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NBA 2K15 – Recensione

Publisher: 2K Sports Developer: Visual Concepts
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Sportivo Giocatori: 1-2 (anche online) PEGI: 3

La stagione NBA avrà inizio il 28 ottobre e come ogni anno 2K Sports rilascia sul mercato la propria simulazione di basket con qualche settimana di anticipo per appagare i nostri insaziabili appetiti di questo meraviglioso sport con la palla a spicchi. NBA 2K14 ridefinì il concetto di gioco di basket grazie a numerose qualità tra cui un aspetto tecnico e grafico diventato manifesto del tutto inatteso delle potenzialità delle console next-gen. Quindi, da grande appassionato di pallacanestro, è con grande entusiasmo che mi accingo alla recensione di NBA 2K15 poichè le aspettative sono inevitabilmente elevatissime. 2K Sports riuscità nell’impresa di superare sè stessa? Scopriamolo subito!

httpvh://youtu.be/kVB4liI8u0U

Addio vita sociale, è arrivato NBA 2K15!

Le modalità di gioco di NBA 2K15 sono davvero tante e soprattutto vantano una profondità di gioco davvero incredibile, capaci di tenere incollati davanti alla console per tutto il ciclo vitale del titolo, se non oltre. Iniziamo dal MY Career o MY Player, ora notevolmente migliorato:  qui potremo impersonare il nostro alter ego virtuale (con tanto di face scan grazie a Playstation Eye) ed entrare nel mondo NBA dalla porta sul retro, come riserva di una squadra a noi interessata, per poi iniziare la nostra scalata nelle gerarchie di spogliatoio e verso il successo globale, e diventare infine un Hall of Famer. Per incrementare gli attributi del proprio giocatore adesso non è più possibile aumentare i singoli parametri: adesso questo avverrà grazie ad un sistema più equilibrato e bilanciato che prevede la scelta dell’intero comparto di gioco da potenziare, come rimbalzi, difesa, tiro e così via (un’ottima novità per evitare non-sense come un centrone che stenta nel tiro da tira da 2 ma cecchina da 3). L’altra novità è la simulazione delle partite, resa disponibile fin da subito e non dal secondo anno nella lega.
La seconda modalità è il Mio GM: qui ci occuperemo degli aspetti gestionali di una franchigia da noi scelta, dal settore marketing e vendite fino alle rotazioni dei giocatori sul campo. Sono state ampliate le possibilità di dialogo con staff e squadra che adesso risultano meno scontate e più varie, semplificati notevolmente i menù e introdotte nuove possibilità come la completa gestione degli allenamenti del team e dei singoli giocatori. Ultima chicca è la NBA 2K TV, un canale dedicato esclusivamente al gioco che diffonderà notizie sul campionato NBA e altri extra esclusivi quali interviste a giocatori e altro ancora. State attenti a fare felici i proprietari delle vostre squadre, alcuni sono davvero esigenti ed impazienti e non esiteranno a cacciarvi se i risultati non dovessero arrivare, Zamparini docet.

Il "Barba" James Harden vorra Vendicarsi dopo la brucinate eliminazione contro portalnd del 2014!
Il “Barba” James Harden vorrà vendicarsi dopo la bruciante eliminazione contro Portland del 2014!

Arriviamo adesso al My Team, probabilmente la modalità di gioco che da più assuefazione. Già NBA 2K14 aveva introdotto il My Team ma quest’anno 2K Sports è riuscita a renderla letteralmente spettacolare. Sono state inserite tantissime sfide con requisiti particolari e ordinate in crescente grado di difficoltà , ma soprattutto sono arrivate le aste, la compravendita vera e propria di giocatori in un gioco al rialzo. Inutile dire quanto questo renda tutto più appassionante. In generale è doveroso sottolinerare che tutte e tre le modalità sono state rese più bilanciate e anche meno dispendiose nella spesa dei Virtual Coins, i crediti accumulati dopo ogni partita, un difetto che l’anno passato aveva fatto storcere il naso a molti.
Chiude l’elenco La Mia Stagione, sempre di stampo manageriale ma più semplice rispetto a Il Mio GM. L’ideale per chi volesse gestire una squadra senza preoccuparsi troppo di ogni minimo aspetto.

Ahaq detto anche The Big Aristile sarà uno dei protagonisti in studio del gioco!
Shaq detto anche The Big Aristotele sarà uno dei protagonisti in studio del gioco!

Dedichiamoci adesso all’aspetto tecnico del gioco, molto importante in un titolo sportivo in quanto fautore della dose di realismo necessaria a fruire appieno della simulazione offerta. L’anno precedente NBA 2K14 aveva stupito e sorpreso tutti per una grafica davvero esaltante e delle animazioni sorprendentemente credibili. Oggi NBA 2K15 sposta l’asticella ancora più in alto, esplorando vette di altezza raggiunte solo da pochissimi giochi. Il comparto grafico-visivo è stupefacente, ogni appassionato NBA potrà vedere i propri beniamini prendedere vita sullo schermo di casa, con modelli poligonali perfetti e dettagli da urlo.
Notevoli miglioramenti li riscontriamo anche nel campo di gioco, sempre più dettagliato, con il pubblico che espone cartelloni dei propri idoli e canta cori nei momeneti giusti, mascotte che si lanciano sul parquet nei time-out e soprattutto cheerleader che riempiono ogni pausa di gioco con stacchetti davvero niente male. Il comparto sonoro, inoltre, è davvero valido anche grazie a piccoli accorgimenti qua e là e soprattutto grazie ad un lavoro di campionamento delle voci reali dei protagonisti del gioco (allenatori, giocatori, presentatori) che rende possibile una telecronaca e le interviste nei fine quarti davvero realistiche.

NBA 2K15
Durant ha spodestato The King Lebron” dalla cover di quest’anno. Chi non ricorda il suo commosso discorso al premio di MVP con dedica alla madre. La mamma è sempre la mamma!

Quando le gocce di sudore diventano pura arte

Siamo ai limiti del fotorealismo, condito con una presentazione delle partite ben studiata e addirittura da un’introduzione all’evento con Shaquille Oneal in veste di commentatore. Qualche difettuccio rimane, come piccoli pause inspiegabili tra una rimessa in gioco e l’altra e dei caricamenti forse troppo lunghi, anche se ben mascherati dalle cut scene. Altro piccolo neo sono le squadre di Eurolega, aumentate di numero rispetto al passato ma trascurate nei poligoni e nei roster, un trattamento che queste squadre europee non meritavano.
Ma cos’è un gioco sportivo se non viene supportato da un solido gameplay? I ragazzi di 2k Sports lo sanno bene e hanno creato un sistema di gioco perfetto, che mostra il fianco in pochissime occasioni. I movimenti possibili con o senza palla e le tecniche di tiro in sospensione sono sempre tantissime, ma il salto di qualità è rappresentato dal nuovo sistema fisico. In passato un grande schiacciatore poteva tranquillamente vincere da solo una partita con 30 slam dunk e i difensori annichiliti. Oggi questo non è più possibile. I giocatori impattano tra loro negli scontri di gioco e reagiscono esattamente come nella realtà, rendendo le difese più solide e gli attacchi meno efficaci.

Ecco ANthony Davis che Posterizza qualcge difensore, un probabile must quest'anno!
Ecco Anthony “Ciglione” Davis che posterizza qualche difensore… un probabile must quest’anno!

Difetti? Non si spiega l’eliminazione del tutorial, ora sostituito con dei filmati illustrativi, utili per carità, ma preferivamo la formula di prima, considerando anche che il gameplay è sempre abbastanza complesso, soprattutto per i neofiti. Il comparto online è da sempre un piccolo punto debole della serie, non perchè non sia ben sviluppato o noioso ma a causa dei server 2K a volte problematici. Un problema che anche quest’anno si rivela invariato, almeno in questa prima fase di uscita del gioco, ma siamo fiduciosi venga risolto nei prossimi mesi. Un peccato considerando che il divertimento online di NBA2K15 è potenzialmente immenso.
Infine potremo scatenare il nostro alter ego nel Parco affrontando milioni di giocatori in numerose partite oppure giocare con la squadra del My team per raggiungere la testa di serie N° 1 e conquistare ambiti giocatori zaffiro o diamante, organizzare alleanze e leghe dove giocare interi campionati.

httpvh://youtu.be/IVDf1R8HSVA

Commento finale

NBA 2K15 è la simulazione di pallacanestro definitiva. Grafica e sonoro raggiungono i massimi storici per una simulazione sportiva, trasmettendo emozioni ai limiti del fotorealismo. Modelli poligonali dei giocatori, cori, cheerleader, replay da infarto sono solo alcune delle perle tecniche presenti nel gioco. Il gameplay già solido è stato ulteriormente migliorato rispetto al passato, soprattutto grazie al nuovo sistema fisico e ad una intelligenza artificiale sempre più ostica. Le modalità di gioco sono tante e molto profonde, in grado di divertire per tutto il ciclo vitale del gioco e anche oltre. L’online è vastissimo e potenzialmente infinito mentre l’NBA 2K TV è una vera chicca per ogni appassionato mescolando gioco e realtà. Unici nei sono dei saltuari bug e qualche bizza dei server 2K, difetti che non minano assolutamente il giudizio complessivo.

9/10

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