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Resident Evil: Revelations 2 – Recensione

Publisher: Capcom Developer: Capcom
Piattaforma: PS4 (Disponibile anche per PS3 e PS Vita) Genere: TPS Giocatori: 1-2 PEGI: 18

In attesa del settimo del capitolo della saga principale, Capcom ha deciso di rendere felice qualche fan rilasciando il remake del primo capitolo, ma soprattutto di sperimentare qualcosa di leggermente diverso dal solito: ci riferiamo ovviamente al secondo episodio della saga parallela “Revelations”, che oggi andremo a recensire in versione retail: cioè contenente tutti i quattro episodi rilasciati in origine separatamente, più i due capitoli extra e altri extra per la modalità Raid. Che cosa dobbiamo e possiamo aspettarci da una serie che sta avendo troppi alti (RE HD) e bassi (RE 6) negli ultimi anni? Scopritelo proseguendo nella lettura della recensione di Resident Evil: Revelations 2.

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Tra nuovi volti e vecchie conoscenze

La trama di Revelations 2 si svolge dopo i fatti del primo Revelations e di Resident Evil 5, ma prima del sesto capitolo. La leggendaria Claire Redfield e la giovane Moira Burton, figlia dell’indimenticabile Barry Burton, fanno parte di Terra Save, agenzia impegnata a combattere il bioterrorismo. Un misterioso rapimento porterà le due ragazze su un’isola deserta a combattere per la sopravvivenza, messe costantemente alla prova da una misteriosa donna, di cui scopriremo l’identità solo successivamente. Sei mesi dopo i fatti accaduti a Claire e Moira, Barry Burton arriverà sull’isola per salvare la figlia, aiutata da una bambina con poteri insoliti chiamata Natalia. Le vicende, nonostante si svolgano a distanza di molto tempo, vengono raccontate parallelamente e riescono ad intrecciarsi ed incastrarsi perfettamente. Inoltre, il tutto viene raccontato con una sorta di stile “serie tv” che a quanto pare è piuttosto in voga ultimamente. In sostanza, la narrazione è più che convincente e dopo i primi capitoli di incertezza, riesce a carburare piuttosto bene, proponendo al giocatore una trama interessante con molti spunti e riferimenti alla serie principale. Certo non ci troviamo di fronte ad un prodotto perfetto, (soprattutto per qualche incertezza nella caratterizzazione dei protagonisti) ma comunque il risultato finale, lato narrativo, è più che soddisfacente per la qualità dei contenuti e per il modo in cui vengono proposti. Insomma nelle circa dieci ore che ci vorranno per completare la campagna principale, composta da quattro capitoli più due extra, ci sarà da divertirsi.

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Meglio soli che male accompagnati..

Passiamo a questo punto al lato gameplay di Resident Evil: Revelations 2 che cerca di lasciarsi alle spalle l’esperienza fallimentare del sesto capitolo, riproponendo meccaniche molto simili a quelle del primo Revelations. Una delle conferme, non troppo gradite a dire il vero, è la cooperativa: non tanto per il multigiocatore locale (per la trama non è possibile giocare in co-op online) quanto per il gioco in singolo. Tramite la pressione dell’apposito tasto potremo passare immediatamente da un protagonista all’altro, i problemi però arrivano quando è “l’intelligenza” artificiale a controllare il vostro partner: movimenti impacciati e molto spesso insensati o peggio d’intralcio per le vostre manovre, renderanno quasi sempre un peso il secondo personaggio. In ogni caso l’idea alla base della cooperativa non è malvagia, visto che entrambe le coppie di personaggi che controllerete avranno abilità complementari tra di loro, che vanno a sposano perfettamente anche con il level design del gioco. Sempre a proposito di “intelligenza” artificiale, non possiamo essere troppo soddisfatti nemmeno dei nemici, realizzati con un bilanciamento che non è sempre dei migliori: questo significa che alcuni zombi risultano quasi invincibili, al contrario di altri che sarebbero disposti ad uccidersi da soli pur di farvi proseguire.

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Comunque Revelations 2 ha molto altro da offrire: la struttura del gameplay è orientata verso uno stile più arcade che realistico, ma soprattutto è stato abbandonato l’action puro proposto dagli ultimi capitolo, in favore di un ibrido che alterna fasi esplorative con semplici enigmi ambientali a sezioni di shooter in terza persona. Spesso e’ possibile approcciarsi anche in maniera stealth ai nemici, ampliando ulteriormente le possibilità e la varietà offerta dal gameplay. Interessante la componente GdR (approfondità molto di più nella modalità Raid) che ci permetterà di potenziare o acquisire nuove abilità per i nostri protagonisti. Positivo anche il fattore risorse: munizioni, cure e armi secondarie saranno sempre piuttosto limitate, costringendovi a tenere a freno il grilletto. Comunque, nonostante ci provi, Revelations 2 non può essere definito un Survival Horror classico, ma un buon shooter arcade ispirato al Resident Evil originale.

Tecnicamente bocciato

Non fatevi ingannare dai 1080p, Resident Evil: Revelations 2 seppur divertente e piuttosto godibile risulta davvero insufficiente dal punto di vista grafico, almeno per quanto riguarda la versione PlayStation 4. Texture quasi sempre pessime, personaggi poco definiti, nemici quasi tutti uguali e ambienti che, a parte rari casi, risultano sempre abbastanza spogli. Il solo fatto di sparare un nemico e vedere che rimane perfettamente intatto, è qualcosa di veramente brutto se si pensa che anche nel primissimo Resident Evil su PlayStation 1 si potevano far saltare le teste degli zombie. Di positivo praticamente c’è solo la fluidità, che si attesta su ottimi livelli con un frame rate stabile e molto funzionale all’azione. Certo che bisogna considerare la natura multipiattaforma del titolo e soprattutto il prezzo budget (6€ circa a capitolo) della produzione Capcom, ma un titolo così mediocre, almeno sotto profilo tecnico, non possiamo accettarlo viste le potenzialità di PlayStation 4. Per quanto riguarda il comparto audio, promosso il doppiaggio italiano, nonostante i dialoghi non siano sempre scritti in maniera eccezionale, e la colonna sonora, che seppur senza raggiungere l’eccellenza, accompagna piacevolmente durante l’avventura. Positivi anche gli effetti sonori che contribuiscono a creare atmosfera con di versi di mostri, scricchiolii di porte e altri rumori classici per il genere.

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Ammazzali tutti

Oltre alla campagna principale, Revelations 2 ripropone la modalità Raid, già apprezzata nel capitolo precedente della serie Revelations. Raid propone una differenza molto diversa rispetto a quella vissuta durante la trama: come già accadeva ad esempio nella modalità mercenari, viene completamente abbandonato i fattori stealth e paura, in favore dell’azione pura. In sostanza, affronterete missioni in cui dovrete ripulire diverse aree da eserciti di non morti. Nonostante venga completamente abbandonato il concept alla base di Resident Evil, queste sezioni shooter sono piuttosto divertenti vista la moltitudine di possibilità che offrono: grazie all’impostazione GdR, sarà possibile potenziare personaggi, armi e abilità e sbloccarne nuove con i punti ottenuti a fine missione, inoltre è stata introdotta la possibilità di giocare in cooperativa online, oltre che locale. Interessante anche la presenza di eventi giornalieri e mensili, che vi daranno accesso a contenuti esclusivi e ricompense bonus, premiando i più costanti nel gioco. Eliminata la cooperativa giocando in singolo, potrete e dovrete concentrarvi molto di più anche sui nemici; infatti, a differenza di quelli visti nella campagna principale, vi troverete di fronte, soprattutto ai livelli più alti, mostri potenziati con abilità letali: più resistenti, più forti, con la capacità di bruciarvi o ghiacciarvi al contatto, giganti, invisibili e così via. Tutto questo rende fondamentali le sezioni GdR citate in precedenza, visto che avrete bisogno sempre del giusto personaggio per ogni situazione. La stabilità delle partite online è ottima e la community pare abbastanza numerosa, ma soprattutto in crescita.

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Ricchi premi e cotillon

Un grande pregio di Resident Evil: Revelations 2 è senza dubbio la grande quantità di extra e contenuti bonus. Tanti i collezionabili, ma non solo: grazie ai punti sbloccati durante le missioni potrete acquistare bozzetti, concept art, modalità aggiuntive e nuovi costumi. Ad esempio potrete avere accesso alle modalità time attack e nemici invisibili, per rigiocare la campagna principale con nuove sfide e record da superare. Molto positivi anche i due capitoli extra “La Prova” e “Piccola Donna”, che oltre ad approfondire alcune tematiche legate alla storia, offrono al giocatore un nuovo approccio al gameplay rispetto a quello visto nei normali episodi. Nel primo alternerete battute di caccia a tempo, finalizzate a raccogliere munizioni e provviste, a ondate di zombi da far fuori, nel secondo invece, non potrete combattere e dovrete superare i nemici utilizzando solo i poteri della piccola Natalia.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=qHYmg9Ql-QM

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Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.