Piattaforma: PS4 Genere: Action/Adventure Giocatori: 1-2 PEGI: 18 Prezzo: 10,99 €
Tra i videogames in omaggio per gli abbonati al servizio di PlayStation Plus fece sicuramente ottima impressione The Binding of Isaac: Rebirth, regalato nel mese di Novembre 2014 in concomitanza con la sua uscita sullo Store. Il titolo creato da Edmund McMillen e portato su console dai ragazzi di Nicalis ha riscosso, anche grazie a questo inserimento nella Istant Game Collection, un discreto successo, tanto che a distanza di un anno e mezzo sbarca su PlayStation 4 Afterbirth, l’ampio DLC del gioco che aggiungerà svariate ore ad un titolo la cui longevità è già potenzialmente infinita.
Dopo la nascita
Ci eravamo lasciati con la sconfitta della nostra perfida Madre, dopo una rocambolesca fuga tra scantinati, segrete ed il terribile e sanguinoso grembo materno, con il nostro Isaac coperto di sangue, feci e soprattutto lacrime emerso da un’avventura più grande di lui. Ma l’incubo a quanto pare non è terminato, perchè dietro l’angolo si cela un nuovo mortale nemico, da sconfiggere usando tutte le miriade di nuovi poteri che il nostro bambino prodigio potrà trovare all’interno di Afterbirth.
Questo DLC è infatti prima di tutto un gigantesco scrigno pieno di nuovi oggetti, tra cui 120 power up unici e ispirati allo stile sacrilego ed irriverente del gioco, ed oltre 300 novità tra carte, pillole e tutti i vari extra recuperabili completando le ormai arcinote stanze in cui spareremo lacrime (e non solo) per fermare i nemici del nostro buon Isaac.
Il primo impatto con Afterbirth è di sorpresa e meraviglia, perchè i ragazzi di Nicalis sono stati in grado di migliorare senza modificare, mantenendo la solida struttura di gioco sfruttata in Rebirth ed implementando alla perfezione tutti i nuovi elementi partoriti dalla geniale mente di Edmund McMillen, anche se ovviamente il team è stato aiutato dall’esperienza fatta su PC, su cui il DLC è sbarcato più di sei mesi fa. Questo colpevole ritardo è giustificato (in parte) da una perfetta ottimizzazione che non lascia spazio a cali di frame rate anche quando lo schermo sarà sovraffollato di nemici, come spesso e volentieri accadrà. Vediamo comunque più nel dettaglio tutte le novità di questa espansione.
Crepi l’avarizia
Tra le tante nuove possibilità presenti in Afterbirth quella che sicuramente spicca più di tutte è la nuova modalità di gioco, Greed, che va ad aggiungersi a quella normale ed alla Hard. In questa particolare sfida a piani avremo una struttura che si ripeterà sempre uguale man mano che scenderemo, ossia una grossa stanza rettangolare con al centro un bottone ed un timer. Premendo il pulsante scateneremo nella stanza un’ondata di mostri e faremo partire un countdown al termine del quale ai nemici già presenti a schermo (qualora non li avessimo già eliminati tutti) se ne aggiungeranno altri, e così via per 8 round al termine dei quali avremo un attimo di pausa prima dello scontro con il boss del piano. Durante questo time out potremo entrare in una stanza bianca, contenente sempre un power-up, la canonica stanza dorata chiusa a chiave, un negozio in cui fare acquisti ed una stanza del dolore. Una volta terminato il nostro girovagare potremo premere nuovamente il bottone ed affrontare due boss, con la possibilità poi di sconfiggerne un terzo per far comparire la stanza demoniaca/angelica, salvo poi passare al piano successivo e ripetere la sequenza. Dopo una serie di livelli giungeremo infine al terribile boss dell’area, Ultra Greed, del quale non vi sveliamo nulla se non che non sarà certo una passeggiata abbatterlo. Questa modalità potrà ovviamente essere affrontata con tutti i personaggi già sbloccati in precedenza e con il nuovo introdotto da Afterbirth, ovvero Lilith.
L’importanza di chiamarsi Lilith
Se avete già completato al 100% Rebirth e vi siete fregiati dell’ambito titolo di “Real Platinum God”, correlato magari da un succulento trofeo di Platino, allora potreste pensare che Afterbirth non ha molto altro da offrirvi a parte la nuova modalità di gioco e qualche oggetto, ma sarete felici di sapere che vi state sbagliando.
I ragazzi di Nicalis infatti hanno pensato di bene di introdurre due nuovi personaggi all’interno del loro DLC, uno dei quali segreto (e ci fermiamo qui) mentre l’altro sarà da subito visibile. Stiamo parlando nello specifico di Lilith, che vi chiederà di terminare la modalità Greed con Azael per essere sbloccata ed aggiungerà pepe alla vostra avventura. La ragazza infatti, a differenza di tutti gli altri personaggi, sarà cieca, e pertanto priva dell’abilità di sparare lacrime per sconfiggere gli avversari che la ostacoleranno, un po’ come accadeva in Challenges come la terribile Solar System. A venire però in nostro soccorso ci penseranno due dei nuovi oggetti del DLC, ovvero il Demonic Baby, un famiglio che sparerà lacrime al posto nostro sfruttando tutti i modificatori che andremo a raccogliere nel corso dell’avventura, e soprattutto il Box of Friends, nuovo item attivo che una volta azionato duplicherà i nostri famigli e ci permetterà quindi di aumentare notevolmente il volume di fuoco. Si tratta comunque di una sfida per cuori forti, dato che il nostro controllo sugli aiutanti sarà pressoché nullo e dovremo impegnarci al massimo per dirigere i colpi nella direzione voluta. Correlati al personaggio ovviamente non potevano mancare tutte le ricompense per aver completato il gioco a vari livelli, raggiungendo quindi Sheol, Chest ecc…, oggetti che andranno ad aggiungersi alla nostra lista e potranno quindi essere recuperati anche da Isaac e compagni.
Un Basement carico di…
Dopo le fatiche di Rebirth e dei suoi oltre 450 oggetti ed una riedizione di un titolo di successo che è riuscito a conquistare anche più dell’originale ci si aspetterebbe che le idee siano finite, ma la mente di Edmund McMillen sembra inesauribile. I già accennati 120 potenziamenti aggiuntivi infatti sono la riprova di una creatività vincente (ed anche un poco sadica visti gli oggetti proposti) che riesce ad aggiungere nuovo pepe ad una formula collaudata senza però risultare come il proverbiale pesce fuor d’acqua, ossia una branca distaccata. Equipaggiarsi con il Dead Eye, che aumenterà il danno in base alla nostra precisione, oppure usare la Night Light per emettere luce dal volto e rallentare i nemici e gli oggetti colpiti vi faranno pensare di stare giocando un unico, grande titolo, non un gioco con il suo DLC. L’integrazione è totale, stesso discorso che può essere fatto per i nostri avversari e per i nuovi boss introdotti in Afterbirth, che ci faranno sudare sette camicie per sconfiggerli e soprattutto avranno un classico design in puro stile Isaac, per essere belli e letali. Se poi tutto questo non vi dovesse bastare, allora sappiate che Nicalis ha deciso di riservare agli utenti PlayStation una nuova feature, ossia le Daily Run, corse contro il tempo per stabilire il miglior punteggio possibile e pubblicarlo nella classifica per far vedere al mondo la vostra bravura. Un ulteriore conferma che se avete amato The Binding of Isaac: Rebirth non potete farvi assolutamente scappare Afterbirth.
Trofeisticamente parlando – E’ un segreto!
Come ogni buon DLC che si rispetti, anche Afterbirth porta con sè una carrellata di nuovi trofei che vanno ad aggiungersi alla già ricca lista di Rebirth. A parte però il premio per aver ottenuto Lilith come personaggio giocabile le restanti coppe collegate proprio al completamento delle varie modalità con questo nuovo personaggio, compresa la tanto temuta Greed Mode. Non sarà certo una passeggiata, ma se avete superato la sfida di The Lost per arrivare al Platino (se non ce l’avete ancora fatta vi consigliamo la nostra dettagliata guida ai trofei, aggiornata con i trofei del DLC) non avrete problemi a completare la breve lista di questo DLC.