Un gameplay “gommoso”, ma non troppo…

Subito dopo la sequenza hands-off, io e il buon Dario ci siamo impossessati di una delle postazioni su cui era possibile provare il gioco che prevedeva, per l’occasione, una ventina circa di personaggi e 4 scenari tratti dal manga, come l’arena di Dressrosa o la base ghiacciata di Marineford, disegnata dallo studio Toei Animation, responsabile dell’animazione dell’anime stesso.

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Come già detto sopra, le possibilità offerte dal gioco sono davvero tante e servono, almeno sulla carta, a donare al gameplay una certa profondità, che si manifesta già nella composizione della propria squadra: ogni personaggio è classificato infatti come forte, veloce o bilanciato; le differenze tra un colosso come Akainu o Barbabianca e un fulmine come Zoro o Marco sono notevoli e vanno tenute in considerazione una volta scesi in battaglia; meglio due pugni devastanti al gusto di Magma o svolazzare in giro per l’arena sotto forma di una fenice? A voi la scelta! Stesso discorso dicasi per i 3 supporti che doneranno ciascuno dei power up caratteristici al personaggio in battaglia.
Pad alla mano scopriamo, senza troppa sorpresa, che è possibile concatenare delle combo tramite la pressione alternata dei tasti quadrato e triangolo, parare i colpi tramite la pressione del tasto cerchio ed effettuare 3 diverse mosse speciali, proprio quelle tanto amate dai fan, tenendo premuto il tasto L1 + quadrato, “X” o cerchio. Queste mosse consumano però un quarto di una barra che, se riempita completamente, ci permette di entrare in modalità Furia ed eseguire una mossa suprema; pertanto è necessario valutare attentamente quando e se utilizzare questi attacchi.
Il vero discriminante in battaglia, almeno da quanto abbiamo avuto modo di provare, è tuttavia l’utilizzo dell’Haki o dei poteri del frutto del diavolo che si attivano tramite la pressione del tasto R1 e ci permettono sia di sferrare dei colpi particolarmente potenti in grado di penetrare la guardia degli utilizzatori della Rogia-guard e lasciarli vulnerabili ad una mossa speciale, sia, appunto, di utilizzare tale guardia speciale che ci rende invulnerabili ai comuni attacchi.

One Piece Sabo attacco 3

Tuttavia, la barra dell’Haki e dei poteri Rogia è la medesima e si svuota molto rapidamente, costringendo entrambe le parti a pianificare bene quando fare ricorso ad essa, soprattutto per evitare di restare scoperti alla devastante mossa suprema dell’avversario in grado di azzerare tutti i nostri life points. Ecco, proprio a questo riguardo è bene specificare che per aggiudicarsi la vittoria del match è necessario eliminare tutti e 3 i personaggi della squadra avversaria.

Ma è tutto oro quel che luccica?

Fin qui tutto perfetto, tuttavia non possiamo esimerci dal parlare anche di un paio di aspetti che non ci hanno convinto pienamente.
Partiamo con il bilanciamento dei combattenti, un aspetto che, a nostro avviso, deve essere rivisto attentamente, poiché alcuni personaggi (sì Rufy, stiamo guardando proprio te) risultano essere davvero troppo, troppo potenti: un paio di combo andate a segno e una mossa speciale ed ecco il nostro eroe di turno finire al tappeto senza possibilità alcuna di ribaltare lo scontro.
Il secondo punto su cui vogliamo spendere qualche parola è la dinamica delle combo: in particolare abbiamo riscontrato una certa “legnosità” di fondo che affligge gli scambi di mazzate ravvicinate; infatti, una volta che il primo colpo è andato a segno, risulta praticamente impossibile interrompere la combo dell’avversario, se non a patto di richiamare uno degli altri membri della squadra. Quest’azione tuttavia consuma parte della barra Furia ed è quindi attivabile solo raramente e, inoltre, spezza molto il ritmo del gioco. Spiace quindi constatare l’assenza di un qualche tipo di sostituzione o schivata, come quelle che altri colleghi hanno introdotto in giochi simili, una piccolezza che probabilmente avrebbe velocizzato e fluidificato tutto il sistema.

Ci riserviamo comunque di esprimere un commento più approfondito su questa questione in sede di recensione, poichè una decina scarsa di scontri tra me e Dario potrebbero non essere stati sufficienti per saggiare tutte le sfumature del gameplay: ad esempio gli sviluppatori ci hanno parlato della possibilità di effettuare delle combo scambiando i personaggi della squadra in tempo reale, così come la presenza di mosse guard-break, ma noi nella nostra prova non siamo riusciti a vedere nessuna delle due cose.
Discorso a parte invece per il bilanciamento dei personaggi che siamo sicuri verrà sistemato nei 3 mesi che ci separano dall’uscita del gioco prevista per il 3 giugno: tra l’altro siete ancora in tempo per aggiudicarvi i fantastici bonus pre-order o l’enorme “Marineford Edition”, entrambi illustrati nel nostro slider, poco sopra.

In conclusione

Chiudiamo la nostra anteprima – ed è anche ora, visto il mare di parole che si è speso – facendo un cenno alla grafica, molto pulita e fedele all’anime, oltre che alla buona fluidità di fondo. Meritano di essere menzionati anche i dialoghi introduttivi, dato che saranno fortemente influenzati dai personaggi che si apprestano al combattimento, andando ben al di là delle frasi “di circostanza” diffuse tra i picchiaduro.
Insomma, è pur vero che ci sono dei margini di miglioramento, ma questi sono ampiamente risolvibili: non è da escludersi che i fan di One Piece, a giugno, possano ritrovarsi un must-buy nei negozi!