Tony and Clyde – Recensione

Sviluppatore: DCF STUDIOS Publisher: DCF STUDIOS Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 9,99 € Italiano:

Lo sviluppo dei videogiochi indipendenti ha avuto, negli ultimi anni, una grandissima evoluzione e un miglioramento sempre crescente. Abbiamo avuto la fortuna di veder portati a termine progetti fantastici, con idee molto semplici ma rivoluzionarie, come Hellblade: Senua’s Sacrifice e A Plague Tale: Innocence. Tuttavia, bisogna anche fare i conti con l’altro lato della medaglia. Giochi non sempre al massimo della qualità, sia sotto il punto di vista tecnico che di design.

Questo è il caso di Tony and Clyde, titolo sviluppato e pubblicato da DCF STUDIOS, che ha una trama pungente, anche se magari già vista spesso in ogni salsa, senza essere mai troppo coinvolgente, anzi capace di annoiarci dopo pochi minuti di gioco.

Wallace che aspetto ha?

Tony and Clyde è uno sparatutto con visuale isometrica in cui vestiremo i panni dei due protagonisti, appunto Tony, un vecchio folle dal grilletto facile, e Clyde, un afro dalle maniere non troppo ortodosse.

L’obiettivo dei due malviventi è quello di vendicarsi di un torto subito in passato da grandi capi della mafia, portandosi dietro una scia di morte in un mix di frenesia e riflessi pronti.

La storia di fondo è un chiaro omaggio alla celebre coppia Bonnie e Clyde, noti criminali statunitensi affermati negli anni Trenta. A contorno ci sono una miriade di citazioni e riferimenti a film a tema malavita organizzata, tra cui Pulp Fiction, Scarface, Il Padrino, Kill Bill e chi più che ha, più ne metta. Purtroppo, per quanto sia intrigante la trama, ci sono da considerare i difetti, ovvero il gameplay e il comparto tecnico.

Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere…

Divisi in vari capitoli, i due protagonisti dovranno attraversare diversi livelli, ognuno con mappe uniche e con avversari differenti. Il gioco ha le meccaniche di uno sparatutto a due levette: con la levetta sinistra ti muovi e con quella destra punti l’arma. Con i pulsanti dorsali, invece, spari e rotoli per schivare i proiettili.

Per quanto semplici possano essere le basi di gioco, la vera impresa sarà capire e anticipare l’intelligenza artificiale. Siamo di fronte, infatti, a un titolo con una difficoltà fuori da ogni standard, visto che i nemici che ci affronteranno prevedono le nostre mosse e ci attaccano ancora prima di vederci, senza darci il minimo preavviso. Dovremo obbligatoriamente uccidere i nostri nemici prima che di essere uccisi a nostra volta.

Oltre alla complessità non indifferente, l’altro tema è un reparto tecnico mai realmente ottimizzato. Una volta morti, ci troveremo di fronte, perennemente, una schermata di inizio capitolo che altro non fa che farci perdere lunghi secondi. Durante le prime fasi di gioco, probabilmente avremo di fronte per più tempo questa schermata che secondi, o minuti, di gioco effettivi. Se non dovesse bastare, ci sono una marea di bug che non aiutano assolutamente nel complesso.

Personalmente siamo riusciti a volare e tagliare metà mappa e arrivare fino al boss finale saltando tutti i combattimenti con i nemici, tutto questo grazie ad una porta che ha glitchato il nostro personaggio. Altre volte siamo morti a causa di nemici al di fuori della portata della schermata di gioco. Insomma, con una storia del genere si poteva fare decisamente meglio di così, o per lo meno curare di più questo titolo.

Trofeisticamente parlando: ti farò un’offerta che non potrai rifiutare

Tony and Clyde ha una lista ridotta e sproporzionata di trofei con un totale di diciannove coppe, divise tra due bronzi, sette argenti, addirittura nove ori e un immancabile Platino. Un titolo che sicuramente può fare gola a tutti i cacciatori di trofei e per chi ha intenzione di aggiungere un Platino relativamente semplice alla propria collezione.

La cosa più buffa è che ben tredici coppe sono ottenibili ripetendo all’infinito il primo capitolo, morendo e ricominciandolo fino a soddisfare tutti gli obiettivi. Si tratta di richieste semplici, come uccidere un totale di nemici, un totale di nemici speciali, uccidendo corpo a corpo, schivando e morendo un certo numero di volte.

Per sbloccare il resto dei trofei, dovremmo portare a termine il gioco, sia con Clyde, sia con Tony. Nulla di veramente complicato, in realtà, se solo avete la forza di riuscire ad arrivare fino in fondo con un gioco che, come detto, fa acqua da tutti i buchi ed è capace di stancare dopo solo pochi minuti.

VERDETTO

Tony and Clyde è uno sparatutto a due levette a visuale isometrica dai toni cupi e con un'anima fumettosa. Il gameplay è molto semplice, con comandi immediati e intuitivi. La realizzazione lascia molto a desiderare, sia sul piano tecnico che sul game design. Bug, glitch e morti improvvise sono frequenti e cominciano a diventare pesanti dopo pochi minuti di gioco. Per non parlare dei caricamenti estremamente lenti tra una morte del giocatore e l'altra. Un punto aggiuntivo per i trofei, banali e ottenibili ben più della metà fin dall'inizio primo capitolo, che lo rendono uno tra i papabili titoli da esporre nella collezione dei più assidui cacciatori di platini.

Guida ai Voti

Antonino Gennaro
Appassionato di videogiochi di nuova generazione e collezionista di giochi retrò che hanno fatto di PlayStation il prodotto d'eccellenza che conosciamo oggi. Sono un nerd a 360 gradi: oltre ai videogiochi, apprezzo tutto ciò che è arte per gli occhi. Adoro guardare anime preferibilmente in giapponese, leggere manga di ogni genere, amante del cinema cult e fanatico della fotografia.