ArticoliLa vera storia dietro gli zombie di Call of Duty - Speciale

La vera storia dietro gli zombie di Call of Duty – Speciale

Inoltre anche per Call of Duty Black Ops, Lamia ha confermato che non fu fatto un gran lavoro di marketing per sponsorizzare la modalità zombie anche se negli ultimi anni gli è stata data sempre più importanza e finalmente anche il settore marketing e PR del franchise, ha deciso intelligentemente di occuparsene al meglio.

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Forse anche perché in quel di Activision si erano resi conto di quanto la modalità fosse stata apprezzata e venisse giocata quotidianamente dagli utenti. Inoltre incominciarono ad essere creati e messi in lavorazione nuovi giochi con gli amichevoli zombie come protagonisti, o meglio dire come nemici da crivellare, da parte di altri publishers e software house. E ovviamente Activision una volta compreso l’interesse da parte dei videogiocatori ha preso la palla al balzo: che tradotto significherebbe la comparsa dei tanto amati/odiati DLC. Già a partire da World at War comparirono i primi DLC che introducevano nuove mappe per la modalità zombie e non solo: anche bonus, nuove armi e personaggi. DLC che furono molto apprezzati dagli utenti (chi si ricorda la mappa Der Riese?) e che incentivarono quindi Activision a continuare a sfornare un DLC dopo l’altro. Il successo dei DLC fu tale che oggigiorno è una tecnica di vendita ormai utilizzata dai maggiori Publishers di videogames di tutto il mondo, con lauti profitti (anche se spesso le critiche non mancano).

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Lamia non ha rivelato però su quale Call of Duty stia lavorando lasciando tutto avvolto nel mistero… Anche se non saremmo sorpresi di vedere degli zombie presenti nel nuovo gioco targato Treyarch.

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Simone Di Pomazio
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