The Complex – Recensione

Sviluppatore: Wales Interactive Publisher: Wales Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Film Interattivo Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 12,99 € Italiano:

Dopo aver messo i giocatori nei panni del recluso con The Bunker e di un giovane finito nel giro della criminalità con Late Shift, Wales Interactive è tornata dietro la cinepresa per creare un altro dei suoi apprezzati film interattivi, intitolato The Complex.

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Dottori e nanocellule

In un periodo in cui la parola pandemia è sulla bocca di tutti a causa della quarantena da Covid-19, il tema scelto da Wales Interactive per la sua nuova opera risulta più fresco e attuale che mai. A Londra una ragazza viene colpita da una misteriosa malattia, inizialmente collegata a una sorta di attacco terroristico, su cui dovrà indagare la protagonista del gioco, la dottoressa Amy Tenant. Dopo aver fatto esperienza sul campo nello stato totalitario del Kindar, la nostra eroina è stata assunta da un’industria leader nello sviluppo della tecnologia futuristica delle nanocellule, che ha posto la sua base operativa in una struttura segreta denominata The Complex. Chiamata a studiare la possibile vittima dell’attacco bioterroristico in un laboratorio sotterraneo, Amy si ritroverà suo malgrado intrappolata all’interno della struttura e sarà chiamata a reggere la pressione e trovare un modo per fuggire sana e salva prima che l’aria o che il tempo a sua disposizione si esauriscano.

Quello realizzato dal regista Paul Raschid e scritto da Lynn Renee Maxcy (già responsabile della serie The Handmaid’s Tale) viene definito un thriller sci-fi che non offre però elementi esageratamente fantascientifici, dato che, ad eccezione delle nanocellule che verranno chiamate in causa più volte, non ci saranno elementi futuristici o surreali. Si tratta, nonostante la poco pertinenza allo stile sci-fi, di una scelta più che azzeccata, che aumenta il coinvolgimento del giocatore-spettatore e permette a chiunque, anche ai meno appassionati del genere fantascientifico, di godere appieno di questa pellicola interattiva e di immedesimarsi nei protagonisti e nelle loro storie.

The Complex

Questione di legame

Come nei precedenti film interattivi targati Wales Interactive, anche in The Complex non è richiesta al giocatore nessuna particolare abilità se non quella deduttiva. L’interno gioco si basa su una serie di scelte multiple effettuabili entro un tempo limite per decidere come Amy agirà.

Questa possibilità comporta l’attivazione di una delle quasi duecento sezioni girate dagli attori che avrà conseguenze sia nell’immediato, mostrandoci gli effetti delle nostre decisioni sulle persone e sull’ambiente, sia nel futuro, dato che ogni individuo della storia avrà una percentuale più o meno alta di fiducia nelle capacità di Amy, che andrà a influenzare la trama. Tutto ciò che faremo sarà comunque finalizzato alla sopravvivenza della dottoressa e possibilmente delle persone che ci stanno intorno, anche se, trattandosi di un thriller, saranno inevitabili colpi di scena e momenti di tensione.

Oltre a generare fiducia o meno negli altri individui, le scelte fatte ci permetteranno anche di delineare la personalità della nostra Amy, che potrà quindi essere riflessiva, impulsiva e molto altro. Quest’ultima statistica in realtà influisce solo in minima parte sulle possibilità date al giocatore e sarà più che altro una cartina di tornasole delle nostre scelte ad avventura ormai conclusa.

E il premio Oscar va a…

Trattandosi di un film interattivo, The Complex è un prodotto il cui gameplay non è analizzabile, dato che ci si ritroverà semplicemente a scegliere tra due o più opzioni e che ogni scena a cui assisteremo sarà registrata. La qualità dell’opera non può quindi che risiedere nella capacità degli attori di trasmetterci emozioni, proprio come in una pellicola cinematografica. Ecco perché il regista e Wales Interactive hanno deciso di affidarsi a professionisti, come già fatto per Late Shift, scegliendo Michelle Mylett (Letterkenny, Bad Blood) come attrice protagonista e per accompagnarla figure importanti tra cui Kate Dickie (Game of Thrones, The Witch) e Al Weaver (Grantchester). La scelta paga, perché il coinvolgimento del giocatore sarà davvero ai massimi livelli e sarà possibile avvertire la tensione nei momenti più concitati e rilassamento durante le situazioni leggere.

Decisamente azzeccate anche le ambientazioni. Il laboratorio è stato ricreato in maniera fedele a uno vero e non c’è mai la sensazione che qualcosa sia fuori posto oppure inserito senza un senso logico. Decisamente buoni anche gli effetti speciali, che chiamano in causa computer moderni ma non troppo futuristici, una stanza del vuoto e persino droni volanti. Da segnalare invece che i pochi momenti di azione legati all’uso di armi saranno conditi da effetti di fori di proiettile che sembreranno aggiunti con Photoshop, unico neo questo di una produzione comunque più che buona.

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Parli la mia lingua?

L’esperienza con The Complex, resa piacevole da una recitazione ottima e da una trama intrigante, si rivelerà relativamente breve. La durata del “film”, anche nell’ipotesi più rosea di scegliere da subito una delle strade più lunghe tra quelle percorribili, difficilmente supererà l’ora e mezza. Si tratta di una scelta dettata dalla natura stessa più di film che di videogioco e dunque non stupitevi, se dopo una trentina di scelte o poco più, vi ritroverete a guardare i titoli di coda.

Fortunatamente, proprio come in Late Shift, esiste una serie di finali multipli e di sottotrame da esaminare, dunque la rigiocabilità dell’opera sarà decisamente alta, a patto che abbiate voglia di scoprire tutte le otto conclusioni e soprattutto guardare di nuovo alcune delle scene già affrontate, magari modificate in minima parte. Per quanto riguarda invece le parti di film già sbloccate sarà possibile, dopo aver concluso una prima volta la storia, saltarle mediante l’utilizzo del tasto R1, il che renderà anche le partite successive più leggere da digerire. Non esiste invece né una sorta di organigramma in grado di farci vedere le strade già percorse né tanto meno la possibilità di selezionare un capitolo da cui riprendere la storia. Scelte opinabili che potrebbero però far storcere il naso ai completisti costretti a giocare magari una ventina di volte il titolo per riuscire a scoprire ogni possibile esito dell’avventura di Amy.

Un ultimo cenno va fatto al comparto audio e alla localizzazione in italiano. Il primo si attesta sempre su buoni livelli, con un doppiaggio convincente e godibile, a patto di avere orecchio per l’inglese, se non per qualche dialogo troppo ovattato. La traduzione in italiano è invece un tasto dolente, dato che è stata fatta solo a livello di sottotitoli e in maniera pressapochistica. Non sarà raro trovare errori a livello sintattico o incongruenze tra la persona che parla e il genere degli aggettivi.

Trofeisticamente parlando: regista in erba

Il breve elenco trofei di The Complex vanta coppe decisamente prestigiose accompagnate da un interessante Platino. Per ottenerlo sarà necessario assistere a tutti i finali, portare al massimo la relazione con i personaggi e completare qualche azione secondaria. Niente di impossibile, soprattutto se sfrutterete la nostra guida ai trofei, che vi aiuterà a completare la lista in maniera rapida e indolore.

VERDETTO

Dopo un inizio stentato, Wales Interactive conferma di aver ingranato la giusta marcia. All'interno di The Complex è possibile trovare tutti gli elementi che gli appassionati di film interattivi hanno apprezzato in Late Shift e anche qualche piccola novità in grado di rendere le decisioni ancora più difficili e impattanti. La storia narrata scorre in maniera fluida e la recitazione è su ottimi livelli, peccato solo per una traduzione in italiano pressapochista a cui però sarà facile porre rimedio. Se amate i thriller sci-fi e volente sentirvi i protagonisti, allora non perdete l'occasione di mettervi nei panni della dottoressa Amy Tenant.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

3 Commenti

  1. […] Nuova settimana ricca di tantissimi titoli, ma andiamo ad analizzare insieme le nuove uscite sul PlayStation Store. In questo ricco aggiornamento abbiamo il tanto atteso remake di Resident Evil 3, in cui dovremo aiutare la nostra Jill Valentine a uscire da Raccoon City, sfuggendo allo spaventoso Nemesis. Per gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi, è finalmente disponibile Persona 5 Royal, versione più completa (e provvista di sottotitoli in italiano!) del famosissimo gioco Persona 5 uscito qualche anno fa. Molti altri titoli si aggiungono in casa Sony come Curious Expedition, Operencia: The Stolen Sun e The Complex. […]

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