloccabili con la materia oscura, che ci consentirà di indirizzare il nostro eroe verso una precisa classe. Il meccanismo funziona bene condividendo l’esperienza con gli amici (purtroppo solo online), meno se giocheremo da soli aiutati dai bot.

Amici di peti

L’esperienza di South Park: Snow Day ha quindi una doppia faccia. Preso come brawler multiplayer in cui affrontare orde di nemici, il gioco riesce a intrattenere piacevolmente. Da solo invece si avverte la lunghezza delle missioni (che di solito vanno oltre la mezz’ora) e il poco supporto offerto da un’intelligenza artificiale non proprio brillante. Le sfide aggiunte del DLC gratuito danno quanto meno più varietà rispetto al semplice ripetere le cinque missioni della campagna a una delle tre difficoltà. Alla media distanza, però l’esperienza si rivela fin troppo ripetitiva.

Bisogna però rendere merito a Question per la struttura dei livelli, molto ben sviluppati e con prove di vario tipo. La generazione procedurale e la presenza di tanti poteri in varie rarità rende interessante riaffrontare le sfide, puntando su approcci diversi. Anche usare al meglio la carta igienica (il denaro in-game che andrà perso alla fine di ogni run) è sicuramente una sfida nella sfida, soprattutto alle alte difficoltà. Utilizzare la funzione di potenziamento e refresh delle carte sarà fondamentale per sviluppare il personaggio nella direzione che vorremo.

Nonostante questo si avverte sempre la mancanza di qualcosa, una spinta alla Helldivers 2 che renda memorabile ogni partita. Non basta la sola presenza di una storia simpatica e di personaggi carismatici a dare colore a un gioco spesso troppo piatto. Il fatto che non ci siano poi side quest o arene per magari sfidare gli amici toglie ulteriore mordente a un gioco che potrà comunque migliorare col tempo.

Il comparto tecnico di South Park: Snow Day

L’aspetto che più convince di South Park: Snow Day è sicuramente legato alla scelta grafica. Il titolo di Question si presenta curato e pieno di dettagli, con tanti personaggi della serie principali e secondari realizzati con piacevoli modelli tridimensionali. Il Novellino può inoltre essere personalizzato e vestito a nostro piacimento, segno di grande cura da parte del team per questo aspetto.

Altrettanto valida la colonna sonora, con tracce mai invadenti e soprattutto il doppiaggio di tutti i filmati, nonché l’inserimento di vari dialoghi e commenti durante gli scontri. La nota dolente è la mancata localizzazione in italiano, elemento presente nei precedenti capitoli. Seppur piacevoli, le voci inglesi fanno perdere qualcosa alla magia e all’irriverenza di South Park.

Discreta la longevità, dato che al netto della rigiocabilità delle missioni la campagna durerà una manciata di ore. Il già citato DLC gratuito che aggiunge le sfide a ondate e la presenza di sfide secondarie da completare per ottenere nuovi poteri spingerà sicuro molti giocatori a lanciarsi nuovamente nella mischia. Anche qui però ci sentiamo di dire che qualcosa di più da parte del team poteva essere fatto fin dal lancio del gioco.

Il Platino di South Park: Snow Day

Per la gioia dei cacciatori, la lista trofei di South Park: Snow Day non include coppe particolarmente complesse. La maggior parte delle sfide sarà legata al completamento di specifiche azioni in combattimento. Da notare che nell’elenco non sono state inserite coppe legate alla difficoltà: sentitevi quindi liberi di tentare l’impresa correndo rischi minimi. Anche così, comunque, data la situazionalitá di alcune richieste, servirà più di qualche partita per agguantare questo Platino.

VERDETTO

Nonostante qualche buona idea e la sempre piacevole irriverenza tipica della serie, South Park: Snow Day non è riuscito a convincerci appieno. La formula hack'n'slash, per quanto ricca di variabili legate ai poteri e alla possibilità di usare varie carte, risulta un po' ripetitiva e priva di mordente. La possibilità di condividere l'esperienza online con i propri amici è sicuramente un plus, ma allo stato attuale non è sufficiente a far raggiungere al gioco le vette toccate da Il Bastone della Verità e Scontri Di-Retti. Il potenziale per emergere c'è tutto: ora però Question deve essere in grado di svilupparlo, puntando forte sul multiplayer. Solo il tempo potrà dirci se ce la farà.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.