Pac-Man World Re-Pac – Recensione

Sviluppatore: Bandai Namco Entertainment Publisher: Bandai Namco Entertainment Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Con la recensione di Pac-Man World Re-Pac continua il viaggio nel passato a cui ha dato il via Bandai Namco. Il gioco, nato per festeggiare il ventesimo compleanno della sfera gialla più famosa del mondo, torna infatti su PlayStation. Un salto generazionale di quattro console, per offrire ai giocatori un’esperienza volta a mischiare innovazione e tradizione e generare la giusta quantità di effetto nostalgia.

La storia la fanno i vincitori

Chi può dire di non aver mai giocato un titolo di Pac-Man, alzi la mano. Difficilmente se ne leveranno però, perché in un modo o nell’altro almeno una volta si è finiti a mangiare i famosi dot nei labirinti di Bandai Namco. Quella che è una vera e propria icona dei videogiochi ha superato abbondantemente i quarant’anni di vita, innovandosi nel corso del tempo. La recente raccolta Museum+ ha permesso ai giocatori di scoprire come è cambiata la vita di Pac-Man nel corso di questo lungo periodo.

Mancava però ancora qualche tassello per rendere questa pluriennale storia completa. Tra questi troviamo Pac-Man World, titolo pubblicato nel 1999 su PlayStation One per festeggiare il ventesimo compleanno della serie. Il gioco propone un gameplay tridimensionale che, pur non essendo un inedito, stravolge i canoni del classico Pac-Man, riprendendone comunque gli elementi peculiari. Andiamo però con ordine, partendo dalla trama. Anche nel mondo di Pac-Man, tutti si stanno preparando a festeggiare il ventesimo compleanno dell’eroe. Sua moglie, Ms. Pac-Man, e la famiglia intera si sono radunati preparando torte e palloncini.

Il gruppo non ha però fatto i conti con i terribili fantasmi colorati che tormentano gli incubi dei giocatori arcade. Inky, Pinky, Blinky e Clyde decidono di rapire tutto il gruppo, scambiandoli per l’originale Pac-Man, che arriva a misfatto compiuto. Da una mongolfiera però cadono volantini di un party indetto dall’alter ego malvagio del nostro, Toc-Man, in cui l’attrazione principale era proprio la sua famiglia. Inizia così una missione di salvataggio, combattendo nemici di ogni tipo e superando livelli platform tridimensionali.

Pallini e frutti

Come avrete intuito già dalla sola presenza di una trama, Pac-Man World non è il classico gioco arcade. Si tratta infatti a tutti gli effetti di un’avventura platform a scorrimento laterale, con livelli che si espandono anche in tre dimensioni. La telecamera è fissa, rendendo impossibile quindi ruotare l’inquadratura e simili. A differenza di Klonoa, protagonista anch’esso di una recente operazione nostalgia, la tridimensionalità è maggiormente sviluppata. Non si limita infatti a elementi nascosti nei fondali, ma richiede al giocatore movimenti ed esplorazione.

La formula è comunque di stampo incredibilmente classico. Si salta, si usa una sorta di planata e si attaccano i nemici a schermo. Non mancano interruttori da attivare con un apposito schianto, uno scatto in stile Sonic e persino momenti labirintici in cui sfruttare i Super Dot per mangiare i fantasmi. Non mancano nemmeno simpatici potenziamenti, come quello che permette di diventare metallici e affondare nell’acqua. Tutto insomma è strutturato per creare un’esperienza ibrida tra un gioco platform e una classica esperienza Pac-Man.

Quando venne pubblicato, più di vent’anni fa, Pac-Man World segnò un’era. Adesso invece si tratta di un piacevole ritorno in versione Re-Pac, che porta su PlayStation 5 (e PlayStation 4) un’esperienza leggera e apprezzabile da qualsiasi tipo di giocatore. Se vi aspettate colpi di scena senza fine, meccaniche inedite oppure una grafica spacca mascella, rimarrete delusi. Questo remake infatti non stravolge in alcun modo i concetti alla base del gioco, pur migliorando notevolmente quanto visto anni fa a livello tecnico. Anche così, comunque, non manca assolutamente il divertimento, in un’avventura ben strutturata e che è invecchiata davvero bene.

G.I.L.P. (Game I’ll Play)

Come abbiamo detto, Pac-Man World Re-Pac ripropone in maniera fedele quanto visto nella versione originale del gioco. Le modifiche sono state apportate al comparto tecnico: la grafica riveduta e corretta è resa ancora più scintillante e colorata dalla potenza delle nuove PlayStation. Le ambientazioni, divise in sei mondi tematizzati che passano dai pirati ai templi antichi per arrivare fino allo spazio, sono davvero molto curate.

Il lavoro svolto a livello di rimasterizzazione permette inoltre di giocare ai famosi 60 fps, modifica che rende tutta l’avventura incredibilmente fluida. Nel corso della nostra prova, non abbiamo assistito a nessun tipo di rallentamento, nemmeno nelle situazioni più concitate o contro i terribili boss. Quello che fa un po’ storcere il naso è invece l’adattamento delle tracce audio. Alcune campionature non sembrano infatti impeccabili, tanto che certi elementi sonori sembreranno corpi estranei. Si tratta comunque di un problema solo sporadico e che può comunque essere corretto da future patch.

Ciò che invece non subisce variazioni è la longevità complessiva del gioco. Per terminare l’avventura di Pac-Man e salvare tutta la sua famiglia sono necessarie circa cinque ore. Una durata non eccessiva, estesa dalla possibilità di affrontare una serie di labirinti e recuperare vari oggetti all’interno dei livelli. Nonostante questo, si sente la mancanza di elementi aggiuntivi come gallerie d’immagini, filmati inediti o altri elementi dedicati ai fan storici della serie.

Un classico nel classico

La longevità quindi non è uno dei punti forti di Pac-Man World Re-Pac. Gli elementi aggiuntivi che abbiamo citato riescono comunque a tenere impegnato il giocatore per una quantità di ore proporzionata al prezzo di questo rifacimento. Ogni livello nasconde infatti, come da tradizione dei platform classici, alcuni collezionabili nascosti. Recuperandoli tutti è possibile raggiungere il 100% del gioco, senza contare la possibilità di accedere a una slot machine alla fine di ogni schema in grado di regalare bonus e vite aggiuntive

I più evidenti sono i frutti, tipici della serie: alcuni di questi servono solo per migliorare il proprio punteggio. Altri invece permettono di aprire porte e accedere ad aree segrete e raccogliere le chiavi per liberare la propria famiglia. Non mancano nemmeno livelli bonus che possono essere sbloccati a determinate condizioni. Tutto insomma riporta a un tempo in cui i platform erano semplici, immediati e soprattutto sempre divertenti.

Persino le battaglie con i boss hanno quel sapore retro, con barre di vita da azzerare e pattern d’attacco da memorizzare. Se poi si vogliono davvero riportare indietro le lancette, Pac-Man World include anche l’originale gioco arcade del 1980 e anche una serie di labirinti speciali con una grafica moderna. Manca però come detto qualche extra aggiuntivo, qualcosa che possa spingere gli appassionati a esplorare ogni anfratto del gioco. Anche così, comunque, questa edizione Re-Pack si rivela un eccellente pezzo da collezione per i fan della sfera mangia dot.

Trofeisticamente parlando: completa tutto per ottenere tutto

Come era facile immaginare, la lista trofei di Pac-Man World Re-Pac non include nessuna richiesta impossibile. Per riuscire ad arrivare alla tanto agognata coppa di Platino è sufficiente terminare il gioco trovando tutti i collezionabili e completare qualche sfida di miscellanea. Le più intense sono probabilmente quelle legate ai labirinti. Oltre a doverli completare tutti, sarà necessario arrivare al livello 9 del classico Pac-Man. Preparate le dita, perché bisognerà essere rapidi e dai riflessi pronti.

VERDETTO

Proprio come già visto con la versione aggiornata di Klonoa, anche Pac-Man World Re-Pac si rivela un'ottima operazione nostalgia, in grado di riportare in auge un grande classico di PlayStation One. Il lavoro svolto da Bandai Namco è ottimo, con una grafica raffinata che strapperà più di un sorriso ai fan del divoratore di pallini. La fluidità del gioco è impeccabile, mentre anche a più di vent'anni di distanza il gameplay riesce a intrattenere regalando un'esperienza leggera e divertente sia ai giocatori navigati che a quelli meno esperti. L'unico elemento che stona è la presenza di un numero pressoché inesistente di extra, al netto dei labirinti e della versione classica di Pac-Man. Una piccola gallery o qualche variazione sul tema sarebbero stati sicuramente elementi in grado di far felici i fan storici di Pac-Man. Anche così, comunque, vi suggeriamo di fare vostro senza timore Pac-Man World Re-Pac: il divertimento è assicurato.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.