Hai paura del buio?
Introdotte le meccaniche di base del gameplay, passiamo alla feature inedita mostrata in occasione della GamesCom, relativa al multiplayer per quattro giocatori, anzi cinque: un quinto avrà il ruolo dello zombie che dovrà impedire ai protagonisti di raggiungere i propri obiettivi. Un PvP fuso alla trama principale, che se da un lato ricorda molto modalità già viste in Left 4 Dead o Evolve, dall’altro riesce ad introdurre alcune novità peculiari come la comparsa degli zombie più aggressivi solo al calare del Sole. Il bello ovviamente è che tutto sarà dinamico e continuamente in evoluzione, permettendo l’ingresso in tempo reale di giocatori da tutto il mondo.
La difficoltà (e il divertimento) sarà data dal fatto che che anche se “atterrato” il pericoloso zombie utilizzato da altri giocatori, dopo pochi secondi, tornerà a disturbare i nostri piani, rendendo Dying Light un titolo anche strategico. Questo, vista la necessità di organizzazione e collaborazione al fine di raggiungere l’obiettivo comune, e anche considerata la possibilità di poter utilizzare le doti atletiche per fuggire via, caratteristiche che rendono il titolo lontano dall’impostazione da sparatutto.
Dying Light utilizza il “Chrome Engine”, motore grafico già utilizzato in passato da titoli come Dead Island (di cui Dying Light sarebbe dovuto essere il seguito) o Call of Juarez, ovviamente rivisto per l’hardware di nuova generazione. Il risultato è impressionante: ottimi gli effetti di luce, offerti ad esempio dalle torce di notte, fantastiche animazioni e modelli dei personaggi e in generale una resa grafica finalmente degna di PlayStation 4. Per il comparto audio invece, non possiamo esprimere un parere così approfondito, però nella demo provata quasi tutto si concentrava sugli effetti sonori, che ci hanno comunque lasciati assolutamente soddisfatti.
httpvh://youtu.be/UbeftjTF9UA
Conclusione
Dying Light ci ha entusiasmato, ma abbiamo bisogno di capire ancora alcune componenti del gioco per decretarne la promozione assoluta. Se infatti il survival horror sviluppato da Techland riuscirà ad offrire, ad esempio, una trama profonda e lontana dagli stereotipi narrativi legati ai morti viventi, concentrandosi sulle peculiarità del gameplay che lo differenziano rispetto alla concorrenza, Dying Light potrebbe diventare un “must have” per gli amanti del genere, ma soprattutto un prodotto fresco e innovativo nel mercato dei survival.