Alla nostra recensione Speedrun di Crisis Wing manca solo la scritta “Insert Coin”. Un tuffo nel passato con lo sparatutto verticale di eastasiasoft, che richiama alla mente tutte le monete investite nei cabinati nei favolosi anni Ottanta.
Nave blu e nave rossa
Lo spazio è un posto pericoloso. Che si tratti di Sith, necromorfi oppure alieni, l’insegnamento di film e videogiochi è che nell’infinità dell’universo si celano minacce di ogni tipo. Non stupisce quindi che esistano una quantità industriale di titoli che sfruttano questo cliché fin dall’alba dei tempi. Il grande precursore è stato Space Invaders, seguito da classici come Galaga e simili.
Crisis Wing si ispira a tutte queste opere e offre agli appassionati uno shoot’em up verticale a scorrimento di stampo classico. Eroi a bordo di navette si lanciano in mezzo ai nemici, sparando migliaia di colpi per abbattere i malvagi. La trama è inesistente: i giocatori sono lanciati senza premesse in sette livelli di difficoltà crescente, pieni di orde di navi. Ben presente invece il famoso “pacchetto retro” tipico di questa tipologia dei giochi. Bande nere ai lati, colonna sonora vecchia scuola e ovviamente grafica in pixel art. Tutto è studiato per far sembrare Crisis Wing un gioco del 1985, compreso un gameplay compassato e banale.
Spara che ti passa
Crisis Wing è l’interpretazione del classico shoot’em up. Tanti colpi da sparare, nemici che arrivano a ondate sempre uguali con movenze sinuose e qualche potenziamento. La navetta può essere spostata liberamente in ogni direzione, schivando attacchi di servitori, mini boss e boss di fine livello. Ogni colpo ricevuto porta ovviamente alla morte e alla perdita di una vita. Tutto incredibilmente classico, compresi i potenziamenti che danno accesso a tre tipi di armi (blu, verde e rossa) e una mossa speciale che evoca su schermo un teschio che danneggia i nemici.
L’opera di eastasiasoft offre anche una modalità cooperativa, una sfida a tempo e una boss rush: nessuna delle tre però aggiunge davvero qualcosa alla formula, se non un po’ di difficoltà. Davvero troppo poco, anche considerato il prezzo contenuto dell’opera. Crisis Wing rimane comunque un buon passatempo per ammazzare qualche mezz’ora, oltre a riservare un’interessante sorpresa.
Trofeisticamente parlando: scorri verso il Platino
La sorpresa è in realtà il proverbiale segreto di Pulcinella. Come la maggior parte dei titoli eastasiasoft, anche Crisis Wing offre infatti un Platino alla portata di tutti. L’unica richiesta problematica è quella di raggiungere 200.000 punti, ma basteranno un paio di partite per memorizzare i pattern di attacco e riuscire nell’impresa. Mezz’ora al massimo, per una lista trofei che arricchisce rapidamente la bacheca.