Primo PianoOvercooked - The Lost Morsel & The Festive Seasoning - Recensione

Overcooked – The Lost Morsel & The Festive Seasoning – Recensione

Publisher: Team17 Developer: Ghost Town Games
Piattaforma: PS4 Genere: Cucina in co-op Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 4,49 € The Lost Morsel / gratuito The Festive Seasoning

Overcooked, titolo pubblicato dal celebre publisher Team17, in quel di PlayStationBit ha ottenuto un certo successo, in sede di recensione. Si tratta di un titolo fresco, simpatico, innovativo e soprattutto basato sul multiplayer da divano, cosa che non può che farci piacere. E’ dunque con una certa curiosità che abbiamo appreso dell’annuncio di The Lost Morsel, il primo DLC a pagamento, seguito da The Festive Seasoning, contenuto scaricabile invece gratuitamente.

Stranamente il secondo risulta migliore del primo, dunque eccoci qui a pubblicare una recensione che riguarda entrambi i DLC al fine di avere un quadro completo di ciò che vi aspetta. Ad onor di cronaca segnaliamo anche la presenza dell’Holiday Bundle, che contiene tutto quanto di seguito analizzato, dunque i due DLC – ovviamente oltre al gioco base.

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The Lost Morsel

Team17 e Ghost Town Games, publisher e sviluppatore, hanno collaborato per dare ad Overcooked nuova linfa vitale, attraverso questo contenuto scaricabile al prezzo di circa 5 euro. Il tutto è probabilmente un pretesto per mettere in vendita la rispettiva versione retail di Overcooked, inizialmente previsto solo in digitale, chiamata Gourmet Edition.

Il DLC infatti amplia l’offerta del gioco base, e ci sta benissimo come aggiunta già inserita per chi voglia acquistare l’edizione fisica del gioco. Ma. C’è un ma. The Lost Morsel risulta di una povertà sconfortante se preso come contenuto a pagamento a sé stante. Il perché è presto detto: le aggiunte sono così essenziali che sarebbe stato lecito aspettarsi che fossero aggiunte come aggiornamento gratuito.

Cominciamo dalla nuova mappa di gioco, di dimensioni davvero infime e che altro non è se non un menù interattivo in cui scegliere il livello che si vuole affrontare, proprio come accadeva nell’originale Overcooked. Per muoverci attraverso di esso potremo usufruire di un nuovo mezzo, l’elicottero, che però al di là delle apparenze non comporta alcuna variazione rispetto a quanto visto in precedenza.

Venendo un po’ più direttamente al dunque, procedendo all’acquisto di The Lost Morsel potrete accedere a sei nuovi livelli e ad altrettanti cuochi (Dinosaur, Robot, French Bulldog, Panda, Bear e Pig) sbloccabili a suon di punteggi alti. Il punto è che considerato il prezzo – cinque euro – e il numero dei livelli presenti – sei, come appena detto – a livello di spesa sembra quasi di stare in sala giochi, con circa un euro speso per livello, manco fossero gettoni.

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The Lost Morsel è veramente tutto qui, con nessuna aggiunta alle dinamiche di gioco. Il design dei diversi stage è ancora una volta ispirato ed è almeno consigliabile avere finito la campagna del gioco originale prima di iniziare questa espansione, dato il tasso di difficoltà piuttosto elevato tra piattaforme che si spostano, palle di fuoco da schivare e topi che si porteranno via, nelle loro tane, ciò che state preparando. Ma, insomma, il pacchetto offerto è veramente misero; se ci dovessimo limitare a fare una recensione di questo singolo contenuto, il voto sarebbe certamente insufficiente, pur con l’attenuante che questo è disponibile gratuitamente nella Gourmet Edition.

Overcooked però è veramente troppo simpatico, e dunque, per bilanciare la situazione, nella pagina che segue trovate il nostro parere sull’altro DLC menzionato, quello totalmente gratuito e pure meglio riuscito, in maniera del tutto paradossale.

The Festive Seasoning

Il DLC gratuito a tema natalizio offre nuovi contenuti al giocatore, con qualche variante rispetto a The Lost Morsel: tanto per cominciare, i livelli non sono sei, ma otto; gli chef aggiuntivi sono però solo due e non sei. Tra le due abbiamo preferito la formula di The Festive Seasoning, visto che nuovi livelli equivalgono a maggior divertimento, mentre nuovi chef non aggiungono quasi niente all’esperienza di gioco complessiva, dato che questi non si contraddistinguono per particolari abilità specifiche. E’ solo una questione di “skin”, mettiamola così.

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A proposito di apparenze, The Festive Seasoning aggiunge anche il cappello di Babbo Natale ai cuochi e una nuova mappa a tema natalizio, interamente visitabile con la slitta volante. Anche in questo caso parliamo di un menù interattivo e di un mezzo come un altro per spostarsi, ma vista la natura gratuita del pacchetto ci possiamo permettere di accettare di buon grado questi piccoli dettagli.

Ciò che cambia parzialmente le regole del gioco in The Festive Seasoning ed era completamente assente in The Lost Morsel è l’aggiunta di due nuove ricette e altrettanti modi diversi di cucinarle. La formula canonica non è stravolta, ma si tratta certamente di un’aggiunta che contribuisce a spezzare la potenziale monotonia di fondo, nel caso in cui la conformazione, ancora una volta brillante, dei diversi livelli non dovesse bastare – ma siamo sicuri che basterà.

Non ci soffermiamo sugli aspetti visivi e sonori perché il livello è ovviamente lo stesso del gioco base (dunque buono). Ci spiace invece constatare come durante il completamento dei livelli dei DLC sia emerso qualche bug di troppo, cosa che non avevamo avuto modo di riscontrare nella campagna principale del gioco originale.

Trofeisticamente parlando: il solito, grazie

Nonostante la pubblicazione di due contenuti scaricabili, il set di trofei di Overcooked è rimasto invariato, con nessuna coppa virtuale aggiuntiva. Se speravate in qualche 100% trofeistico, cacciatori, avete sbagliato preda.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.