The Outlast Trials – Recensione

Sviluppatore: Red Barrels Publisher: Red Barrels Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Horror Giocatori: 1 (online 2-4) PEGI: 18 Prezzo: 36,99 € Italiano: Audio + Sottotitoli

Poco tempo dopo il lancio di Outlast 2, Red Barrels svelò al pubblico di essere al lavoro sul terzo capitolo della fortunata serie horror, punto cardine della visione moderna del genere stesso. Lo studio di sviluppo canadese, però, aveva anche un altro progetto in cantiere, che ampliasse il mondo di Outlast e desse ancora più contesto alla serie. Arriva così, prima del terzo capitolo, The Outlast Trials, un prequel multigiocatore in salsa survival horror. E proprio come il teaser del gioco stesso, ora vi chiediamo: “Dove finisce la libertà?”. Scopritelo lanciandovi insieme a noi in questo abisso di terrore e violenza psicofisica, che metterà a dura prova stomaco, cuore e nervi!

L’eredità di Jigsaw

Un po’ come Saw, la serie di film thriller-horror di James Wan che ha visto la luce nel 2004, l’impatto iniziale di The Outlast Trials sarà simile a quello di essere vittima del gioco perverso di una persona malata. Ma qui non si tratta di un singolo individuo, quanto più di un’intera azienda malata, la Murkoff, impegnata nella realizzazione del progetto MKULTRA. Questo progetto reale, nasce durante il periodo della Guerra Fredda ed era atto a sperimentare sugli esseri umani droghe e torture. In The Outlast Trials, il giocatore vedrà la nascita e lo sviluppo di tale progetto, finanziato dalla CIA, che coinvolgerà senzatetto, prostitute ed emarginati sociali.

Una volta impiantati alla testa degli occhiali per la visione notturna, i partecipanti ai test, ovvero i giocatori, verranno sottoposti a particolari procedure che li porteranno allo stremo psicofisico, pronti poi al condizionamento mentale e altre atrocità.

Durante le varie partite online, sarà possibile recuperare documenti e collezionabili che amplieranno la lore di gioco, sbloccando documenti da leggere, foto e referti psichiatrici.

Il test è in preparazione

Superato l’editing del personaggio e il tutorial, non proprio semplice da decifrare, il giocatore si ritroverà chiuso nella sua cella della struttura Murkoff. Questo posto non è altro che l’hub principale del gioco, dove potrete scegliere le vostre attività, tra cui anche giocare a scacchi con gli amici online. Effettuato l’accesso al terminale principale della struttura sarà possibile selezionare il test, ovvero la tipologia di partita da giocare.

I test da scegliere saranno quattro, due tipologie bloccate all’inizio, ovvero le modalità classificate, quella normale e le sfide settimanali, ma sostanzialmente la struttura delle partite sarà sempre la stessa. Selezionata una modalità potrete scegliere la tipologia di test e iniziare l’esperimento. A bordo di una sorta di navetta, il giocatore, o i giocatori, saranno lanciati nelle varie ambientazioni, come una caserma della polizia, un orfanotrofio o una struttura psichiatrica.

Durante questi test il giocatore sarà chiamato a compiere delle missioni, come trovare la spia ed eliminarla, distruggere i corpi da autopsia o plagiare le menti diffondendo messaggi subliminali. Ovviamente, durante il tragitto The Outlast Trials si mostra per quello che l’ha reso famoso: la componente survival horror.

Outlast, l’horror moderno

È indubbio che Outlast abbiamo in qualche modo segnato la modernità del genere horror. Il suo gameplay ha dettato legge sugli stilemi del genere, rinnovando, in un certo modo, anche il lato “survival”. Se prima, magari, i giocatori erano costretti a contare su poche risorse ma erano comunque in grado di difendersi, Outlast, come fu Amnesia, ha portato i giocatori verso nuovi orizzonti. I protagonisti, nella maggior parte dei casi non potranno difendersi ma solo interagire con l’ambiente e correre: i nascondigli saranno l’unica possibilità di salvezza.

The Outlast Trials potenzia questo concetto, ponendo i giocatori in mappe, anche abbastanza grandi, esplorabili più o meno liberamente, con creature pronte a sbucare da ogni angolo, mentre si è impegnati in qualche attività atta a “portare la pagnotta a casa”. Grimaldelli, bottiglie e mattoni saranno i vostri strumenti di salvezza.

La novità sostanziale del titolo, però, è data sicuramente dagli artefatti, oggetti capaci di dividere in classi i giocatori. Questi serviranno a stordire i nemici, accecarli, curare i compagni o evidenziare strumenti e nemici da oltre le pareti. È chiaro che in una partita a squadre sarebbe essenziale che ognuno facesse la sua parte con questi oggetti, così da garantire il successo della missione e la sopravvivenza.

Horror condiviso

Ed è proprio alla componente multigiocatore che dedichiamo un piccolo paragrafo. Avendo avuto modo di provare The Outlast Trials prima del lancio, non siamo stati realmente in grado di sperimentare l’esperienza in cooperativa. Pur cercando manualmente partite o cercando di ospitare altri malcapitati nella nostra lobby, è stato praticamente impossibile tentare, anche solo per poco, l’orrore condiviso.

Questo, ovviamente, influisce sull’esperienza di gioco in generale. È ovviamente possibile giocare in singolo, ma poiché l’esperienza è pensata per un gruppo, i vari test che comporranno The Outlast Trials saranno molto più complessi da affrontare. Ogni mappa, come dicevamo sopra, presenterà circa tre o quattro nemici a pattugliare le varie zone, con uno che apparirà in maniera casuale o se si sosterà per parecchio tempo in un punto. Le missioni da completare, specialmente quelle di ricerca, saranno molteplici e chiederanno al giocatore di muoversi per tutto l’ambiente. Questo, ovviamente, richiederà del tempo e particolari nervi saldi per non incappare in rapidi game over.

Con un gruppo, invece, ed ognuno il proprio obiettivo in mente, l’esperienza risulterà non solo più semplice, ma neanche tanto, ma anche molto più divertente, in aggiunta anche agli artefatti che renderanno più vario il gameplay.

The Outlast Trials è un gioco che per divertire ha bisogno per forza di più giocatori? Assolutamente no, i lupi solitari sono ben accetti, ma la frustrazione caratterizzerà sicuramente il loro percorso.

The Outlast Trials: il Platino

Eccoci alla sezione degli amanti delle coppe scintillanti. L’elenco dei trofei di The Outlast Trials sarà totalmente segreto, ma vi sveliamo che i trofei saranno tutti legati a particolari azioni da compiere durante il gioco, oltre che traguardi da raggiungere. Le coppe di miscellanea saranno varie e figurano ovviamente quelle legate al camminare o correre per un determinato tempo o distanza, curare l’avvelenamento o la salute del giocatore un determinato numero di volte e anche quello di giocare in cooperativa e terminare un test in compagnia. Altri trofei saranno legati alle modalità classificate invece. Attualmente non riusciamo a quantificare quanto tempo ci vorrà per completare l’intera caccia ai trofei a causa delle statistiche non contate, ma state certi che sfoggiare questo Platino potrà essere solo un grande vanto per i veri cacciatori. DING!

VERDETTO

The Outlast Trials è un ottimo antipasto per chi attende fortemente il terzo capitolo della serie. Assicuratevi di essere accompagnati da amici per garantirvi il meglio che questo titolo possa offrirvi, poiché l'esperienza in singolo potrebbe risultare snervante e abbastanza difficile da gestire, ma ovviamente mai impossibile.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.