Truck and Logistic Simulator – Recensione

Sviluppatore: Simula Games Publisher: Aerosoft Piattaforma: PS4, PS5 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 29,99 € Italiano: Sottotitoli

Il panorama dei simulatori, specie negli ultimi anni, è in espansione sempre maggiore e sembra non trovare sosta. Aerosoft, casa di sviluppo e pubblicazione, è sicuramente uno degli attori di primo piano di questa tipologia di videogiochi. Possiamo infatti annoverare numerosi titoli nel loro portfolio, tra questi Fernbus Coah Simulator o Autobahn Police Simulator 3. Abbiamo avuto il piacere di provare un nuovo ingresso, cioè Truck and Logistic Simulator, per realizzarne una recensione. Salite in camion con noi, c’è una consegna da fare.

Truck and Logistic Simulator - Recensione

Un titolo promettente, sulla carta

Truck and Logistic Simulator è, leggendo la sua descrizione e vedendone i trailer, un titolo che promette una realizzazione di buon livello, forse non cadendo negli stessi tranelli che subirono i giochi precedentemente pubblicati. Oltre 30 mezzi utilizzabili, una mappa molto vasta, un varietà di missioni con un ciclo giorno/notte realistico oltre a una fisica fedele. Queste premesse e promesse rendono appetibile a tutti i giocatori un prodotto che ha la parola “simulator” nel nome, e che spesso può essere fonde di qualche indigestione.

Pad alla mano possiamo trovare quello che viene promesso, con una scelta personaggio che è possibile cambiare anche in game, dei modificatori per la densità di traffico e per la velocità del ciclo giorno/notte. Quest’ultimo è anche bloccabile in caso, fermandolo in un preciso momento della giornata. È effettivamente presente un comparto multigiocatore, che però abbiamo sperimentato, su PS5, in maniera parziale dato che non ci sono utenti online. I veicoli sono personalizzabili esteticamente, sia da un punto di vista degli accessori che del colore dei mezzi.

Poi, però, ci si va a scontrare con molte meccaniche di gioco che convincono poco e lasciano più domande che risposte.

Truck and Logistic Simulator - Recensione

Trasportatore arrembante…

Il gameplay di Truck and Logistic Simulator è tutto nel suo titolo. Siamo di fronte a un “simulatore di lavoro”, come tanti altri, in cui saremo messi alla guida prima di un furgoncino prima e poi di mezzi pesanti con l’unico fine di portare a termine le nostre consegne. All’avvio del gioco avremo modo di selezionare un piccolo mezzo e di acquistarlo, con la poca valuta di gioco concessa.

Grazie a questo potremo iniziare subito a lavorare, consegnando varie merci in giro per la mappa. Non c’è una grande varietà di missioni a onor del vero, seppur queste permettano di coprire i numerosi kilometri e gli ampi spazi del territorio virtuale. Potremo infatti caricare delle casse col carrello elevatore (muletto, per gli amici) direttamente nel furgoncino o avere anche un carrello appendice da portarci dietro. Potremo anche collegare un caravan, gruppi elettrogeni e poco altro.

Truck and Logistic Simulator - Recensione

…ma non troppo

Con mezzi più grandi e interessanti le cose si fanno un pochino più “piccanti”, magari andando direttamente dentro il semirimorchio con il muletto nel caso di un autoarticolato (o bilico, per gli amici). Nel caso di rimorchio aperto e non cassonato potremo anche andare a caricare dei container con mezzi elevatori pesanti, ma il succo del gioco è tutto qui.

Insomma, l’offerta ludica è un pochino scarsa e tutto sommato anche ripetitiva, ma dopotutto stiamo parlando pur sempre di un “job simulator”, e sappiamo tutti che certi lavori son belli proprio per il fatto di essere ripetitivi. È altrettanto evidente che non siano per tutti e siano poco adatti a essere portati tali e quali in un videogioco senza nessun abbellimento, come ad esempio un narratore o un minimo di interattività maggiore, per esempio con una qualche forma di dialogo, di personaggi presenti o anche, perché no, una modalità storia o similare, magari anche in forma timida e abbozzata.

Di fatto il gioco si conclude qui, in una versione che avrebbe tantissimo potenzialmente da offrire ma è stato evidentemente lasciata all’immaginazione del giocatore.

Truck and Logistic Simulator - Recensione

Un camion di scelte curiose

Spesso queste tipologie di giochi si soffermano e approfondiscono dettagli insignificanti andando a trascurare gli aspetti fondamentali, quelli che dovrebbero essere capisaldi di una videogioco degno di questo nome. Ad esempio, la fisica di gioco è bizzarra, con una guidabilità dei veicoli quantomeno discutibile, che permette per esempio di effettuare manovre da fermo con raggi di sterzata quasi coma un’auto da drift.

Oppure, nel caso di traino di carrelli, caravan o betoniere, gruppi elettrogeni e via dicendo, è possibile far incastrare violentemente questi in mezzo al traffico ma, chiaramente, questi rimarranno saldamente agganciati al nostro mezzo a motore. Ciliegina sulla torta, è possibile guidare sott’acqua, con il mezzo completamente sommerso e percorrere diversi kilometri sul fondale marino. In questo caso ci sarà una componente di spinta di Archimede che andrà ad alleggerire il mezzo, ma si tratta di un caso estremo che non dovrebbe esistere in qualcosa che si chiama “simulatore”.

C’è anche del buono

Tra i dettagli decisamente ben realizzati possiamo citare gli interni dei veicoli che, al netto di una illuminazione a malapena accettabile, raggiungono picchi di fedeltà sorprendenti. Anche i paesaggi sono ben realizzati, con scorci davvero notevoli che cozzano violentemente con ad esempio le automobili NPC con i vetri opachi.

Parlando di mezzi, è presente una caratteristica curiosa per gli osservatori attenti. Visto da fuori, il nostro veicolo permette di vedere il personaggio che guida, muove le braccia sia sullo sterzo che sul cambio, anche alla guida del muletto. Questa animazione e la fisica del movimento però spariscono quando la visuale viene spostata all’interno dell’abitacolo, senza nessun motivo apparente. Le braccia stesse del personaggio scompaiono, facendo girare lo sterzo in completa autonomia.

Un altro dettaglio molto ben realizzato è il ciclo giorno/notte, che permette di sperimentare diverse condizioni di illuminazione e, di conseguenza, di affrontare le strade utilizzando i fari dei mezzi.

Il GTA della logistica

Truck and Logistic Simulator è stato definito da qualcuno “il GTA della logistica”, in cui potremo scegliere se comportarci secondo le regole del codice della strada oppure fare i pazzi scatenati e distruggere tutto. Partendo dal presupposto che citare GTA e già di per sé una forzatura, cerchiamo di mettere in fila un po’ di concetti. Innanzitutto non ci sono pedoni per strada, e nemmeno il traffico è vagamente denso come in GTA 4 o GTA 5.

Secondariamente, non esiste nessun tipo di forza dell’ordine che può andare a mettere un freno alle nostre manie di distruzione, anarchia e deliberato menefreghismo delle regole. Proseguendo, abbiamo trovato saltuariamente qualche pattuglia casualmente durante le nostre scorribande lungo le strade della mappa, ma queste sono poco più che delle scatole vuote, in quanto serviranno solo e solamente per fare delle multe nel caso di passaggio col rosso o di eccesso di velocità. Niente di preoccupante insomma.

È possibile danneggiare il nostro veicolo o quello delle auto NPC presenti nel gioco, ma il tutto finisce lì, senza mai provocare null’altro. Anzi, con un mezzo completamente distrutto, è possibile proseguire tranquillamente le nostre missioni. Niente esplosioni, niente fumo, niente veri malfunzionamenti, niente di niente purtroppo.

Esiste un indicatore del carburante, che permette quindi di sapere quanta strada poter fare ancora. È anche possibile rimanere a secco, tra l’altro. Ma anche questa caratteristica rimane un po’ inutile, dato che con 100 monete potremo avere un po’ di carburante aggiuntivo. In ogni caso è sempre possibile riavviare le missioni ed eliminare il problema alla radice.

Esiste un selettore per modificare la densità di traffico. Peccato che la differenza tra il minimo cioè uno, e il massimo, cioè trentacinque (perché 35? Perché sì) non sia così imponente. Insomma, si tratta di un paragone esagerato…

Momenti di sano divertimento non-sense

Durante la recensione di Truck and Logistic Simulator ci siamo imbattuti nei limiti della fisica e in alcuni episodi che ci hanno fatto davvero ridere di gusto per l’assurdità delle situazioni. Ad esempio, siamo riusciti a volare giù da una serie di tornanti e arrivare a terra perfettamente sani, senza essere in nessun modo inabilitati al proseguire la nostra missione. È piuttosto evidente che una situazione del genere non sarebbe possibile nella vita reale.

Oppure, ci siamo visti bloccati in alcuni punti della mappa e abbiamo sfruttato il comando di recupero. Siamo quindi ricomparsi all’interno di un guardrail. Perché? Per farci ridere, evidentemente.

Un altro episodio degno di nota è avvenuto quando facendo un incidente frontale ad alta velocità siamo riusciti non una ma ben due volte a far ribaltare il mezzo con cui ci siamo scontrati sul suo lato corto, facendolo prima impennare e poi adagiare sul tetto. La fiera dell’assurdo.

Tecnica e suono? Rimandati

Il comparto tecnico non va meglio del resto, con un frame rate altalenante e un costante pop in delle texture, che sommato alla non eccellente qulità complessiva fa abbastanza storcere il naso. Come se non bastasse anche i rumori dei veicoli sono piatti, senza dinamiche e abbastanza anonimi.

Ciliegina sulla torta la mancanza di qualunque tipo di colonna sonora, di radio o qualsivoglia accompagnamento musicale. Sarebbero bastati anche dei brano non coperti da copyright, ma in questo caso saremo condannati al silenzio. Si poteva fare meglio.

Il Platino di Truck and Logistic Simulator: macinate kilometri, autisti

La lista trofei di Truck and Logistic Simulator è composta da trentasette coppe, divise tra venticinque di bronzo, sei d’argento, cinque d’oro e uno scintillante e prezioso Platino. La conquista di quest’ultimo non sarà troppo difficile, ma si rivelerà abbastanza lunga dato che è necessario percorrere più di cinquecento kilometri, guadagnando oltre un milione di valuta di gioco. Sarà poi necessario iniziare una missione multiplayer e poco altro, il Platino si rivelerà piuttosto facile.

VERDETTO

Truck and Logistic Simulator è un gioco con due anime al suo interno, da un lato l'attenzione per la mappa, il ciclo giorno notte e la quantità di missioni, dall'altra la completa assenza di un minimo di narrazione, di una fisica dei veicoli credibile e di attenzione per alcuni aspetti del gioco che dovrebbero essere prioritari. Un titolo agrodolce, che lascia più domande che risposte, la prima delle quali sarebbe "e se ci avessero messo più attenzione?". È un peccato vedere un titolo con grande potenziale che si rivela una occasione clamorosamente mancata.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.