Dieci film che NON sarebbero dovuti diventare videogiochi – Speciale

Se pensiamo a videogiochi brutti, a tutti gli appassionati tornerà alla mente il mitico E.T., gioco Atari talmente brutto da spingere la casa produttrice a seppellire ad Alamogordo, nel New Mexico, le copie invendute del gioco, poi rinvenute durante alcuni scavi nel 2014. Per ammissione di James Heller, manager di Atari, furono oltre 700.000 le cartucce sepolte, ma ci sono titoli tratti da film che meriterebbero di essere sepolti? Noi ve ne sveliamo ben dieci.

1. Terminator Salvation – PlayStation 3 (2009)

Apriamo la nostra speciale lista con uno dei videogiochi più noti e giocati di PlayStation 3, non perché l’opera di Equity Games fosse spettacolare ma piuttosto per via di un Platino sbloccabile senza troppa fatica, ottenibile completando la storia alla massima difficoltà. La povera pellicola di McG, peraltro già di suo non eccelsa, è infatti stata trasformata in un gioco lento, legnoso e privo di mordente.

2. Catwoman – PlayStation 2 (2004)

Può la sola Halle Berry, con il suo fisico mozzafiato, tenere in piedi un film brutto? La risposta (data anche dallo scandaloso 27 su Metacritic) è no. Catwoman, pellicola che racconta la storia dell’iconica gatta ladra di Gotham City, è un aborto che ha avuto anche la sfortuna di diventare un videogioco su PlayStation 2, afflitto da vari problemi, tra cui quello di una telecamera tutt’altro che ispirata. Statene alla larga se non volete rimanere graffiati da questa gattina.

3. Fast and Furious: Showdown – PlayStation 3 (2013)

Il 2001 fu l’anno in cui ci fu un picco di auto truccate in giro per il mondo anche (o per colpa) di Fast and Furious, apprezzatissima pellicola ricolma di vetture colorate piene di neon, alettoni e NOS. Una serie così fortunata e prolifica poteva non vantare un videogioco? Ovviamente no, ecco perché Activision ha pensato bene di creare Showdown, improponibile gioco in cui si mischia guida e combattimento tra auto. A Dominic Toretto non piace questo elemento.

4. Rambo: The Videogame – PlayStation 3 (2014)

Il personaggio di John Rambo, reso immortale anche dall’interpretazione di Sylvester Stallone, è una delle icone del genere action, protagonista di ben quattro film, tutti più o meno apprezzati. Logico quindi che Teyon ritenesse ottima l’idea di creare un videogioco che permettesse di rivivere le sequenze del film, peccato però che nessuno gli abbia detto come farlo al meglio. Rambo: The Videogame è stato definito “talmente brutto da poter diventare un cult”, perché gli autori non ne hanno davvero azzeccata una.

5. Alien: Colonial Marines – PlayStation 3 (2013)

Sin dal lontano 1982 il franchise di Alien ha ispirato i produttori di videogiochi, dato che evidentemente paura e alieni possono essere una combinazione perfetta per dar vita a un buon titolo, come dimostra l’ottimo Alien: Isolation. Decisamente meno buono, invece, Colonial Marines, FPS di SEGA in grado di spingere gli utenti a fare causa al colosso nipponico per pubblicità ingannevole. Grafica orrenda, gameplay ridicolo e un’intelligenza artificiale con il QI di una sedia di plastica (in realtà facilmente migliorabile NdD), hanno istigato più di un giocatore alla violenza.

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.