Anno nuovo, campionato nuovo. Dopo l’eccellente lavoro di F1 2020, Codemasters alza ancora l’asticella portando non solo alcuni spezzoni di una storia abbozzata come in F1 2019, ma un intero filone narrativo originale. Braking Point è evidentemente ispirato alla serie Netflix “Drive to Survive” e bisogna dire che il lavoro è ottimo. Torna anche la carriera co-op online, dimenticata dai tempi di PlayStation 3 e l’amatissimo split screen locale. Abbiamo provato F1 2021 a lungo e questa è la nostra recensione.
In nome del pathos
“In loving memory of Max Mosley and Murray Walker”, così finisce Braking Point, ricordando due enormi personalità che hanno vissuto e fatto vivere l’evoluzione del Circus nel corso degli anni. Braking Point è la modalità storia di F1 2021, nella quale passeremo attraverso tre stagioni nei panni di un pilota emergente, Aiden Jackson. Dall’ultima gara della F2 2019 ai due interi campionati della F1 2020 e 2021, vivremo dentro e fuori dalla pista il turbinio di emozioni, situazioni e difficoltà che un pilota deve affrontare. Le corse sono solo per gli uomini e non c’è spazio per i sentimentalismi o per le debolezze. Le chiacchiere girano in fretta e lo impareremo a nostre spese.
Narrato in maniera ottima, con un paio di colpi di scena ben assestati e una insperata alleanza, Braking Point ci porta sulle montagne russe del paddock. Avremo a che fare con familiari, team manager e giornalisti. Bisognerà capire cosa dire e su cosa glissare, ma il fine ultimo è sempre la vittoria. Braking Point ci ha sorpreso molto, ed è evidente quanto impegno sia stato profuso per la sua realizzazione. “Le battaglie che non si possono vincere sono quelle in cui si combatte con maggior tenacia”.
From zero to hero
F1 2021 ripropone anche la carriera, questa volta divisa in tre diversi filoni: manageriale, pilota e cooperativa. Sebbene le prime due siano ormai una realtà consolidata, la vera novità è il ritorno della co-op. Sarà possibile affrontarla esclusivamente online e ci saranno tre slot diversi nei quali giocare, dando la possibilità di prendere parte al campionato con diversi amici. Creeremo il pilota da zero e solo chi inizia la sessione sarà la prima guida, decidendo quindi l’indirizzo dello sviluppo dell’auto. Il secondo pilota si limiterà a fare da gregario ma sarà assolutamente indipendente per quanto riguarda le sue attività in pista. Ci sarà inoltre la possibilità di poter scegliere un’altra squadra e lottare come due avversari. La qualità della connessione è risultata eccellente, e la comunicazione verbale si rivela importante dato che solo il creatore della sessione può far avanzare gli eventi.
La carriera manageriale punta invece tutto sulla gestione della scuderia, degli sponsor, dei fornitori e dei piloti. Creeremo il nostro avatar digitale, sceglieremo l’abbigliamento. Passeremo poi alla definizione dei colori e dello stemma della scuderia. Selezioneremo motore, sponsor principale e seconda guida. Ricoprire il ruolo di direttore del team non sarà facile, ma con un po’ di attenzione tutto andrà per il verso giusto. I risultati in pista aiutano lo sviluppo della monoposto e raggiungere gli obbiettivi fissati dagli sponsor consentirà di accedere a generose ricompense aggiuntive. Gestiremo anche le attività promozionali durante le settimane, sceglieremmo come impiegare i fondi e verso quale direzione puntare lo sviluppo della monoposto. La carriera manageriale è la punta di diamante e l’atmosfera che si crea è assolutamente unica.
Shut up and Drive (to Survive)
Il modello di guida di F1 2021 è quanto di più soddisfacente potesse essere realizzato. Pur rimanendo in linea con la fisica del capitolo precedente, si ha un ulteriore affinamento del comportamento della vettura. Come in passato, grande attenzione è stata dedicata all’accessibilità e alla scalabilità del modello di guida. Sarà permesso selezionare una notevole serie di parametri per influenzare le risposte della monoposto. Si può partire da un modello sostanzialmente automatizzato fino ad arrivare a uno in cui tutto è demandato alle nostre dita o ai nostri piedi, in caso di utilizzo del volante. Le auto sono veloci, leggere, reattive e le visuali interne all’abitacolo permettono un livello d’immersione davvero unico. Se a questo aggiungiamo i suoni del motore, della pista e degli avversari, abbiamo di fronte un prodotto ai limiti della perfezione.
Su PlayStation 5, il DualSense amplifica tutte le sensazioni alla guida. Grazie ad effetti audio e vibrazioni tattili, sentirete ogni cordolo, ogni frenata e ogni contatto, ma anche lo scalare delle marce e tutti le indicazioni del vostro team. Tutto quello che potete trovare su PlayStation 4, già comunque di altissimo livello, viene potenziato in maniera tangibile. Per un’esperienza da vero pilota, consigliamo assolutamente di provare F1 2021 su console di nuova generazione.
Better and better, step by step
Graficamente F1 2021 si dimostra essere all’altezza dei tempi e spreme ogni briciolo di potenza dalla povera PlayStation 4 che, inevitabilmente, soffre e mostra il fianco in alcune situazioni. Sia chiaro, il gioco è assolutamente eccellente in pista, con un frame rate granitico ancorato ai 60 fps con risoluzione 1080p e texture di altissima qualità. Sarà possibile notare degli ulteriori affinamenti come la tramatura del carbonio in ogni parte dell’auto, le diverse colorazioni del bordo della gomma appena usciti dai box o le striature dell’usura durante la gara. I rari momenti in cui PlayStation 4 evidenzia delle difficoltà sono da imputarsi alle cutscene e alle interviste, in cui gli evidentissimi cali di risoluzione e frame rate fanno storcere un po’ il naso.
Discorso analogo su PlayStation 5, con una resa grafica praticamente impeccabile, incertezze in alcune cutscene a parte. Rivedendo i replay, da alcune inquadrature sembra di star guardando un vero Gran Premio anziché un videogioco. Tutti i dettagli, delle monoposto e delle piste, sono ancor più definiti e il lavoro certosino degli sviluppatori è ancor più evidente grazie all’hardware di nuova generazione. I problemi al lancio con il ray tracing sono stati risolti dalle ultime patch e il gioco rimane splendido tanto in modalità prestazioni quanto in modalità qualità. La versione PlayStation 5, considerando la natura cross-gen del titolo, è davvero impressionante.
Datemi una connessione e avrò il mondo in mano
La qualità delle lobby online e delle gare è come al solito su livelli ben più che ottimi. Non abbiamo mai sperimentato disconnessioni o improvvisi blocchi, tutto ha sempre funzionato nella maniera più perfetta possibile. Sarà possibile competere online con altri giocatori dal mondo mediante partite veloci, creare le proprie o realizzare delle leghe private in cui organizzare dei tornei con gli amici, sia in maniera libera che mediante programmazione settimanale. Codemasters ha realizzato anche quest’anno un titolo davvero molto completo sotto questo aspetto.
Trofeisticamente parlando: qui c’è un campionato da vincere!
L’elenco trofei di F1 2021 conta cinquantuno trofei, divisi in trentotto di bronzo, dieci d’argento, due d’oro e un ambito trofeo di Platino. Il completamento dell’intera lista di coppe non è nulla di particolarmente difficile ma richiederà una certa dose di pazienza. Serviranno diversi campionati completati, ben cento gare online e almeno cinquanta ore in pista. Sarà ovviamente necessario completare la modalità Storia e compiere una serie di azioni secondarie, come ottenere il miglior tempo nelle tre prove libere di un weekend, la pole position e vincere la gara. Purtroppo al momento il Platino non è ottenibile a causa di un trofeo buggato, la speranza è che questo fastidioso problema venga risolto al più presto via patch. Consultate la nostra guida trofei per ulteriori dettagli e aggiornamenti.