NASCAR Heat 3 – Recensione

Sviluppatore: Monster Games Publisher: 704 Games Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-2 (Online: 2-40) PEGI: 3 Prezzo: 29.99 € Italiano:

Da buon appassionato europeo di corse, gli sport motoristici che seguo sono prevalentemente la Formula 1 e la MotoGP, con qualche digressione su rally e superbike, passando eventualmente per le auto da turismo e in extremis per le gare di camion. Ammetto quindi di non essere un grande appassionato di NASCAR, nata negli States negli anni Cinquanta e arrivata fino ai giorni nostri, celebre ovunque per i suoi ovali e le sue gare di fama mondiale, come la 500 Miglia di Indianapolis e la Daytona 500. NASCAR Heat 3 segue NASCAR Heat Revolution e NASCAR Heat 2; saranno riusciti gli sviluppatori a migliorare la formula videoludica proposta negli scorsi anni e a portare il loro prodotto a un livello superiore? Ecco la nostra recensione.

nascar heat 3

Ready, green light!

NASCAR Heat 3 è stato sviluppato da Monster Games e pubblicato da 704 Games. All’avvio del gioco noteremo subito il volume altissimo della musica, tanto che, personalmente, la prima cosa che mi sono sentito in dovere di fare è stata di andare nelle opzioni e diminuirlo. Non proprio un buon inizio. Giunti nel menù principale avremo a disposizione un ampio ventaglio di scelte, partendo dalla classica gara veloce, passando per lo schermo condiviso e andando poi a trovare campionato, sfide, carriera, online, news e personalizzazione pilota, per terminare con le opzioni di gioco.

Mentre la gara veloce è autoesplicativa e pensata per entrare il prima possibile nel centro dell’azione, scegliendo solamente pilota e circuito, le altre modalità sono più stratificate e appetibili per un pubblico più attento alla ricerca di emozioni e di una esperienza di gioco corposa e prolungata, come il campionato, oppure di una esperienza più impegnativa, a cui è rivolta la modalità sfida, con ben trentotto eventi, alcuni reali e alcuni fittizi, in cui mettere alla prova le nostre abilità di piloti e di meccanici per la messa a punto dell’auto.

nascar heat 3

La carriera è il centro del gioco ed è dove ogni giocatore dovrebbe passare la maggior parte del suo tempo, partendo da un editor del pilota sorprendentemente complesso e strutturato per un racing game. Arriviamo subito alla prima gara, come wild card, nell’Xtreme Dirt Tour, una serie inventata ex novo come pretesto per introdurre il giocatore nelle meccaniche di gioco degli ovali su sterrato, tipici del Midwest degli Stati Uniti d’America.

Una volta superata, potremo entrare nell’azione della vera NASCAR, divisa in tre campionati (Camping World Truck, NASCAR Xfinity e Monster Energy Series) che potremo selezionare senza doverne per forza terminare uno, cioè potremo essere in competizione contemporaneamente su tutti e tre e selezionare di volta in volta quale preferiremo. Sarà possibile partecipare sia come piloti che come proprietari di un team proprio e, in questo modo, potremo guadagnare del denaro da reinvestire in migliorie del personale della squadra o per acquistare veicoli migliori, ricambi più performanti o molto altro. Sarà infine possibile competere con gli amici, sia in rete che in locale, mediante schermo condiviso o gioco online.

nascar heat 3

Un modello di guida non proprio impeccabile

Una delle cose più importanti in un racing game è sicuramente il feedback che la fisica di gioco e il modello di guida ci restituiscono quando andiamo a competere, e su questo NASCAR Heat 3 non possiamo dire brilli. Infatti la sensazione è che il tutto sia piuttosto abbozzato e pecchi di un realismo che nel 2018 dovrebbe ormai essere ben più che solido. L’auto, anche senza aiuti di guida, si comporta in maniera irreale, sembra sui binari, probabilmente per il fatto che il gioco ha subito uno sviluppo più indirizzato verso l’arcade che verso la simulazione. In NASCAR Heat 3 serve dare colpi davvero molto ben assestati agli avversari per vedere l’accenno di una derapata. Non possiamo biasimare troppo gli sviluppatori per queste scelte, ma è anche vero che questo va a minare il realismo della trasposizione NASCAR nel mondo videoludico. L’ultimo appunto va al menù di messa a punto dell’auto, che non ha nessuna voce di spiegazione e per chi non è, come il sottoscritto, minimamente a conoscenza della dinamica di un veicolo che gira sostanzialmente sempre a sinistra, questo significa che andare a modificare l’assetto è un po’ come brancolare nel buio. Sono fortunatamente stati inseriti dei set-up semplificati per migliorare la situazione, ma un piccolo sforzo in più non sarebbe guastato; dopotutto le spiegazioni sulle messe a punto esistevano già ai tempi del primo Gran Turismo.

L’intelligenza artificiale perfetta, forse anche troppo

L’intelligenza artificiale è sicuramente migliorata rispetto al capitolo precedente ma ancora adesso non possiamo dire che sia a livelli paragonabili ai racing game attuali, e chiunque ci metterà pochissimo a rendersi conto che è tutto fuorché reale venire costantemente tamponati da dietro dalla stessa auto quando questa potrebbe semplicemente spostarsi e approntare un sorpasso. Oppure è piuttosto curioso doversi trovare in una traiettoria migliore e vedere l’intelligenza artificiale che ci taglia la strada o, peggio, che ci colpisca deliberatamente mandandoci rovinosamente in testacoda. Inoltre, l’intelligenza artificiale ha il difetto di essere semplicemente troppo perfetta e questo è evidente sui tracciati sterrati, in cui la derapata dovrebbe essere lo standard mentre le auto governate dal computer, ordinatamente in due file come fossero trenini, percorrono le curve senza perdere minimamente aderenza e rendendo piuttosto ridicola la gara stessa.

nascar heat 3

Una grafica non proprio al top

Graficamente parlando un gioco che gira su PlayStation 4 dovrebbe essere almeno in grado di strappare qualche esclamazione di stupore o di meraviglia. Ecco, NASCAR Heat 3 ci ha fatto esclamare, ma non in maniera positiva di sicuro. I difetti e la scarsa qualità grafica sono sotto gli occhi di tutti, con ombre che sono a malapena abbozzate e dettagli del terreno (specialmente sugli sterrati) che sono al limite del vergognoso. NASCAR Heat 3 soffre inoltre di screen tearing e frame rate ballerino; i replay sono davvero scandalosi rispetto alla grafica durante la gara e sembrano usciti dai primi titoli pubblicati su PlayStation 3, creando un enorme – e inspiegabile – contrasto con la qualità tutto sommato buona dei circuiti ovali su asfalto, in cui il gioco dà oggettivamente il meglio di sé. E’ da segnalare che il gioco è, per ovvi motivi, completamente in inglese, ma è una scelta pienamente comprensibile dato che il pubblico di riferimento della serie è prettamente statunitense. Da un certo punto di vista questa scelta linguistica può, come per il sottoscritto, favorire l’immersione e rendere l’esperienza ancora più piacevole.

Trofeisticamente parlando: giro giro tondo…

NASCAR Heat 3 ha una corposa lista trofei composta da ben sessantadue coppe, suddivise in addirittura cinquantanove bronzi, un argento e un oro, non mancando il consueto Platino. Il conseguimento di quest’ultimo trofeo non sarà particolarmente difficile ma richiederà una certa dose di dedizione e di pazienza, soprattutto perché saranno necessarie ben duecento vittorie totali e dovranno essere completate tutte le proposte della sezione sfide, per un totale di circa quaranta ore necessarie.

VERDETTO

NASCAR Heat 3 è il classico prodotto a medio budget che cerca di spiccare nel panorama dei racing game ma non riesce a raggiungere livelli di un certo peso a causa di mancanze tecniche e grafiche che vanno a minare la notevole qualità dei contenuti e a rovinare l'esperienza generale. Nonostante tutto, non possiamo certo sconsigliarlo, NASCAR Heat 3 è comunque un prodotto valido, non di certo eccellente, ma è divertente e rende bene l'atmosfera delle competizioni sulle piste ovali.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.

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