Episodi 1&2: Ties That Bind
Nuova stagione, nuovi volti, ma soliti problemi: in questa nuova avventura impersoneremo infatti Javier García, ex giocatore di baseball alla ricerca disperata di una speranza in un mondo apocalittico. Javi non è solo in questo viaggio per la sopravvivenza: con lui ci sono Kate, Gabriel e Mariana, rispettivamente moglie e figli di David (fratello di Javi). Oltre a Javi, torneremo a interpretare Clementine, già protagonista delle prime due stagioni e con un ruolo fondamentale anche in quest’avventura.
Una Nuova Frontiera
Il prologo del primo episodio ci introduce alla famiglia García, travolta dall’inizio dell’apocalisse: dopo il solito inizio col botto, la narrazione si sposta al presente con Javi, Kate, Gabi e Mariana in viaggio per la sopravvivenza. La pace però è qualcosa che non esiste nel mondo di The Walking Dead e ben presto tutto il gruppo si ritroverà in situazioni a dir poco spiacevoli. Nel frattempo altre persone influenzano la trama, nel bene o nel male: da Clementine, volto noto dalle prime due stagioni, al capo della comunità di Prescott Tripp, fino al misterioso clan dei New Frontier. Non ci soffermiamo particolarmente sulla storia, per evitare spoiler, anche perché saranno davvero tante le sorprese (raramente positive) e di certo non vogliamo rovinarvi il divertimento di scoprirle.
Il primo capitolo, dopo un’ottima partenza e un finale al cardiopalma, fa da apertura al secondo: anche in questo caso la partenza è molto movimentata, con colpi di scena narrativi e la solita buona dose d’azione. Il coinvolgimento è però decrescente: rispetto all’episodio precedente infatti, la narrazione è un po’ più lenta e prova a soffermarsi di più sulla storia personale dei protagonisti con svariati flashback. Ottimo invece il finale, capace come sempre di lasciare in ansia in attesa dell’uscita del nuovo episodio.
Per quanto riguarda le decisioni, fin da subito ci ritroveremo davanti a bivi di fondamentale importanza per la trama, capaci di mettere alla prova i nostri principi morali pur di salvare le persone a cui teniamo maggiormente. Non benissimo invece le fasi action, sempre utili a spezzare il ritmo della narrazione, che però risultano fin troppo blande e ripetitive. E’ vero che squadra che vince non si cambia, ma forse alla terza stagione di questa saga si comincia a sentire il bisogno di qualcosa in più.
Dopo aver provato i primi due capitoli possiamo dirci soddisfatti del lavoro di Telltale: la storia deve ancora decollare, è chiaro, e non sarà facile migliorare quanto fatto in passato con questa serie, ma le basi ci sono e sembra proprio che anche stavolta ne vedremo delle belle.