Board gamesThe Fox Experiment sbarca in Italian grazie a Giochi Uniti

The Fox Experiment sbarca in Italian grazie a Giochi Uniti

Il mese di febbraio è quasi giunto al termine, ma Giochi Uniti ha ancora in serbo qualche annuncio per gli appassionati di board games. Quello odierno riguarda la localizzazione italiana di un apprezzatissimo titolo di Pandasaurus Games: stiamo parlando di The Fox Experiment, gioco da tavolo che ci trasforma in allevatori di volpi. Ideato da Jeff Fraser ed Elizabeth Hargrave (autrice tra gli altri dell’apprezzatissimo Wingspan), The Fox Experiment vanta uno stile davvero affascinante, con tantissime miniature. Le meccaniche core del gioco ci porteranno inoltre a utilizzare un pennarello per scegliere il nome delle nostre volpi e gestire i tratti.

In The Fox Experiment alleverete come detto un gruppo di volpi addomesticate. In ogni round sarà necessario selezionare una coppia di genitori volpe che hanno determinati tratti. Otterrete quei dadi tratto specifici da lanciare, provando poi a spostarli per creare simboli tratto completi da contrassegnare sulla carta cucciolo. Otterrete quindi gettoni tratto a seconda di quanti tratti avrete contrassegnato: questi potranno essere utilizzati per aggiornare i binari sulla plancia giocatore personale.

Alla fine del turno, la generazione precedente di volpi verrà eliminata e tutti i nuovi cuccioli verranno spostati nel canile, diventando così candidati per essere scelti come genitori nel turno successivo. Il gioco termina dopo 5 round, a conclusione dei quali guadagnerete punti per aver soddisfatto i clienti (bonus di punteggio di fine gioco), studi completati (obiettivi personali del giocatore), per i premi “Volpe più amichevole”, per gli aggiornamenti sulla tua plancia giocatore personale e per eventuali gettoni extra.

The Fox Experiment arriverà in Italia grazie a Giochi Uniti nel corso della primavera di quest’anno, giusto in tempo per essere mostrato a Play: Festival del Gioco. Sarete voi i migliori allevatori del circondario?

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.