Wreckfest – Recensione

Sviluppatore: Bugbear Entertainment Publisher: THQ Nordic Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1 (Online: 2-16) PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Ogni qualvolta ci apprestiamo a inserire un titolo nella nostra console dovremmo ricordarci che dietro quel disco è nascosto un vero e proprio mondo, un mondo fatto di impegno e dedizione, del sudore di centinaia di sviluppatori. Sforzi che, purtroppo, non vengono sempre ripagati nella giusta maniera, vuoi per un mercato sempre più orientato verso i così detti freemium o vuoi più semplicemente per una qualità assolutamente insufficiente. A volte, invece, certe produzioni rischiano addirittura di non vedere mai la luce; non basta più una visione rivoluzionaria e un PC per realizzarla, siamo arrivati a un punto dell’industria videoludica in cui le software house necessitano di budget assurdi e risorse sempre maggiori. Questa è la storia di Wreckfest, racing game di Bugbear Entertainment dietro cui si cela una vera e propria epopea.

Wreckfest

Vi diamo il benvenuto nel festival della distruzione

Pensate che lo sviluppo di Wreckfest è iniziato nel 2012, quando il titolo era ancora conosciuto con il nome provvisorio di Next Car Game. Concepito per essere l’erede di FlatOut, Next Car Game avrebbe dovuto sfruttare una gestione della fisica rivoluzionaria, grazie alla quale sarebbe dovuto diventare il gioco di guida definitivo. Per raggiungere un obiettivo così importante, però, Bugbear Entertainment aveva bisogno di ulteriori fondi e, vista la mancanza di un publisher a cui affidarsi, nel 2013 decise di avviare una campagna Kickstarter. Poche settimane dopo l’inizio delle donazioni, la software house decise di sospenderle visti gli scarsissimi risultati ottenuti.

A quel punto il progetto rischiò seriamente di naufragare, ma i ragazzi di Bugbear erano seriamente convinti di avere tra le mani un’idea esplosiva e decisero di rendere disponibile su Steam Early Access una versione di prova del gioco. L’accesso anticipato a Next Car Game, nonostante la povertà iniziale di contenuti, era estremamente divertente e, grazie al passaparola dei giocatori, il numero dei preorder e dei download continuò a crescere, fino a quando le vendite non superarono di gran lunga l’obiettivo iniziale della campagna Kickstarter. Il netto cambio di rotta portò il titolo ad attirare l’attenzione di THQ Nordic, al cambio di denominazione e al release ufficiale su PC. Dopo quasi un anno, Wreckfest è arrivato finalmente anche su console. Saprà soddisfare le nostre altissime aspettative?

Wreckfest

La modalità carriera di Wreckfest è strutturata in maniera molto simile a quella di Gran Turismo Sport. I giocatori saranno chiamati ad affrontare una lunga scalata che li porterà attraverso cinque campionati, dai regionali fino ai mondiali per puntare al titolo di re della distruzione. Ogni torneo è composto da diversi eventi, ognuno dei quali, a sua volta, può essere diviso in una o più gare. Per poter avanzare nella competizione, il giocatore dovrà necessariamente raggiungere una determinata soglia di punti; per proseguire con gli eventi non è necessario conquistare la prima posizione, basterà semplicemente ottenere un buon risultato durante le corse. Sebbene non ci sia una vera e propria storia dietro la carriera di Wreckfest, il senso di progressione è netto e completare ogni evento non vi stancherà.

Già dal primo momento in cui metterete gli pneumatici nel fango, intuirete che razza di piacevole follia è Wreckfest. D’altronde un destruction derby a bordo di un tosaerba (e non è nulla in confronto al divano-mobile) non lascia scampo a equivoci. Sostanzialmente, le competizioni si dividono in tre diverse tipologie: demolition derby, gara su circuito e gara su tracciati a “8”, e per ognuna di esse il giocatore dovrà adottare tattiche e stili di guida notevolmente differenti. I demolition derby si svolgono all’interno di vere e proprie arene in cui il giocatore deve combattere per sopravvivere e al tempo stesso cercare di distruggere quanti più avversari possibili. Non finire nel “mucchione selvaggio” iniziale è fondamentale per arrivare alla vittoria. Cercate di mantenervi nelle zone più laterali dello stadio e di affondare l’acceleratore solamente quando la preda è sola e indifesa. Altro fattore che determinerà il vostro trionfo è il tener d’occhio le condizioni generali del veicolo. In questo caso sono di grandissimo aiuto i messaggi a schermo che indicano le parti danneggiate dell’auto. Se, ad esempio, la zona frontale è completamente disastrata, cercate di inserire la retromarcia e di colpire i vostri rivali con il posteriore, altrimenti il motore potrebbe prendere fuoco.

Distruggili tutti

Per poter puntare alla prima posizione nelle normali gare, invece, è essenziale restare lontano dai guai. Meno vi renderete protagonisti di incidenti e più chance di vittoria avrete. Anche in questo caso, il gioco vi sprona a demolire le carrozzerie, dato che Bugbear Entertainment ha creato delle piste in cui praticamente non c’è spazio per due vetture affiancate, ma… cercate ugualmente di resistere alla tentazione. I circuiti a “8” si propongono come un mix delle due precedenti categorie. L’obiettivo è sempre la prima posizione, ma vista la particolare conformazione del tracciato, nella cui parte centrale si incrociano le traiettorie, gli scontri sono quasi inevitabili. Oltre alla carriera, Wreckfest propone eventi personalizzati (in cui poter scegliere diverse opzioni di gara) e il multiplayer online. Vi lasciamo solamente immaginare il delirio dei demolition derby giocati in rete.

Wreckfest

Il parco auto di questo titolo è piuttosto ampio e ben differenziato, grazie alle diverse categorie di potenza e alla regione di costruzione dei veicoli. Le automobili statunitensi puntano tutto sulla forza bruta, ragion per cui risulta davvero arduo farle curvare agilmente; quelle giapponesi si distinguono per la loro rapidità, mentre quelle europee sono un buon mix dei due fattori. Ogni singola macchina, comunque, è totalmente personalizzabile, sia dal punto di vista delle prestazioni (con la possibilità di installare nuovi motori, filtri o scarichi) che da quello estetico (livree, rollbar o paraurti).

Non aspettatevi il realismo di Project CARS o la libertà di Need for Speed, il modello di guida si pone a metà tra un simulatore e un arcade. L’ago della bilancia, verso una o l’altra direzione, può essere spostato dalle esigenze del giocatore. Se siete in cerca di puro divertimento, vi basterà mantenere attivi tutti gli aiuti alla guida, mentre se cercate un minimo d’impegno al volante potrete disattivare ABS, controllo trazione e stabilità e attivare il cambio manuale (anche con frizione).

Wreckfest

Graficamente parlando, Wreckfest eccelle. I modelli dei veicoli (non realmente esistenti) sono ottimi, l’ambientazione campestre rispecchia pienamente l’anima del gioco e il sistema di gestione delle luci è a dir poco spettacolare. Quello che stupisce maggiormente, però, è la fisica dei veicoli, settore in cui Bugbear Entertainment ha puntato tutti i suoi sforzi. Le carrozzerie delle auto si deformano in una maniera eccezionale, ogni singola parte sembra piegarsi e rompersi esattamente come avviene nella realtà. Se confrontiamo questo ambito di Wreckfest con Gran Turismo Sport, il simulatore di Sony ne esce praticamente con le ossa (o dovremmo dire il telaio) a pezzi. Altro comparto molto convincente è quello dell’intelligenza artificiale. Gli avversari, pur non concentrandosi esclusivamente sul farci fuori a ogni costo, non esitano minimamente a scontrarsi ruota a ruota e a sorpassarci a ogni minimo pertugio lasciato aperto. Purtroppo, tecnicamente questo titolo non è ancora perfetto; se da un lato abbiamo un frame rate stabile in ogni situazione, dall’altro troviamo dei caricamenti lunghissimi. Difetti nettamente compensati dall’ottima colonna sonora rockeggiante e dai realistici effetti degli scontri, dei motori e degli pneumatici.

Trofeisticamente parlando: demolition platinum

La lista trofei di Wreckfest vanta solamente ventuno obiettivi, suddivisi in due di bronzo, undici d’argento e sette d’oro. Sbloccare il Platino non è un’impresa così ardua, vi basterà dedicare le giuste attenzioni a questo titolo. Per poter aggiungere il 100% di Wreckfest alla vostra collezione, dovrete arrivare al grado cinquanta, acquistare venti veicoli e completare tutti i campionati disponibili nella modalità carriera. Inoltre dovrete demolire cento avversari, farvi distruggere altrettante volte e vincere venti gare in modalità multiplayer. Tra i trofei più longevi, ma non per questo complessi, troviamo Gli incidenti pagano (guadagna cinquanta mila crediti), Pollice verde (guida il tosaerba per un’ora) e Guarda, mamma! So volare! (trascorri cinque minuti in aria).

VERDETTO

Stanchi di girare intorno le solite piste di Formula 1 e MotoGP? Wreckfest è il racing game che fa per voi. Il titolo sviluppato da Bugbear Entertainment è il degno erede di Demolition Derby e FlatOut, due giochi che hanno segnato indelebilmente le passate generazioni. Come indica il titolo, questo è il festival della distruzione, non c’è posto per chi intende seguire le traiettorie o calcolare al millesimo le frenate. Il vostro unico obiettivo è quello di fare a pezzi le carrozzerie e di derapare nel fango. Wreckfest, nonostante il lungo e travagliato sviluppo, non è ancora un titolo perfetto, visti i numerosi difetti tecnici che lo affliggono. Nulla di trascendentale, il divertimento che saprà procurarvi vi farà chiudere un occhio su tutto ciò.

Guida ai Voti

Alberto Lanzidei
Nato con la passione per la PlayStation è cresciuto coltivando l'amore verso tutti i generi di videogames. I suoi hobby, oltre il gaming, sono le auto e la palestra.

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