Mentre il secondo capitolo è da poco approdato su PlayStation 5 in versione remastered, gli appassionati si chiedono quale sarà il futuro di Naughty Dog. A quanto pare, oltre a essere impegnato su un misterioso progetto, lo studio avrebbe già un primo concept per The Last of Us Parte III.
A rivelarlo è stato Neil Druckmann in persona, attuale vice presidente del team annoverato tra i PlayStation Studios. Nei minuti conclusivi del documentario “Grounded 2: The Making of The Last of Us Part II”, disponibile gratuitamente su Youtube, l’esponente di Naughty Dog ha spiegato i significati dietro ai due titoli: “Il primo capitolo trasmetteva una chiara idea dell’amore incondizionato che un padre nutre per i propri figli. […] Il secondo raccontava questo concetto di ottenere giustizia a qualsiasi costo, giustizia per le persone che ami“.
“Abbiamo pensato che esistesse un collegamento con il tema dell’amore dell’originale The Last of Us. Se non dovessimo mai realizzare altri episodi della serie, il finale di The Last of Us Parte II sarebbe un ottimo punto di chiusura. La storia è completa“, ha proseguito Druckmann, precisando però che “la cosa bella di lavorare in Naughty Dog è che non siamo costretti a farlo: da un certo punto di vista ci piacerebbe molto sviluppare un nuovo The Last of Us, ma se i fan dovessero appassionarsi a qualcos’altro, li supporteremmo“.
“Si tratta di una posizione davvero privilegiata per noi ed è una cosa che non do mai per scontata. Mi sono chiesto se esistesse un’idea per una Parte 3 e per anni quest’idea non sono riuscito a trovarla. Di recente, tuttavia, le cose sono cambiate. Non ho ancora una storia, ma ho un concept. Un’idea che per me è entusiasmante quanto quelle che stavano alla base di Parte I e Parte II. Qualcosa di diverso, ma che anche stavolta traccia una linea fra tutti e tre i giochi“.
“Dunque, a quanto pare, probabilmente questa storia ha ancora un capitolo da raccontare“. Insomma, non si tratta di una dichiarazione ufficiale riguardante la produzione o l’esistenza di un terzo capitolo, ma la conferma che esistano delle idee che eventualmente potranno concretizzarsi in futuro.
