Destiny 2 – Ombre dal Profondo – Recensione

Sviluppatore: Bungie Publisher: Bungie Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 (online: 2-9) PEGI: 16 Prezzo: 34,99 € Italiano:

Bungie, a distanza di due anni dal lancio di Destiny 2, tenta di dare nuova vita al suo gioco di punta con Ombre dal Profondo e una nuova Stagione. Scoprite se il gioco vale la candela, grazie alla nostra recensione.

destiny 2 ombre dal profondo recensione

Un passo indietro per andare avanti

Il seguito dell’apprezzatissimo Destiny venne lanciato con aspettative decisamente alte nel settembre del 2017. A quei tempi Bungie collaborava con Activision e portò su PlayStation 4 un prodotto non perfetto e che, nonostante il successo a livello di recensioni, venne bacchettato dai fan storici della serie che criticarono trama, scelte tecniche e contenuti. Da allora molte cose sono cambiate, in primis il divorzio di Bungie da Activision. Questa scelta ha permesso, a detta del team, di preparare Ombre dal Profondo per dare finalmente ai giocatori l’esperienza di Destiny definitiva. Un altro cambio drastico c’è stato nella formula con cui il gioco viene proposto. Dal 1° ottobre infatti Destiny 2 è disponibile in versione free-to-play (denominata Una nuova luce) e giocabile quindi da tutti coloro che vorranno lanciarsi in questo MMO d’azione fantascientifica.

A cambiare è stato anche lo stesso Destiny 2. Dopo due espansioni belle ma non eccelse, La Maledizione di Osiride e La Mente Bellica, il pacchetto denominato I Rinnegati ha dato una svolta alla trama con un grosso colpo di scena e soprattutto ha modificato radicalmente la giocabilità del titolo, cosa che si propone di fare anche Ombre dal Profondo. L’ultima grossa espansione del gioco, che funge anche da introduzione alla Stagione dell’Intramontabile, ricalca in un certo senso quanto visto nel primo episodio della serie con Il Re dei Corrotti e introduce tante novità, una nuova ambientazione e tanta azione.

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Chi non muore si rivede

Vista la linea tracciata dai Rinnegati, è proprio il caso di dirlo, è un piacere ritrovare personaggi storici della serie vivi e vegeti. La protagonista di Ombre dal Profondo è infatti Eris Morn, che torna ancora una volta per tentare di salvare la Luna. Il corpo celeste, nel momento in cui arriveremo, sarà sotto l’attacco dell’Alveare, ma i nemici veri e propri saranno i terribili Incubi, personificazioni delle paure dei Guardiani, di cui non vi sveliamo nulla per evitare spoiler. Questa è in un certo senso una prima, grande novità per Destiny 2, perché nonostante i nemici inediti siano un copia e incolla di precedenti avversari, si tratta comunque di una tipologia di creature completamente diverse da quelle a cui siamo abituati.

A proposito di abitudine, anche la Luna vista nel primo Destiny non sarà quasi più riconoscibile dai giocatori. Distorta, alterata e tormentata dal nostro passato, esplorarla sarà un vero piacere per gli occhi e restituirà un po’ di quel “fattore wow” andato perso soprattutto con il gioco base, complici anche momenti ben pensati da Bungie per lasciare il segno, tra cui l’introduzione della piramide in cui dovrebbe risiedere l’Oscurità. Proprio il mix di novità e tradizione è uno degli elementi che più colpiranno i fan della saga. Rivedere nemici, luoghi e personaggi storici non potrà che spingere anche chi avesse abbandonato il gioco mesi fa a riprenderlo per scoprire come si evolverà la trama, in una campagna della durata di una decina di ore che si chiuderà con un cliffhanger.

Squadra che vince si potenzia

A livello di contenuti, Ombre dal Profondo offre davvero tanto, soprattutto per quello che riguarda le novità a livello di equipaggiamento, come armi inedite tra cui un interessante cannone portatile, e soprattutto una serie di mosse finali diverse per ogni classe. Spendendo una parte della nostra energia dedicata alle mosse speciali, potremo eseguire spettacolari finisher in grado di eliminare gli avversari in fin di vita, generando in cambio salute e munizioni utili per tutta la squadra. L’esecuzione volontaria di queste mosse potrebbe lasciare perplessi, dato che forse un meccanismo automatico sarebbe stato più coerente, ma avrà il merito di aggiungere ulteriore tattica nei combattimenti.

Sfruttare al meglio queste mosse e padroneggiare le novità della Stagione sarà uno step necessario per avere successo e diventare Guardiani sempre migliori, oltre che per avvicinarsi al nuovo level cap fissato a 960. Il potenziamento del giocatore sarà fondamentale per uscire vivi dalla Luna, dato che molte delle missioni presenti saranno una vera sfida, soprattutto per i guerrieri più incauti e per gli eroi solitari. Basti pensare che il livello inizialmente suggerito per affrontare Ombre dal Profondo sarà di 760.

Decisamente interessante la gestione riveduta e corretta delle armature, che permetterà di personalizzare il nostro equipaggiamento sfruttando tre nuove modifiche: Disciplina, Intelletto e Forza, e dei decori leggendari che aggiungeranno ulteriore profondità a un sistema stile GdR davvero ben realizzato e in grado di potare via ore ai perfezionisti. Tutto questo potrà essere utilizzato, oltre che per completare la già citata campagna, anche per affrontare il nuovo raid denominato Giardino della Salvezza, le Cacce all’Incubo e per prepararsi a tutti i contenuti in arrivo nel mese di ottobre.

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La Mente Intramontabile

Ombre dal Profondo non è però solo un DLC in grado di aggiungere un altro tassello alla ricchissima lore di Destiny, è anche il tappeto rosso che spiana la strada alla Stagione dell’Intramontabile. La nostra amata Luna diventerà bersaglio dell’attacco dei Vex e starà ai Guardiani difenderla affrontando la terribile Mente Intramontabile. Le novità di questa stagione sono davvero tante, una su tutti l’introduzione dell’Artefatto. Accumulando esperienza sarà possibile potenziare questo oggetto per ottenere mod per le nostre armi e bonus di vario tipo, una meccanica che si integra perfettamente con tutte le altre di Destiny 2 e che farà sicuramente felici i giocatori di vecchia data, che potranno sperimentare nuove vie per migliorare le abilità del proprio Guardiano.

Analizzando invece l’aspetto tecnico di Ombre dal Profondo, le differenze a livello grafico sono davvero poche. Rivoluzionare un titolo uscito due anni fa è complicato, ma Bungie si è comunque messa d’impegno per realizzare una Luna memorabile, con ambientazioni e nemici che rimarranno impressi nelle menti dei giocatori aiutati anche da una colonna sonora davvero ben congegnata e in grado di creare un’atmosfera cupa e opprimente. Immutata anche la fluidità del gioco. Dopo gli iniziali balbettii del 2017, Destiny 2 ha subito una costante evoluzione per offrire ai giocatori vecchi e nuovi la miglior esperienza di gioco possibile, testabile ora grazie al free-to-play, che darà accesso a tutti i contenuti base e sicuramente creerà tanti nuovi gruppi di giocatori. Un ultimo cenno va fatto all’unico vero aspetto negativo di Ombre dal Profondo, ossia una sensazione di riciclo di alcune meccaniche. La Caccia agli Incubi sarà molto simile agli Assalti, mentre in generale il ripescaggio di alcuni elementi potrebbe far storcere il naso agli utenti più pretenziosi.

Trofeisticamente parlando: neanche sulla Luna

Abituati bene dalla maggior parte delle espansioni pubblicate su PlayStation 4, i giocatori rimarranno delusi scoprendo che Ombre dal Profondo non introduce nuovi trofei da sbloccare. Fortunatamente chi non l’avesse ancora ottenuto potrà sfruttare la nostra guida ai trofei per sbloccare il Platino di Destiny 2. Per tutti gli altri, invece, ci sarà tanto divertimento, ma senza coppe.

VERDETTO

Sono passati più di due anni dal lancio di Destiny 2, ma l'opera di Bungie sembra un buon vino: invecchiando, migliora. Molto del merito va dato al team che con Ombre dal Profondo riesce davvero a colpire nel segno. Oltre a una campagna intrigante e ben strutturata, in grado di mischiare passato e presente, riesce a migliorare ulteriormente una struttura di gioco già ricchissima senza però snaturare lo stile della serie. L'introduzione del free-to-play e la nuova Stagione dell'Intramontabile sono poi le ciliegine su una torta che di anno in anno diventa sempre più golosa.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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