Shootvaders: The Beginning – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Went2Play Publisher: 7 Raven Studios Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 6,99 € Italiano: No

Grazie allo sviluppatore Went2Play e al publisher 7 Raven Studios abbiamo potuto realizzare la recensione Speedrun di Shootvaders: The Beginning. Il titolo fin da subito porta alla mente i classici sparatutto arcade del passato, ma sarà riuscito anche a portare una ventata di novità a un genere che vanta numerosi esponenti? Scopritelo continuando a leggere il nostro articolo.

Vola come una farfalla, pungi come un’ape

Se avete almeno una trentina d’anni sulle spalle ricorderete con gioia quel periodo in cui bastavano qualche moneta da 500 lire e un cabinato per divertirsi con i videogiochi. Dimenticate i moderni open world, le storie da 60 ore e la grafica iperrealistica. Bastava qualche pixel animato, come nel caso del sempreverde Pac-Man, per farci passare ore e ore davanti a uno schermo.

Certo, il rovescio della medaglia erano le enormi quantità di denaro spese: ecco perché l’avvento delle console fisse fu un vero toccasana, almeno per le tasche dei giovani. Dal primo Nintendo Entertainment System a oggi di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma di tanto in tanto certi generi tornano a fare capolino. Complici le sempre più numerose remastered e i tantissimi titoli indipendenti, non è raro trovarsi di fronte a prodotti che sembrano usciti dagli anni Novanta.

Questa lunga premessa ci porta verso Shootvaders, titolo che non nasconde la sua natura old style. Nessuna trama, se non un piccolo incipit con cui ci viene detto di esplorare lo spazio per arrivare su un nuovo pianeta abitabile. L’unico problema sono le tonnellate di navi aliene che si frapporranno tra noi e l’obiettivo, da abbattere a suon di laser. Questo, ve lo diciamo fin da subito, è tutto ciò che il titolo di Went2Play ha da offrirvi. Prendere o lasciare.

Non aspettatevi infatti grandi menu pieni di modalità e sfide a non finire: il gioco propone solo una sfida arcade da ripetere all’infinito e una leaderboard per verificare i punteggi ottenuti, oltre a uno scarno menu opzioni. Davvero troppo poco, nonostante la longevità sia potenzialmente infinita: dopo un paio d’ore, il rischio è di cadere nella monotonia.

Il gameplay di Shootvaders: The Beginning

Ma cosa bisogna fare, di concreto, una volta saliti sull’astronave? Se avete affrontato opere come Vasara Collection, saprete che la richiesta è distruggere ogni cosa si muova a schermo, schivando gli attacchi in arrivo. Per farlo Shootvaders: The Beginning si affida a un unico tasto di attacco, che permette di utilizzare tutte le armi equipaggiate a inizio partita.

A differenza di altri arcade, infatti, Shootvaders offre un senso di progressione. Con tre valute (soldi umani, alieni e stelle) sarà possibile acquistare nuove armi e potenziamenti per la nave. Ogni morte quindi avvicina sempre più all’obiettivo, rendendoci più forti. Questa formula quasi roguelike si adatta bene al genere, pur non rappresentando una novità. L’opera in generale non sembra mai qualcosa di inedito, ma piuttosto una sorta di tributo al genere.

Non mancano però i problemi. Nonostante una buona fluidità, tutto a schermo è incredibilmente piccolo e caotico. A partire dai costi e dai nomi di armi e potenziamenti, per arrivare agli attacchi dei nemici, mischiati magari con piogge di stelle. A livello grafico si poteva fare molto di più per aiutare il giocatore, così come per le spiegazioni. Possiamo capire l’assenza di un tutorial (anche se non avrebbe fatto male) ma una spiegazione di armi e potenziamenti era doverosa per guidare il giocatore nei suoi acquisti.

Poco da segnalare a livello tecnico: detto della grafica confusionaria, gli sprite dei nemici e della nostra nave risultano abbastanza ispirati, così come gli effetti speciali delle armi. Rivedibile la colonna sonora, che non emerge praticamente in nessun frangente e che passerà come vento nelle vostre orecchie, soverchiata da spari ed esplosioni.

Il Platino di Shootvaders: The Beginning

Solitamente i titoli indipendenti si dividono in due categorie: quelli che puntano su un Platino facile, a fronte di un gameplay molto lineare, e quelli che puntano sul ripetere svariate volte diverse azioni. Sfortunatamente, Shootvaders appartiene alla seconda categoria. Oltre a raggiungere una specifica distanza di viaggio, dovremo abbattere 1000 nemici, raccogliere 60 potenziamenti e ovviamente arrivare alla fine delle ondate. Non la più semplice delle imprese, soprattutto se non siete pratici degli sparatutto arcade.

VERDETTO

Shootvaders: The Beginning è uno sparatutto arcade interessante che avrebbe sicuramente potuto osare di più, ma che si limita a proporsi come una copia slavata di opere più blasonate. Di giochi che trasformano in piloti di astronavi armate di tutto punto ve ne potremmo nominare un'infinità, dunque per farsi ricordare sarebbe stato necessario un elemento di spicco. Sfortunatamente il team di Went2Play non è riuscito a trovare la quadra, al netto di un gameplay frenetico e a tratti molto divertente e di tanti potenziamenti da sbloccare. La poca chiarezza e l'assenza di modalità secondarie sono croci troppo grandi per permettere al gioco di superare una risicata sufficienza. Se non riuscite a fare a meno di sparare tonnellate di proiettili nello spazio, comunque, il gioco probabilmente riuscirà a intrattenervi per qualche ora.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.