The Incredible Adventures of Van Helsing III – Recensione

Sviluppatore: NeocoreGames Studio Publisher: NeocoreGames Studio Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 16 Prezzo: 14,99 € Italiano:

The Incredible Adventures of Van Helsing è stata, fin dal momento della sua uscita, una serie difficilmente interpretabile. Dopo un primo capitolo che aveva fatto tremare pure un colosso del calibro di Diablo III, la produzione targata NeocoreGames non ha saputo confermarsi con un secondo capitolo degno di nota; tant’è che l’attenzione attorno al marchio è finita con l’andare a scemare con il tempo. Le stranezze però non finiscono qua. Gli sviluppatori, infatti, con ben cinque anni di ritardo rispetto all’uscita su PC, hanno deciso di portare questi titoli anche su home console con alcuni porting che, prima su Xbox e in seguito su PlayStation 4, non hanno fatto altro che riproporre in chiave casalinga le stesse problematiche della versione Steam.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

Con l’arrivo sulla console Sony di The Incredible Adventures of Van Helsing III speravamo veramente che, dopo un secondo capitolo piuttosto mediocre, avremmo potuto assaporare di nuovo quelle sensazioni che solo l’episodio di debutto aveva saputo darci. Tra noi e le nostre aspettative si sono però frapposti un budget limitato e il desiderio (forse) degli sviluppatori di chiudere nella maniera più veloce possibile una saga che purtroppo non sembrava avere più senso di esistere. Ci sono diversi aspetti che ci hanno fatto arrivare a tale conclusione e, proprio per questo, vi invitiamo a proseguire la lettura della nostra recensione, così da riuscire ad avere un quadro più completo della situazione.

Ritorno a Borgovia… di nuovo!

Prima di andare ad analizzare per bene un gameplay non certo esente da imperfezioni, è bene fare un po’ il punto della situazione sulla componente narrativa di The Incredible Adventures of Van Helsing III. Dopo la guerra civile sventata e la dipartita del generale Harker, il figlio del leggendario cacciatore di vampiri nato dalla penna di Bram Stoker dovrà ora vedersela con una sua vecchia conoscenza. Van Helsing e la sua perspicace partner Katarina partiranno infatti per un’avventura che li porterà a scontrarsi con il Prigioniero Sette, uno dei personaggi chiave del capitolo precedente che si era alla fine rivelato un avversario decisamente più astuto e potente di quanto avremmo mai potuto immaginare. Passando quindi da un’ambientazione all’altra, questo dinamico duo dovrà cercare tutto l’aiuto possibile, spesso anche contattando vecchi nemici, per evitare di far cadere Borgovia in una perpetua oscurità.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

Nonostante delle premesse piuttosto intriganti, la narrazione fatica a decollare sia per colpa di un’eccessiva ripetitività delle situazioni, sia per un roster di personaggi che non ha più niente da offrire. I siparietti tra il cacciatore e la letale Katarina non riescono più ad avere lo stesso impatto dei vecchi episodi. Gli intermezzi tra uno sterminio e l’altro saranno inoltre scanditi da uno storytelling generale poco brillante, frutto forse di un budget non proprio stellare. Tale aspetto emerge maggiormente se si va ad analizzare il tempo necessario per completare l’avventura principale. Procedendo infatti in maniera spedita (evitando quindi tutte le side quest), ci vorranno circa cinque ore per portare a termine la trama principale, tempistiche ben lontane dai livelli dei precedenti capitoli.

Decidendo invece di intraprendere le missioni secondarie la situazione potrebbe migliorare sensibilmente, ma in questo modo verrete esposti ad altri tipi di problematiche. Oltre a un aspetto quantitativo piuttosto discutibile, è l’aspetto qualitativo a deludere maggiormente. Gli incarichi facoltativi si limiteranno a poche azioni e apriranno in maniera superficiale sottotrame che avrebbero meritato maggiore attenzione. Primo fra tutti il filone narrativo dedicato a Katarina che, come dichiarato anche dagli stessi sviluppatori, avrebbe dovuto presentare al videogiocatore la sua strana famiglia. Tutto ciò si limiterà però a un paio di incarichi dedicati che culmineranno con una serie di dialoghi disinteressati. Un’occasione persa dai ragazzi di NeocoreGames per far luce sul personaggio (forse) più interessante dell’intera serie.

Parola d’ordine: copia e incolla

Accantonato un comparto narrativo anonimo, è arrivato il momento di analizzare per bene il pacchetto offerto da The Incredible Adventures of Van Helsing III. Sotto questo aspetto i problemi inizieranno a manifestarsi già durante le prime schermate di gioco, a causa di alcune scelte piuttosto bizzarre degli sviluppatori. I ragazzi di NeocoreGames hanno deciso di tagliare con il passato rimuovendo la possibilità di importare le caratteristiche dell’eroe utilizzato nei capitoli precedenti, costringendovi a dover ripartire da zero, selezionando una tra le sei classi disponibili (vi dovrete accontentare solo del nome e di alcuni punti gloria). Tale scelta contribuisce a rompere quel senso di continuità che la serie era riuscita a dare. Potevamo capire nel secondo capitolo, ma apportare questi cambiamenti nell’episodio conclusivo ci è sembrata veramente una cosa senza senso. L’apparente abbondanza di classi disponibili non deve però essere usata come scusante, poiché proprio da qui prenderà il via un’altra serie di incidenti relativi al bilanciamento piuttosto marcati.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

Se siete amanti degli action RPG, vi accorgerete da subito che alcuni eroi saranno più forti di altri. L’Umbralist e l’Elementalist romperanno letteralmente il gioco, non tanto per le loro abilità peculiari, quanto per un quantitativo di danni procurati sproporzionato. Rimaniamo dubbiosi invece sulle classi Protector e Constructor che, malgrado un albero delle abilità piuttosto interessante, andranno incontro a diverse morti frutto della loro scarsa capacità di controllo sui nemici e sul loro DPS contro i boss. Le ultime due classi rimaste, il Phlogistoneer e il classico Bounty Hunter (limitato alle sole armi a distanza), garantiranno probabilmente l’esperienza più equilibrata; un giusto compromesso tra abilità e difficoltà. Parlando di difficoltà, The Incredible Adventures of Van Helsing III ha il pregio di saper offrire un’esperienza scalabile in tutto e per tutto. Non avrete infatti particolari problemi a portare a termine l’avventura a livello normale e questo vi stimolerà ad alzare la difficoltà fino ad arrivare all’utilizzo della modalità Hardcore (morte permanente del personaggio).

La costruzione dell’eroe è un altro di quegli aspetti che non è riuscito a convincerci poiché è il diretto risultato di uno sviluppo troppo superficiale. I vari alberi delle abilità risultano ridotti rispetto ai capitoli precedenti e, complice anche il dimezzamento del level cap (portato al 30, 25 per Katarina), non avremo possibilità di personalizzazione evidenti. Basteranno un paio di abilità portate al massimo, affiancate da qualche passiva, per procedere spediti anche negli scenari più complessi. La nostra fedele Katarina potrà invece fare affidamento su un numero nettamente superiore di equipaggiabili che, con la giusta dose di ingegno, potranno dar vita ad alcune strategie molto interessanti. Per quanto riguarda invece l’arsenale di Van Helsing, questo si dimostrerà povero di novità significative e vittima degli stessi errori del passato. La schermata dell’equipaggiamento riproporrà infatti ancora una volta delle informazioni risicate, che impediranno il più delle volte di capire i reali benefit di un pezzo d’armatura o di un’arma rispetto a un’altra.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

L’ultima opera dei ragazzi NeocoreGames non si limita solo a cercare di offrire un’avvincente storyline, ma permette di cimentarsi anche in alcune interessanti modalità capaci di allungare la longevità di parecchie ore. Una volta sbloccata la modalità Scenario, potrete selezionare un’area già esplorata e, aggiungendo bonus e malus che aumenteranno sia la difficoltà che le ricompense ottenute, lanciarvi verso il completamento di alcuni incarichi di alto livello. Essi potranno anche essere giocati, al pari della campagna principale, in compagnia di una squadra di quattro amici. Accanto a ciò, trova spazio una strana modalità competitiva del tutto inusuale per il genere. Il giocatore dovrà infatti scendere in battaglia insieme ai propri alleati e affrontare, in una sorta di deathmatch, un’altra squadra di player reali. A causa però di una scarsa qualità dei server e di un numero limitato di giocatori online, non abbiamo potuto provare più nel dettaglio questa modalità, comunque un’aggiunta interessante. La stessa cosa non si può dire delle sezioni tower defense che, come per i capitoli precedenti, si dimostreranno caotiche e mal gestite.

Gli stessi problemi del passato

Con un gameplay per la gran parte riciclato dai vecchi capitoli, viene naturale pensare che anche il level design e le ambientazioni abbiano ricevuto lo stesso trattamento. Nulla di più sbagliato, perché gli sviluppatori sono riusciti a peggiorare anche questo aspetto, sostituendo le immense aree dei primi episodi con una serie di scenari più banali. Dimenticativi dei complessi dungeon del passato, perché qui si passerà da un’area all’altra utilizzando particolari portali che verranno aperti in maniera contestuale alla trama principale. Ciò contribuisce quindi a far perdere l’idea di mondo interconnesso e profondo che i primi capitoli erano riusciti a trasmettere. Tutta questa semplicità di base finisce inoltre per influenzare in maniera negativa il level design che, salvo qualche sporadica zona di reale interesse, fatica a emergere proprio per colpa di un’eccessiva limitatezza delle aree di gioco. Una piccola pezza al problema riescono però a metterla i modelli poligonali che, nonostante siano per gran parte riutilizzati, riescono a rendere vivi quanto basta gli scenari.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

Per quanto riguarda invece la componente tecnica, The Incredible Adventures of Van Helsing III si porta ancora dietro i problemi dei primi capitoli della serie. Nonostante un livello grafico più che soddisfacente (stiamo parlando comunque di un titolo del 2015), dovrete fare i conti ancora una volta con un frame rate ballerino, che finirà per condizionare le sessioni di gioco. Capiterà infatti spesso di perdere il tempo per il lancio di un’abilità o di essere troppo in ritardo per consumare una pozione curativa; occorrerà quindi massima attenzione e furbizia nella gestione dei gruppi di nemici presenti. Per fortuna non saranno troppo numerosi e si potrà tranquillamente ovviare alla cosa con uno stile di gioco più cauto e ragionato. Apprezzata è invece la scelta di adottare la medesima interfaccia grafica, così da far sentire subito a loro agio tutti gli amanti di questa serie.

I problemi del passato riguardano anche la componente sonora e la localizzazione, entrambe affette da alcune criticità tipiche. L’ottima soundtrack originale viene affiancata da una libreria di effetti sonori tanto instabile da causare ben più di qualche grattacapo. Ci siamo ritrovati a giocare ore e ore senza sentire nessun suono, feedback dei colpi compreso, e questo ci ha costretto a riavviare il gioco diverse volte prima di tornare a una situazione di normalità.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

La localizzazione soffre invece della classica “pigrizia” dei traduttori, dato che questi si sono dimenticati di tradurre le schede di un gran numero di oggetti e diverse parti dei menù. Il doppiaggio inglese e i sottotitoli, rigorosamente in lingua italiana, sono infine di discreto livello e permettono di godere appieno di una trama tutto sommato interessante. Tutto ciò non basta però a nascondere le imperfezioni dei ragazzi di NeocoreGames, colpevoli forse di aver vissuto di rendita alle spalle di un primo capitolo di ottimo livello. Sarebbero bastate veramente poche accortezze.

Trofeisticamente parlando: amico dei vampiri

Per quanto riguarda la componente trofeistica di The Incredible Adventures of Van Helsing III, essa si mantiene inalterata rispetto a quella offerta dai capitoli precedenti. Come potete vedere dall’elenco già disponibile sul nostro forum, dovrete terminare alla difficoltà massima il gioco, completare scenari ed effettuare determinate azioni in-game. La breve durata della campagna principale contribuisce a rendere più semplice il recupero dei trofei mancati, ma l’eccessiva ripetitività di alcune situazioni potrebbe causarvi non pochi problemi. Per il prezzo a cui viene proposto si può anche fare, ma l’esperienza di Diablo III rimane ancora oggi su un altro livello.

VERDETTO

Dopo cinque anni dall’uscita su Steam, l’ultima fatica targata NeocoreGames approda su PlayStation 4 con l’ultimo capitolo. The Incredible Adventures of Van Helsing III non ha però saputo fare tesoro dei problemi passati e li ha riproposti pari pari. Ritroviamo quindi, accanto ai problemi di bilanciamento, anche le classiche magagne tecniche caratterizzate da effetti sonori assenti, da un frame rate instabile e da parti di testo non localizzate. Possiamo pure dare la colpa a un budget non proprio stellare, ma siamo convinti che questa serie avrebbe meritato un finale ben diverso. Un vero peccato.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!