Startup Company Console Edition – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Hovgaard Games Publisher: 2Awesome Studio Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Manageriale Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Italiano: Sottotitoli

Grazie a Hovgaard Games e 2Awesome Studio siamo diventati businessmen per la recensione Speedrun di Startup Company Console Edition. In questo particolare gestionale, infatti, si diventa CEO di un’azienda che vuole affermarsi sul mercato del digitale, proponendo idee innovative ed espandendosi oltre ogni limite. Le nostre azioni saranno decollate? O saremo finiti a vivere sotto il proverbiale ponte?

Startup Company ha una trama?

La risposta breve alla domanda che fa da titolo al paragrafo è no. Startup Company lancia i giocatori all’interno di una neonata ditta, permettendogli però di scegliere tra alcune opzioni base. Dopo aver deciso se giocare in modalità carriera oppure in free mode, ci verrà chiesto di scegliere il tipo d’impresa che vorremo mettere in piedi.

Qui trovano spazio i cliché del web: potremo creare un social network, una software house oppure un sito d’informazione. Quale che sia la nostra scelta, comunque, il gameplay non cambia se non per piccoli dettagli. Lo scopo di Startup Company è quello di creare un website e competere contro altre aziende, per affermarsi sul mercato. Per farlo è necessario acquistare uffici, mobilia e ovviamente ingaggiare un numero sempre maggiore di dipendenti.

Un lungo tutorial iniziale permette di apprendere le meccaniche di base. Il titolo di Hovgaard Games fa partire in piccolo, con un ufficio compatto e un manipolo di dipendenti. Oltre al nostro CEO, che si occupa di cercare dipendenti, ognuno avrà una sua funzione. Dal ricercatore al designer, passando per il direttore capo e l’addetto al supporto, tutti svolgeranno un compito nell’azienda. L’impiego di traduce nella produzione di risorse, utili per migliorare il sito e far felici gli utenti.

Selezionando un dipendente (che dovrà possedere una sua scrivania) è infatti possibile “produrre” una serie di componenti digitali base o combinarne per realizzarne di avanzate. Ogni elemento diventa fondamentale per incrementare il numero di visitatori unici e produrre così denaro. Se pensate che ottenere il segno “+” sulle entrate sia semplice, vi sbagliate di grosso.

Il gameplay di Startup Company

Come detto, lo scopo principale di Startup Company è creare un sito ben avviato che produca denaro. Per farlo è necessario soddisfare i bisogni sia degli utenti, indicati da appositi ed esplicativi smile, sia quelli dei nostri dipendenti. Come in una vera ditta, infatti, dovremo coccolare lo staff per farlo rendere al meglio. Non mancano nemmeno richieste di permessi speciali, che dovranno però prima essere sbloccati tramite ricerca.

Una volta metabolizzate le catene di produzione e la gestione degli uffici, però, Startup Company si trasforma in un semplice gestionale di attesa. Impostata al meglio, infatti, la nostra azienda riuscirà a lavorare senza interventi umani. Basterà quindi far andare avanti rapidamente il timer (saltando le giornate festive) per accumulare risorse e migliorare costantemente il sito. In questo, opere come Two Point Campus sono purtroppo avanti anni luce, garantendo una grandissima interattività.

Dopo alcune ore, infatti, Startup Company si limita a obbligare il giocatore a fissare lo schermo passivamente, in attesa che vengano generate le risorse necessarie. Queste, peraltro, sono spesso incredibilmente lente a prodursi (anche a velocità massima) e renderanno frustrante migliorare oltre certe soglie la propria azienda. A poco servirà persino variare tipologia di startup perché, come già anticipato, le variazioni sul tema sono davvero poche.

Interessante la scelta grafica, con personaggi stilizzati che ricordano il caro, vecchio Theme Hospital, mentre la colonna sonora e gli effetti sono abbastanza dimenticabili. Nota di merito però per il ticchettio delle tastiere, davvero simpatico e immersivo. Discreta anche la longevità: per ottenere un’azienda ben oliata vi serviranno una ventina di ore. Peccato però che la rigiocabilità sia davvero bassa.

Il Platino di Startup Company

Tra i 30 trofei inseriti nella lista di Startup Company Console Edition si nasconde anche uno scintillante Platino. Per ottenerlo però bisognerà diventare delle vere e proprie macchine da soldi. Oltre a completare una serie di richieste basilari, bisognerà infatti dar fondo alle proprie abilità ricercando ogni cosa, diventando il sito numero 1 in ogni categoria in una sola partita e molto altro ancora. Se volete dimostrare tutte le vostre abilità gestionali, questa è l’occasione giusta.

VERDETTO

La nostra esperienza come CEO di una ditta è, proprio come nella realtà, divisa tra luci e ombre. Startup Company Console Edition è un gestionale simpatico, con qualche spunto interessante ma anche una generale lentezza e ripetitività di fondo. Creare la propria ditta da zero è sicuramente un'esperienza intrigante, con tanti elementi che faranno felici gli amanti del genere. Sfortunatamente, una volta avviata al meglio l'azienda il gioco si ridurrà a una costante attesa, per avere le risorse necessarie a migliorarsi. L'opera di Hovgaard Games è comunque intrigante, soprattutto per chi bazzica il settore informatico, grazie a una buona cura dei dettagli. Ai giocatori occasionali oppure a chi cerca un gestionale coinvolgente, suggeriamo invece di guardare altrove.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.