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The King of Fighters XIV – Recensione

Publisher: Deep Silver Developer: SNK Playmore
Piattaforma: PS4 Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (Online: 2-12) PEGI: 12 Prezzo: 59.99€

Con l’uscita nella scorsa generazione di Street Fighter IV il mondo dei picchiaduro è letteralmente esploso, abbiamo visto il ritorno di Mortal Kombat, l’arrivo di Injustice, Marvel vs Capcom 3, l’immancabile Tekken, il sempreverde Dead or Alive 5 e alcuni sviluppatori indipendenti non hanno perso l’occasione di mostrare le loro doti, pubblicando piccole perle come Skullgirls o l’oramai cancellato Rising Thunder. Ma c’è un titolo che non manca mai ad ogni generazione videoludica, un titolo che seppur non abbia un’enorme schiera di appassionati (del resto come ogni picchiaduro), continua a vivere ed ottenere sempre un grandissimo successo, parliamo appunto di The King Of Fighters che a noi arriva nella sua quattordicesima edizione e totalmente cambiato rispetto ai predecessori, ma fortunatamente solo in termini grafici.

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Il re è tornato!

The King of Fighter XIV – KOF da ora in poi – mantiene invariata la sua meccanica di picchiaduro 3vs3, ma cambia completamente lo stile grafico, abbandonando l’anime 2D e entrando nel mondo del 3D. Forse la scelte non è stata delle migliori, viste le evidenti difficoltà trovate dagli sviluppatori nel creare personaggi e ambienti ma, escluso lo stile grafico, KOF si dimostra essere un signor picchiaduro, sicuramente il migliore sulla piazza fino ad oggi, non solo in termini di gameplay puro, ma anche in quanto a contenuti presenti al lancio. Rispetto a Street Fighter V, uscito chiaramente incompleto e completato nei vari mesi dopo l’uscita, SNK ha sicuramente fatto la scelta giusta e cioè inserire un mare di modalità, tantissime cose da fare e ben 50 personaggi nel roster, fin dall’uscita del titolo, ma togliamoci il dente e parliamo subito degli aspetti negativi del titolo, che fortunatamente riguardano praticamente solo il comparto grafico.

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Con KOF XIV SNK è andata al risparmio, preferendo modelli poligonali 3D piuttosto che il vecchio stile anime in 2D, questo purtroppo non ha portato solo ad una resa visiva paragonabile alla scorsa generazione, sia per i fondali che per i lottatori, ma vediamo anche un netto crollo anche nelle animazioni dei personaggi, molto spesso imbarazzanti. Su 50 personaggi però bisogna ammettere che non tutti sono fatti male, alcuni, soprattutto i protagonisti, sono molto ben curati ed è davvero un peccato vedere una disparità del genere perché siamo sicuri che sarebbe bastato un po’ più di tempo per portare la stessa cura a tutto il cast.

Stick o pad alla mano, il discorso però cambia nettamente. Fin da subito ci siamo lanciati nella modalità sfida, per prendere un po’ confidenza con il gioco e imparare qualche combo utile da portare sia online che nella modalità storia e il tutto ci è sembrato perfetto. Il gameplay resta praticamente invariato rispetto al predecessore, lasciando quindi la schivata, pugno debole, calcio debole, pugno forte e calcio forte, notiamo però una certa semplificazione nelle combo, questo dovuto soprattutto all’avvicinamento di un’utenza sempre maggiore al mondo dei picchiaduro e la mancanza di esperienza da parte dei giocatori, porta inevitabilmente ad una semplificazione delle meccaniche di gioco.

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Semplice, ma non troppo

Parlando di semplificazione notiamo appunto il “Rush” una breve combo che può essere eseguita automaticamente semplicemente smashando il pugno debole, certo il danno sarà praticamente nullo confrontato con quello di una combo manuale, ma è una modalità che sta prendendo sempre più piede, l’abbiamo vista infatti sia in Ultimate Marvel vs Capcom 3, in una variante decisamente diversa, ma molto simile sfruttando la modalità “Semplice”, sia in Persona 4 Arena con le auto-combo. Questa modalità chiaramente non va a sostituire il gioco classico, ma è solo utile ai neofiti del genere per prendere più facilmente confidenza con il gioco e contro utenti un po’ più esperti, non è certamente una meccanica che porta alla vittoria.

Pugni a non finire

Ad affiancare il Rush però abbiamo ovviamente anche altre meccaniche come il Maximum, una barra che possiamo attivare a piacere (a patto che sia almeno di livello 1) che ci permetterà di eseguire le classiche mosse EX, praticamente una versione più potente delle normali special, ormai classiche in ogni picchiaduro. A queste si affiancano i Cancel e le Super. Le super possiamo volgarmente definirle delle “mosse finali”, che fanno molto più danno di una normale special e si usano per chiudere una combo. I Cancel invece, vengono usati per cancellare una mossa e farne partire subito un’altra o per cancellare una special con una Super, in questo modo si possono creare combo molto più lunghe, molto più spettacolari e ovviamente più devastanti. Rispetto al Rush però, questa volta niente sarà automatico, bisognerà fare tutto manualmente e il training oltre che la modalità Sfida saranno un ottimo terreno di allenamento.

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E si passa quindi alle modalità presenti in gioco che spaziano dalla classica modalità Storia, Missioni, Online e Traning. Sono poche? Beh no. La modalità Storia è la classica scalata con cattivone finale, dove possiamo vedere la storia di ogni personaggio, purtroppo di storia ha poco e niente ed escluse alcune scenette fra un combattimento e l’altro ha davvero poco da offrire ma, visto che il gioco prevede che questa venga completata con tutti i personaggi, ci sarà un bel po’ da lavorare.

Abbiamo poi la modalità “Missione”, dove al suo interno troviamo altre tre modalità separate tra cui: Sfide, Prova a tempo e Survival. Le sfide sono delle semplici trial (se avete un po’ di abilità) che prevedono di completare 5 combo più o meno difficili con ogni personaggio, il che vuol dire un totale di 250 sfide. La Prova a tempo è invece una modalità 1vs1 e prevede di completare 10 match nel più breve tempo possibile, mentre invece il Survival ci mette davanti infiniti match che si fermeranno solo all’esaurirsi della nostra energia.

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Si passa poi per l’immancabile modalità online dove possiamo sfidare giocatori di tutto il mondo sia in partite classificate che amichevoli potendo creare lobby da 12 giocatori, certo ci sarà da aspettare, ma creando una lobby di amici, nessuno resterà escluso. A favore dell’online va anche un buon netcode, non è ovviamente perfetto, sono davvero pochissimi i picchiaduro con un netcode degno di nota (uno su tutti Killer Instinct della concorrenza), ma qui funziona, rispetto al suo rivale uscito a febbraio (Street Fighter V) non bisogna aspettare 10 minuti per trovare una partita e strano ma vero, a quanto pare nessuno rage-quitta, facendo perdere tutti gli sforzi fatti durante il match.

Alleniamoci!

Troviamo poi le classiche modalità Versus e Traning, dove sarà possibile combattere offline con un amico oppure allenarsi da soli contro l’IA, inoltre un enorme tutorial aiuterà sicuramente chi non è avvezzo ai picchiaduro ad entrare a far parte del mondo di KOF, questo spiegherà nel dettaglio infatti ogni singola meccanica di gioco, senza tralasciare nulla. A chiudere il cerchio nel menù principale troviamo un interessante Galleria, se siete appassionati del genere troverete veramente di tutto, fra bozzetti, voci, modelli, fondali, illustrazioni, poster, icone e molto altro, per sbloccare il 100% della galleria non dovete far altro che continuare a giocare e, per i completisti è davvero una manna dal cielo.

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Trofeicamente parlando… La cintura di Platino

Tutto ciò che il gioco ha da offrire viene riversato sui trofei. Abbiamo un totale di 48 trofei Platino compreso e purtroppo non è affatto facile raggiungere il trofeo più “alto”.  Come ogni picchiaduro la strada non è mai semplice e qui, è anche lunga, vi verrà chiesto infatti di completare la modalità storia con tutti i Team presenti in gioco, completare la Galleria, ottenere tutti i titoli, completare 100 sfide ma soprattutto non mancano i trofei online che richiedono di vincere la bellezza di 10 match consecutivi ed ottenere un totale di 100 vittorie, senza escludere le 300 partite da fare in Versus nelle tre modalità disponibili: “Singolo, Party e Team”. Insomma essendo un picchiaduro si basa molto sulla vostra esperienza, ma 50/60 ore ve le porterà via senza problemi.

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Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

1 commento

  1. […] Inoltre, ci saranno altre postazioni di gioco con cui potrete divertirvi tra cui Dragon Quest Builders in uscita proprio il primo giorno di fiera, i contenuti aggiuntivi della nuova versione di Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration, l’ultima location rilasciata di Hitman: Episodio 5 Colorado e l’acclamato picchiaduro The King of Fighters XIV. […]

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