Lords of the Fallen – Recensione

Sviluppatore: Hexworks Publisher: City Interactive Games Piattaforma: PS5 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Italiano: Sottotitoli

Tantissimi amanti dei soulslike aspettavano con trepidazione l’uscita di Lords of the Fallen, il secondo capitolo della saga dell’editore City Interactive e finalmente il giorno tanto agognato è arrivato. Abbiamo provato quello che gli stessi sviluppatori hanno chiamato l’erede di Dark Souls e siamo pronti a raccontarvi tutte le similitudini e le differenze dal capolavoro che ha fatto storia. Se volete saperne di più continuate a leggere la nostra recensione.

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Un dio malvagio sta per risorgere, riusciremo a salvare il mondo?

Come tutti i giochi di questo genere, anche Lords of the Fallen si presenta con tinte scure e cupe e con un immancabile pericolo che grava su tutta la terra, a ben vedere nulla di nuovo o troppo originale. Un tempo lontano Adyr, un dio malvagio, e il suo esercito di Rhogar imperversavano sulla terra portando morte e distruzione in ogni luogo. Delle strane entità aiutarono l’umanità a combattere la minaccia e confinarono quell’essere malvagio e suoi servi in una dimensione lontana. Ora però il temibile nemico sta per ritornare e l’esercito di Rhogar sta preparando la sua resurrezione. L’ultima speranza è un crociato oscuro, maledetto con il marchio dell’immortalità.

Lui è l’unico in grado di contrastare il ritorno di questo flagello e mantenerlo lontano dalla terra. Quest’eroe parte per un viaggio per cercare di ristrutturare le torri che tengono imprigionato Adyr in quella dimensione lontana. Purtroppo la sua missione fallisce miseramente e i sottoposti del dio riescono a sconfiggerlo.

In un ultimo tentativo per evitare che la sua impresa si spenga, cede la sua lanterna magica, uno strumento che gli permette di attraversare il velo che separa i mondi della luce e delle tenebre. L’interessante filmato iniziale ci mostra come la lanterna arrivi al nostro corpo esanime e lo riporti in vita. Consacrato come nuovo campione spetterà a noi il compito di tenere lontano Adyr dal mondo e salvare tutta l’umanità.

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Quando un titolo copia e quando prende ispirazione?

Giocando a Lords of the Fallen le sensazioni di déjà vu saranno ricorrenti e spesso ci sembrerà di essere nella saga che anche i suoi sviluppatori hanno indicato come fonte di ispirazione, cioè il mitico Dark Souls. I comandi principali sono similari: un attacco leggero e uno pesante portati con i grilletti, la classica schivata con il tondo oltre alla parata che potrebbe diventare un parry. A proposito di questa meccanica sottolineiamo che probabilmente è una delle meno riuscite e poco impattante. Il modo migliore per evitare i danni dei nemici rimarrà sempre di rotolare a più non posso, tranne pochissime eccezioni.

Se l’impianto base del gameplay è pressoché identico a quello della famosa saga di From Software, c’è però un importante novità che modifica tutto, o quasi. La già citata lanterna, che porteremo sempre con noi, è foriera non solo dell’immortalità ma anche di alcune interessanti meccaniche. Quest’oggetto ci permetterà di varcare il confine tra il mondo normale chiamato Axiom e Umbral, un mondo di tenebre e incubi. In Umbral tutto è decadente e la morte è ciò che regna sovrana. Alzando la lanterna potremo avere una visuale sull’altra dimensione e sfruttarne la diversa conformazione per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Si creano così intriganti puzzle ambientali, ad esempio un ponte caduto in Axiom potrebbe non esserlo in Umbral e grazie alla luce magica avremo la possibilità di superarlo.

Ma la lanterna, oltre che donarci un fugace sguardo sull’altro mondo, ci permetterà anche di varcarne il confine ed entrarvi completamente. Questo sarà utile per trovare cose che in Axiom non sono raggiungibili, inoltre finiremo involontariamente in questo mondo anche quando moriremo nel mondo della luce. In specifici punti della mappa avremo la possibilità di riemergere da Umbral e tornare al mondo dei vivi. Questo vuol dire che se moriremo e saremo in grado di sfuggire al nemico che ci ha uccisi, trovando uno di questi punto torneremo in vita come se nulla fosse successo.

In pratica una seconda occasione, una cosa piuttosto rara nel soulslike. Ma questa seconda chance non sarà semplice da sfruttare, infatti più tempo resteremo in Umbral maggiormente attireremo l’attenzione delle creature oscure che vi dimorano. Queste verranno a sfidarci e cercheranno di porre fine alla nostra vita in modo definitivo. Questa meccanica è molto interessante e aggiunge parecchia ansia quando finiremo in Umbral, dato che sapremo di essere braccati e che in caso di morte non ci saranno altri appelli.

Quanto è grande il mondo, o meglio i due mondi?

Come tutti soulslike che si rispettino anche in Lords of the Fallen il level design è uno dei punti di forza del gioco. Esplorare le diverse aree ci permetterà di sbloccare scorciatoie e checkpoint vari. Ma ancora di più in questo gioco l’esplorazione sarà affascinante grazie alla lanterna e alla duplice essenza del mondo in cui ci muoveremo. Non scordiamoci però dei boss di fine livello, il termine dell’esplorazione di un’area culmina con l’incontro con questi temibili avversari. In questo capitolo saremo sempre messi alla prova e la difficoltà si attesterà su alti livelli. Il massimo grado del test delle nostre abilità saranno proprio questi boss finali.

Questo tipo di avversari sono presenti in buon numero e sono piuttosto vari, sicuramente ci sarà da divertirsi a scovare le giuste tattiche per superarli. Ma se incontreremo delle difficoltà avremo la possibilità di evocare uno o più aiutanti che ci affiancheranno nel combattimento, formula già vista in altri titoli del genere come Elden Ring o Wo Long Fallen Dynasty. Se questo non bastasse potremmo chiedere aiuto ad altri portalanterna nel comparto multiplayer. Purtroppo durante la nostra prova il multiplayer non funzionava, nonostante le diverse modalità, richiesta e offerta d’aiuto o PVP, non si è mai avviata una sessione. Gli sviluppatori di Hexworks hanno però promesso una patch per sistemare questo problema che colpisce alcuni giocatori.

Un altro modo di facilitarsi la vita in Lords of the Fallen sarà farmare e potenziare il nostro personaggio. Sempre prendendo ispirazione da Dark Souls anche qui sceglieremo una classe iniziale, che avrà impatto solo nei primi momenti di gioco. Potremo potenziare le statistiche del nostro personaggio come ci aggrada, per creare le build che più si confanno al nostro modo di giocare. Sono presenti molte armi, ognuna con moveset propri e anche diverse magie, sia di sostengo che d’offesa, per soddisfare tutti i gusti e per permetterci vari approcci al gioco.

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Il primo capitolo aveva grossi problemi, e questo?

Come sanno tutti gli appassionati, il primo capitolo era afflitto da diversi problemi. Oltre che l’evidente legnosità dei movimenti, tanti bug e squilibri nel livello di difficoltà lo rendevano un gioco ostico e poco apprezzato. In questo nuovo Lords of the Fallen, la situazione cambia drasticamente. Il personaggio si muove con maestria e grazia e la difficoltà, anche se piuttosto alta, rimane costante senza strane impennate. Purtroppo ci sono comunque a livello tecnico diverse problematiche. Oltre a quella già citata riguardo al multiplayer, anche i cali di frame rate sono frequenti, in particolare nelle cutscene.

La grafica creata con l’Unreal Engine 5 è veramente ben fatta e ci mostra che anche i soulslike possono essere apprezzati dal punto di vista visivo. In particolare il mondo di Umbral sembra pulsante di morte come non mai e affascina con i suoi scorci spettrali e corrotti. Il lato audio non è da meno, la colonna sonora è stata composta con musiche originali e davvero ben scritte, anche un’intera orchestra è stata coinvolta nella sua creazione. Nell’edizione deluxe sarà possibile ascoltarla tutta e siamo rimasti impressionati dalla qualità della produzione.

Trofeisticamente parlando: sconfiggere un dio non è certo facile!

Il Platino di Lords of the Fallen sarà una bella impresa da conquistare. Addirittura impossibile finché gli sviluppatori non sistemeranno la componente multiplayer, in quanto ci sono diverse coppe da ottenere in questa modalità. Qualora venisse sistemata dovremo comunque ottenere tutti e tre i finali presenti e se questo non bastasse, raccogliere tutti gli incantesimi, le armi e altre cose presenti. Fate riferimento al nostro elenco trofei per tutte le richieste, ma sappiate che sarà un’epica impresa degna di cacciatori davvero valorosi!

VERDETTO

Lords of the Fallen è un eccellente soulslike, che riprende la formula collaudata della serie Dark Souls e la arricchisce con qualche nuova meccanica. Il buon livello di sfida sarà una delizia per tutti gli appassionati del genere e li terrà sempre sulla corda. Peccato che alcune problematiche tecniche, come il multiplayer ancora claudicante, non ci permettono di alzare ancora di più il suo voto. Anche così, comunque, siamo di fronte a un gioco che non può mancare nella collezione degli appassionati del genere.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!