Un roguelike atipico quello sviluppato da Dead Mage e pubblicato da 11bit Studios, Children of Morta di nome. Forse uno dei prodotti più originali del periodo, appena lo si avvia ci si rende conto di quanto amore e passione gli sviluppatori abbiano inserito in questi vivacissimo titolo, che, oltre a divertire nelle fasi action, incanterà il videogiocatore più empatico mentre si ascoltano le gesta dei Bergson, i protagonisti di questa pixellosa avventura. Ma bando alle ciance, lanciamoci alla scoperta di Monte Morta e degli eroi impegnati a salvare il mondo dalla corruzione!
C’era una volta…
Appena avviato il gioco, qualsiasi giocatore, amante del genere o meno, verrà colpito dal comparto narrativo; una voce, che vi accompagnerà fino alla fine del gioco, darà l’inizio all’avventura, creando un’atmosfera fiabesca e presentandovi i Bergson e il male che è, purtroppo, arrivato a Monte Morta, il luogo in cui loro vivono in pace, in totale armonia con il mondo che li circonda. Ma chi sono i Bergson? Beh, essi non sono altro che una “normale” famiglia, composta da padre, madre, zio, nonna e figli, che avranno come compito quello di vegliare sul Monte in cui essi vivono, e di difendere il mondo in generale dal male, che nel gioco prenderà il nome di Corruzione, un’entità violacea che si espande sempre più, come un virus, e che pian piano sta inghiottendo qualsiasi cosa, partorendo contemporaneamente delle viscide entità oscure.
Impersonando il nobile John, primo dei tanti personaggi utilizzabili, e accompagnati dal fido narratore, il giocatore verrà iniziato al gameplay e alle meccaniche di gioco, molto semplici da capire e per nulla scomode. Una volta completato il tutorial, verrà di nuovo accompagnato a conoscere la (quasi) intera famiglia nell’enorme magione in cui vivono i Morta, che sarà anche un hub in cui si verrà trasportati alla fine di ogni dungeon o quando si verrà sconfitti. Ma volendo elogiare di nuovo il comparto narrativo, ogni qualvolta si ritornerà alla magione si potrà assistere a simpatiche scene di intermezzo che daranno ancora più sfumature alla caratterizzazione di ogni personaggio, oltre che aggiornarvi sugli eventi di gioco. E se deciderete di muovervi tra le stanze controllando la telecamera dall’alto, potrete leggere i pensieri di molti dei protagonisti e notare come ognuno abbia il proprio carattere, le proprie passioni o le proprie considerazioni su ciò che sta succedendo.
… un atipico roguelike
Certo, volendo riassumere in un’unica parola il genere di Children of Morta, “roguelike” sarebbe veramente opportuna; ma purtroppo quella piccola parola non darebbe realmente onore a questo titolo. Accennando alla casa, prima, l’abbiamo definita un hub, in cui si viene trasportati alla fine di ogni livello o dopo essere stati sconfitti, ma in realtà non sarà solo uno starting point tra una missione e l’altra. La magione, infatti, servirà anche per potenziare le abilità dei personaggi, i cosiddetti “tratti familiari”, che doneranno nuove abilità a tutti i membri della famiglia giocabili, come potenziamenti della salute, degli incantesimi, velocità di movimento o durata dei trinket trovati nei dungeon. Oltre ciò, sarà possibile leggere i codex di ogni oggetto e personaggio incontrato, semplicemente interagendo con la libreria, e cliccando sul camino vi sposterete nell’ala della casa dedicata alla scelta del dungeon da esplorare. E con i dungeon si entrerà nel vivo dell’azione, poiché la meccanica fondamentale di gioco sarà quella dell’esplorazione. Gli oggetti presenti nel livello e la stessa mappa cambieranno ogni volta, rendendo l’esplorazione sempre varia mentre si avanza tra numerosissime orde di nemici da abbattere con il personaggio selezionato prima dell’inizio del livello. Ma, attenzione, nei livelli non si procederà solo tra stanze da ripulire, poiché, sempre casualmente, ci si potrebbe imbattere negli altri membri della famiglia che potranno aiutarvi oppure offrirvi missioni secondarie.
Combattendo i numerosissimi nemici potrete avanzare anche di livello, guadagnare punti esperienza e, tramite un apposito menù ad albero, potenziare il vostro personaggio preferito nelle abilità individuali che più vi aggradano, tenendo presente che essi potrebbero sviluppare anche abilità speciali utili per avanzare più rapidamente e con meno rischi tra i mostri dei dungeon. E, sorpresa sorpresa, la funzione più simpatica di questo gameplay sarà il potere esplorare i livelli in compagnia di un amico con il multiplayer locale. Collegando un altro controller, si potrà scegliere due personaggi da schierare e divertirsi a ripulire ogni stanza dei livelli, raddoppiando premi finali e divertimento, magari con qualche urlo di rabbia in meno, dato che i numerosissimi nemici non si focalizzeranno solamente su di voi, cari giocatori solitari. “Du gust is megl che uan”.
Quindi, perché definirlo semplice roguelike, quando si hanno davanti tutte queste varietà di genere?
Le parti dedicate agli occhi e alle orecchie
Come già accennato, Children of Morta è sviluppato in una fantastica pixel art, magistralmente animata e che riesce a donare visuali spaccamascella, pur non trovandoci davanti a un prodotto con una grafica che mira al realismo più assoluto.
Colori, design e animazioni doneranno veri e propri quadri agli occhi dei videogiocatori, e, oltre alle ambientazioni, c’è da menzionare con orgoglio anche la vivacità con cui sono animate le scene familiari che, pur avendo dei personaggi totalmente pixellosi, risulteranno essere anch’esse un piacere per gli occhi data la cura nei dettagli di ogni singolo membro familiare, sinonimo della passione che Dead Mage ci ha messo nello sviluppare questo titolo. E a fare da cornice agli eventi e agli ambienti, ci sarà l’ottimo comparto audio, sviluppato da Hamid Reza Ansari, che donerà ad azione, esplorazione, filmato o avvenimento la musica ideale, senza risultare fastidiosa, troppo pomposa o fuori luogo, una vera gioia per chi riesce a cogliere ogni sfaccettatura di un titolo, senza limitarsi a stare con il solo pad alla mano.
Trofeisticamente parlando: tutto in famiglia
Volendo essere onesti, il Platino di Children of Morta non sarà una vera e propria passeggiata. Ci sarà da far fronte a trofei legati a eventi casuali, come l’incontro con determinati personaggi nei dungeon, e ad altri che richiederanno il potenziamento di abilità per più personaggi, fino a passare ai semplici (per modo di dire) trofei legati allo sviluppo della trama.
Children of Morta darà del filo da torcere ai giocatori più incalliti, ma anche tante soddisfazioni nel conseguimento dei trofei.
[…] sono aggiunti alle offerte di Signature Edition titoli quali Sparklite, Valfaris, Stranded Sails, Children of Morta, Frostpunk e Northgard. Sono già stati stretti accordi per nuovi titoli per il 2020 che, tuttavia, […]
[…] Se siete curiosi di sapere cosa ne pensiamo noi di Children of Morta vi invitiamo a leggere la nostra recensione. […]