Home ConsoleNews PS4Fallout 76 includerà microtransazioni, ma solo di natura estetica

Fallout 76 includerà microtransazioni, ma solo di natura estetica

Fallout 76 è uno dei titoli più attesi della stagione autunnale, nonostante gli amanti storici della serie non abbiano visto di buon occhio il lancio di un gioco che sarà sempre e solo online. Data la presenza del multigiocatore è lecito chiedersi se anche uno dei giochi di punta della line-up Bethesda comprenderà microtransazioni. e la conferma arriva da una recente intervista.

Parlando ai microfoni di Metro Game Central, Pete Hines di Bethesda ha affermato:

Ci sono delle microtransazioni in Fallout 76, ma sono solo estetiche. Tutto ciò che sarà acquistabile con denaro reale potrete anche averlo con la moneta di gioco che riceverete come ricompensa. E parte del motivo principale sta nel fatto che vogliamo fornire tutti i contenuti post-lancio in maniera gratuita. Quindi qualsiasi DLC o nuovo contenuto che aggiungeremo sarà gratuito per tutti. E sentiamo di essere in anticipo rispetto ai tempi, lo stiamo facendo in un modo consapevole. E’ tutto solo cosmetico, non c’è alcuna meccanica pay-to-win. Puoi guadagnare denaro in gioco se non vuoi spendere. Inoltre, se vi piace un vestito, potrete ottenerlo giocando, senza il bisogno di spendere soldi veri. Crediamo che questo genere di approccio sia quello giusto con cui concordano anche i giocatori. Voglio dire, in Fallout Shelter nessuno ha avuto problemi perché il gioco non ha infastidito per la struttura delle microtransazioni.

Hines ha tenuto a sottolineare che la società è molto attenta a come gestire questi elementi e che, da questo punto di vista, i giocatori possono stare tranquilli. Ricordiamo che Fallout 76 uscirà il 14 novembre per PlayStation 4, Xbox One e PC. Se volete scoprire alcune delle novità che porterà il prossimo capitolo della serie, potete recuperare l’ultimo video dedicato alle armi nucleari.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.