TT Isle of Man – Ride on the Edge – Recensione

Sviluppatore: Kylotonn Entertainment Publisher: Bigben Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-8 (Online: 2-8) PEGI: 3 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Il motociclismo è uno degli sport più seguiti al mondo. Tra una gara di MotoGP e una di Superbike l’adrenalina è sempre a mille. Subito dopo c’è il Tourist Trophy, un evento motoristico meno conosciuto, ma non per questo meno spettacolare. Solitamente abbreviato in TT, le sue gare si corrono sul circuito stradale dello Snaefell Mountain Course, sull’isola di Man; parliamo di un tracciato pericolosissimo lungo più di sessanta chilometri.

Nonostante non sia popolare come i campionati più celebri, non è la prima volta che il TT vede una propria trasposizione videoludica. La più famosa è la versione creata da Polyphony Digital per PlayStation 2, uno dei pochissimi titoli per la vecchia console di casa Sony a supportare l’alta definizione. Dopo ben dodici anni vediamo una nuova controparte videoludica della competizione più pericolosa al mondo, questa volta targata Kylotonn Entertainment (Motorcycle Club e WRC 7). Sarà riuscito TT Isle of Man a ritagliarsi un posto d’onore nella sua categoria insieme a colossi del calibro di Gran Turismo Sport e Project CARS 2?

Ti auguro una lunga carriera

TT Isle of Man – Ride on the Edge si presenta da subito con un adrenalinico filmato di apertura, che mostra un comparto grafico splendido e realistico, con una voce narrante in inglese (senza sottotitoli in italiano, inspiegabilmente) che esalta la grandezza dell’evento su cui si basa il gioco. Catapultati nel menù principale, Isle of Man ci mette a disposizione il gioco solitario e il multiplayer, oltre alle opzioni e alle classifiche online. In gioco solitario potremo naturalmente giocare una gara rapida o una prova a tempo, ma la modalità principale dell’intero titolo è senza dubbio la carriera.

Una volta specificati nome, cognome e nazionalità e aver scelto i colori preferiti per la tuta del nostro alter ego virtuale, avrà inizio la nostra carriera. Come suggerisce il nome del gioco, la massima aspirazione è vincere il Tourist Trophy, e per farlo bisognerà essenzialmente farsi conoscere. Partecipare a eventi sponsorizzati e lasciare il segno è la chiave per accumulare punti fama, che ci spalancheranno i cancelli di competizioni sempre più prestigiose, in modo tale da farci guadagnare un bel gruzzoletto e comprare le moto dei nostri sogni. Cominceremo con un budget limitato, ossia 40.000 sterline, e con esso potremo scegliere il nostro veicolo preferito tra quelli delle compagnie tra le più note sul mercato, tra cui Honda, Yamaha, BMW, Kawasaki e altre ancora.

Scelto il primo mezzo e completato il tutorial, il nostro manager ci invierà delle mail mostrandoci gli inviti alla partecipazione di alcuni eventi – certi aperti a tutti, altri sponsorizzati dalla nostra scuderia – senza dimenticarsi di farci dare un’occhiata al bilancio mensile e fare i conti con i costi dovuti a manutenzioni e i ricavi maturati dalle vittorie in pista. Il calendario è il migliore amico del pilota; dalla sezione apposita avremo una completa panoramica degli eventi accettati, di quelli in corso e quelli futuri, con dettagli sul premio in palio e sul possibile aumento di popolarità dopo un’eventuale vittoria.

L’uomo tuttavia non è una macchina, non possiamo dunque partecipare a tutti gli eventi che desideriamo; il gioco ci limita a poterne scegliere tre al mese, unendo in un unico calendario le competizioni Supersport e Superbike. TT Isle of Man ci propone i già citati eventi sponsorizzati, che ci garantiranno una vincita pressoché esigua, ma al tempo stesso forniranno al giocatore sconti esclusivi sui veicoli dell’azienda organizzatrice e sbloccheranno moto per l’acquisto. Questi eventi, così come le competizioni classiche, possono però protrarsi fino a tre o quattro gare, aumentando di conseguenza la vincita totale ma anche la noia, considerando che i tracciati che affronteremo saranno sempre gli stessi.

Nel complesso la carriera è tutta qui. Un lunghissimo tragitto per aumentare la popolarità, partecipare al Tourist Trophy e vincere la virtuale gloria eterna per poi ricominciare il ciclo. Le sole due variazioni di gara (di cui parleremo tra poco) e la grandezza esorbitante di singoli eventi rendono questa modalità estremamente ripetitiva e noiosa. Mentre sull’asfalto sfrecceremo a più di trecento chilometri orari, la nostra carriera proseguirà a passo di lumaca.

Barcollo e crollo, ma non mollo

Il motore più scoppiettante di TT Isle of Man – Ride on the Edge è il suo gameplay: adrenalinico e realistico, anche se a tratti frustrante. Ben pochi sono i tasti da premere per guidare una moto, eppure sarà tutt’altro che semplice gestirla, grazie alla complessa manovrabilità dei veicoli e le stupefacenti sensazioni di guida trasmesse, apprezzate addirittura dal pilota professionista Peter Hickman.

Ed è proprio questo che rende TT Isle of Man lungi dall’essere fruibile a tutti i videogiocatori. Se siete inesperti, vi consigliamo di stipulare un’assicurazione sulla vita prima di giocare, perché cadrete, cadrete e cadrete ancora; non a caso il trofeo più comune del gioco si chiama Poco equilibrio, per il quale bisogna cadere dieci volte dal proprio mezzo. Ma accadrà molte più di dieci volte.

Una delle poche pecche – secondo il nostro parere – riguardante il gameplay è la poca percezione del limite di controllo della moto, perché solo con ore di pratica riuscirete a guidare senza scivolare. Questo discorso si applica anche al gioco con tutti gli aiuti alla guida possibili attivati, che faranno la loro parte attraverso, ad esempio, l’antipattinamento (che se disabilitato costringerà i giocatori a tenere premuto lo stick analogico sinistro verso l’alto per fare peso sulla moto). Sarà difficile stabilire dove rallentare e dove accelerare; un piede fuori posto e il nostro pilota si ritroverà a volare oltre gli spalti.

L’IA è molto buona. Se attaccheremo i piloti controllati dalla CPU, questi tenteranno il tutto per tutto per tenersi stretta la propria posizione, anche se dopo un po’ ci daranno prova di essere delle teste calde e ci daranno addosso, facendoci cadere dalla moto senza subire la minima penalità. Parlando invece di persone in carne e ossa, il multiplayer online non va a migliorare più di tanto l’esperienza di gioco. Apprezziamo invece la possibilità di correre in modalità Tourist Trophy fino a otto giocatori in locale con lo stesso controller. Ride on the Edge, nonostante sia incredibilmente fedele alla vera competizione che, per l’appunto, si basa su un solo evento, è decisamente monotono e povero di contenuti rispetto a ciò che viene offerto dalla concorrenza.

Metti il casco e goditi il panorama

Come si riesce a intuire anche solo durante il filmato d’apertura, uno dei maggiori pregi del gioco è il suo comparto grafico. Nonostante il palese copia-incolla del pubblico e una certa staticità dell’ambiente, Ride on the Edge mostra i muscoli quando si parla di dettagli dei tracciati, specialmente considerando la fedeltà immensa della Snaefell Mountain Course in tutti i suoi 60,7 km. Ogni minimo dettaglio del tracciato reale non poteva venir riprodotto meglio, anche grazie al laser scan della pista. Buoni anche gli altri otto tracciati, che anche essendo di pura fantasia sono gradevoli da ammirare e da percorrere.

Fantastici a dir poco i giochi di ombre, che insieme alla sensazione di velocità pura tendono a far dimenticare di stare giocando una simulazione. I dettagli positivi sono tanti, però gli sviluppatori non si sono concentrati troppo sui modelli dei piloti, che saranno oltrepassabili da buona parte degli ostacoli o dai mezzi stessi, rendendoli quasi come gusci vuoti. Per non parlare delle moto visivamente illese anche dopo brutti incidenti. Ci auguriamo di vedere presto una patch che sistemi questi piccoli problemi che minacciano il realismo del gioco. Promuoviamo il comparto sonoro, piacevole e accattivante; da premiare i realistici suoni dei mezzi e la cura maniacale per riprodurre in maniera più che plausibile il suono del vento.

Trofeisticamente parlando: Tourist Platinum Trophy

Se state proseguendo la lettura, vuol dire che ci avete perdonato per il nostro gioco di parole. L’elenco trofei di TT Isle of Man – Ride on the Edge è piuttosto esiguo, anche se certe richieste potrebbero arrivare a farci consumare tutte le scorte di ruote possibili. Essenzialmente dovremo vincere almeno una gara online e tre volte la TT (arrivando alla prima in meno di tre anni), accumulare un milione di sterline e cinquecentomila sostenitori, oltre a eseguire alcune azioni come battere un certo record di velocità o acquistare tutte le motociclette. Non è un Platino difficile, è solo molto lungo da ottenere.

VERDETTO

TT Isle of Man - Ride on the Edge è un titolo coraggioso, seppur non adatto a tutti. I controlli e la manovrabilità lo rendono particolarmente sgradevole se giocato da un giocatore occasionale, d'altro canto può rivelarsi un'autentica sfida per gli appassionati del genere. Il gameplay è adrenalinico, la grafica pazzesca è una gioia per gli occhi e la fedeltà del leggendario tracciato dove si svolge la gara principale lascia a bocca aperta. Peccato per la ripetitività e la monotonia della modalità principale e per la quantità esigua di veicoli utilizzabili. Pochi i contenuti nel complesso; restiamo in attesa di DLC e patch che aiuteranno senz'altro nella crescita il titolo.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.