Primo PianoOddworld: New 'n' Tasty - Recensione

Oddworld: New ‘n’ Tasty – Recensione

Publisher: Oddworld Inhabitants Developer: Just Add Water
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3 e PS Vita) Genere: Platform Giocatori: 1-2 PEGI: 12

Nel lontano 1998 Oddworld: Abe’s Oddysee arrivava sulla gloriosa PlayStation 1, portando con sè un comparto tecnico all’avanguardia, un gameplay divertente e l’humor anche un po’ irriverente che ha reso celebre la figura di Abe. Oggi il team di Just Add Water (Gravity Crash e tutte le altre conversioni in HD dedicate alla saga di Oddworld) raccoglie il testimone da GT Interactive: sarà all’altezza di offrire un titolo apprezzabile da tutti anche a 16 anni dalla sua uscita, proponendo un prodotto che sia più di una semplice conversione in HD? Scopriamolo.

Oddworld_new_n_tasty_001

Nuovo titolo, stesso Abe

Oddworld: New ‘n’ Tasty ripropone le vicende già vissute da molti videogiocatori in Abe’s Oddysee: Abe, alieno Mudokon un po’ sfigato e impiegato presso i Mattatoi Ernia, scopre per caso che il suo capo vuole fare a fettine lui e tutti i suoi “colleghi” per ricavarne un nuovo gustosissmo snack, vista l’estinzione delle specie precedentemente sfruttate con conseguente calo dei profitti. Dopo la triste scoperta Abe si avventura in un viaggio che lo porterà non solo a salvare la sua specie, ma a scoprire sè stesso e le proprie origini.

oddworld_new_n_tasty_002
Abe è il classico impiegato modello un po’ sfigato, ma per lui il destino ha in serbo grandi sorprese

La trama di New ‘n’ Tasty non fatica a catturare qualsiasi tipo di giocatore: chi non ha mai giocato si troverà di fronte ad una storia coinvolgente, grazie ai temi trattati che vengono mascherati dalle gag di Abe e dalla fantascienza del mondo di Oddworld, ma che in fondo denunciano problemi importanti come lo sfruttamento della natura da parte dell’uomo, che agisce egoisticamente pensando solo al proprio tornaconto, facendosi pochi scrupoli anche di fronte a disastri di portata globale. I vecchi giocatori che in passato hanno già potuto apprezzare la qualità del primo Oddworld, potranno rinfrescare la memoria in maniera piacevole, grazie alla vena umoristica del titolo e al modo intrigante di raccontare le bizzarre avventure di Abe. In questo senso non c’è più molto altro da dire, la trama di Oddworld era geniale ai tempi, talmente tanto da diventare un classico nel mondo dei videogiochi e restare godibilissimo anche 16 anni dopo, ovviamente con le dovute migliorie tecniche che analizzeremo più avanti.

oddworld_new_n_tasty_003
Oddworld offre due finali alternativi, influenzati dal numero di Mudokon che salverete durante la storia

Vecchia scuola, ma non troppo

New ‘n’ Tasty ripropone lo stesso genere platform misto ad enigmi, visto nell’avventura originale, aggiungendo però tanta dinamicità ed andando a colmare alcune lacune di cui soffriva il primo Oddworld. Innanzitutto sono cambiati i comandi, ed è la prima cosa che salta all’occhio: dite addio all’osticità dei controlli macchinosi, gli sviluppatori in tal senso hanno fatto pieno centro, rendendo tutto molto più intuitivo. Altra miglioria tecnica che influenza fortemente il gameplay è l’introduzione dei salvataggi rapidi: anche in questo caso dimenticate il lentissimo sistema di salvataggi dell’originale, in New ‘n’ Tasty la presenza di molti checkpoint e la possibilità di salvare in qualsiasi momento permette di evitare noiosissimi tempi morti, strizzando un occhio anche ai meno esperti del genere. Oddworld infatti, non è mai stato uno di quei giochi semplici a causa delle movenze di Abe, dei comandi scorbutici, o della scarsa resistenza di Abe che andrà giù al primo proiettile nemico. A mio avviso gli sviluppatori ancora una volta hanno agito in maniera cosciente, introducendo ben tre livelli di difficoltà così da mettere d’accordo puristi e giocatori casual e rendere il titolo accessibile a qualsiasi utente.

Platform si.. ma ragionato

Per il resto gli enigmi ambientali rimangono sostanzialmente invariati, dato che il level design è pressochè identico all’originale: mai scontati e spesso complicati, che richiederanno velocità di pensiero e d’azione. Inoltre non basterà solo saltare ed evitare ostacoli: oltre alla nostra pellaccia dovremo pensare ai nostri consanguinei guidandoli fuori dai Mattatoi, fattore che rende la sfida ancor più intrigante e incolla il giocatore allo schermo nel tentativo di salvare più Mudokon possibili (a meno che non siate “infami” e vi divertiate a farli crepare, perchè sì, potete anche scegliere di percorrere il lato oscuro). Bombe, mine, Slig, Slog, Scrab, trappole meccaniche e tanti altri saranno gli ostacoli che affronterete durante il gioco, oltre alle movenze dell’impacciato Abe, che sì, sono migliorate e contribuiscono alla dinamicità e fruibilità del gioco, ma senza mai rendere l’alieno verde un novello Super Mario. Oddworld: New ‘n’ Tasty quindi mantiene i tratti classici del genere platform in 2D orientato più agli enigmi che all’azione, introducendo tante piccole migliorie che rendono il titolo più attuale di quanto già non lo fosse ai tempi. Non possiamo dimenticare infine la piccola perla introdotta dagli sviluppatori: il multiplayer locale. Una cooperativa statica (infatti il controllo di Abe passerà da un giocatore all’altro solo in caso di morte) ma che ai tempi fu apprezzatissima e anche oggi potrebbe regalare qualche ora di divertimento in compagnia, se avete qualcuno con cui condividere il secondo pad.

Il gameplay è stato perfezionato, ma la sostanza è rimasta la stessa: pensare prima di agire è la parola d'ordine
Il gameplay è stato perfezionato, ma la sostanza è rimasta la stessa: pensare prima di agire è la parola d’ordine

Le vere novità

La mano degli sviluppatori si vede soprattutto sotto l’aspetto tecnico, completamente stravolto rispetto alla produzione originale. La prima cosa che si nota è l’eliminazione di sezioni a sè stanti, visto che in passato ogni schermata veniva divisa dalla successiva per motivi soprattutto tecnici, con l’introduzione di macrosezioni aperte. Ovviamente questa nuova scelta di design influenza anche la dinamicità del gameplay che diventa più continuo, rispetto alle sezioni separate del primo capitolo. E’ evidente anche il lavoro svolto nella ricostruzione di tutte le location con fondali dinamici in 3D: l’intera operazione rischiava di compromettere il fascino e l’atmosfera dei fondali originali, però anche in questo i ragazzi di Just Add Water sono riusciti nel loro intento proponendo un prodotto che rispetta il passato mantenendo quasi inalterate location, colori e suoni, ma che riesce a guardare al futuro grazie agli ottimi effetti di luce e al fantastico lavoro di conversione in 3D.

Una schermata comparativa che dimostra quanto sia migliorata la realizzazione tecnica, mantendo invariata l'atmosfera originale
Una schermata comparativa che mostrai miglioramenti tecnici, ottenuti mantendo invariata l’atmosfera originale

Buoni i modelli dei personaggi e ottima la loro caratterizzazione, sia nelle movenze che nel doppiaggio. Parlando proprio del comparto audio non ci sono da segnalare cambiamenti, oltre ad una grossa revisione mirata al miglioramento della qualità del sonoro originale, senza introdurre nulla di nuovo. Il doppiaggio è rimasto lo stesso della versione inglese, peccato non per la qualità del risultato ma per il fatto che il primo Oddworld possedeva un doppiaggio in italiano piuttosto simpatico, putroppo abbandonato. Buona anche la qualità dei filmati di intermezzo, ricreati graficamente da zero ma che per il resto riprendono fedelmente le scene originali. Globalmente quindi il comparto tecnico risulta molto evocativo, tecnicamente non a livello di grandi produzioni tripla A (stiamo parlando comunque di un titolo “indie”) ma più che godibile anche su Playstation 4.

Abe è più in forma che mai, per quanto uno come lui possa esserlo...
Abe è più in forma che mai, per quanto uno come lui possa esserlo…

Sedici anni dopo…

Oddworld è cambiato, come avrete ormai capito dalla recensione, più che altro cresciuto visto che è riuscito a mantenere i suoi punti forti eliminando i suoi punti deboli. In fase di recensione ho rigiocato il primo Abe’s Oddysee, per cercare di capire al meglio la bontà del lavoro svolto da Just Add Water, ma soprattutto per risolvere il mio dubbio sull’effettiva necessità di un titolo come New ‘n’ Tasty. Sono arrivato alla conclusione che il bisogno di una rimasterizzazione così c’era, perchè le meccaniche di gameplay (soprattutto legate all’hardware limitato dell’epoca) non erano più adatte alla frenesia dei titoli moderni e inoltre una semplice rimasterizzazione avrebbe significato poco vista la già ottima qualità dell’opera originale. Sedici anni dopo, Abe si rifà il look (grafico e tecnico) ed è decisamente più giovane ed “attraente” della maggior parte dei suoi rivali del genere, grazie anche all’Unity Engine più in forma che mai.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=wbxRlPZXWss

Commento finale

Oddworld: New ‘n’ Tasty ripropone integralmente le avventure di Abe’s Oddysee, che in campo creativo e narrativo non avevano bisogno di modifiche. Le vere novità sono state apportate al gameplay, reso più dinamico e accessibile, e alla veste grafica che ha introdotto il fondale unico continuo e la grafica in 3D. Non stiamo parlando di una semplice rimasterizzazione, ma di un vero lavoro di restauro che riesce a valorizzare i pregi del titolo originale limandone i difetti. Se siete fan non avete scuse per non averlo, se invece non l’avete mai provato questa è sicuramente la volta buona per farlo.

9/10

Articoli correlati

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.