Return to Monkey Island, tutte le ragioni per essere in hype – Speciale

Ebbene sì, è successo quello che nessuno mai lontanamente avrebbe pensato potesse mai accadere. Dopo più di trent’anni Ron Gilbert sarà di nuovo uno degli autori di Monkey Island e questo, scherzandoci un po’ su, per alcuni era anche più improbabile di una pandemia mondiale. Negli anni il buon Ron, impegnato da tempo con la sua Terrible Toybox con la quale ha pubblicato il bellissimo Thimbleweed Park, non ha mai evitato le domande su Monkey Island, anzi, ha sempre stuzzicato i fan come solo lui sa fare.

Tuttavia, questa rimane una delle più grosse e inaspettate sorprese degli ultimi anni per l’intero mondo dei videogiochi. In questo speciale cerchiamo di raccogliere tutto quello che sappiamo finora su Return to Monkey Island.

Ron Gilbert mi ha detto che non avrebbe mai fatto un Monkey Island a meno che…

Partiamo con una semplice premessa: Ron Gilbert è un tipo strano, per usare un eufemismo. E lo diciamo con grande affetto e tanta ammirazione, perché è proprio questo suo modo di fare che ce lo fa amare così tanto. D’altronde, solo una mente così avrebbe potuto partorire certe idee. Sarebbe stato troppo semplice per lui annunciare un progetto del genere con largo anticipo, smorzare l’effetto sorpresa e poi farlo uscire rendendo la vita facile e prevedibile ai fan.

Il modo in cui lo ha fatto, poi, è frutto di genio e premeditazione di un vero perfezionista. Il nuovo Monkey Island è stato annunciato il 1° aprile sul suo blog grumpygamer.com con questo messaggio:

“For 18 years the Grumpy Gamer blog has been April Fools’ day free because it’s a stupid tradition. So to mix things up a little I’m taking this opportunity to announce I’ve decided to make another Monkey Island”.

Dalla serie: “Oggi è il primo di aprile, forse ho deciso di festeggiarlo dopo 18 anni, o forse sono serio e sto lavorando davvero a un nuovo Monkey Island”. Dopo quel messaggio i fan più specializzati nella risoluzione degli enigmi di Ron Gilbert hanno cominciato a tremare di gioia. Fortunatamente l’annuncio ufficiale è arrivato poco più tardi, senza farci soffrire poi così tanto.

Ci stava lavorando da due anni in totale segretezza, magari proprio mentre a qualcuno diceva: “Farò un nuovo Monkey Island solo quando Disney mi venderà il marchio”. Su questo Ron Gilbert è stato sempre chiaro: non avrebbe mai lavorato a qualcosa di “non suo”. Monkey Island è grossomodo una sua creatura e lui odia pagare per qualcosa che gli appartiene. Evidentemente, però, la vita insegna che senza compromessi è difficile ottenere quello che vuoi se c’è di mezzo qualcun altro.

Disney di certo non ha bisogno di vendere marchi per fare soldi, anzi, potrebbe addirittura scegliere di seppellirli per sempre. Quindi, guardando il lato positivo della cosa, per fortuna Disney sembrerebbe ancora interessata a quelle proprietà intellettuali. Il fatto che nel gennaio del 2021 LucasArts sia stata resuscitata con il nome di Lucasfilm Games la dice lunga e non scordiamoci che subito dopo è stato annunciato un nuovo gioco basato sul franchise Indiana Jones.

Un team spettacolare

Entrando nel vivo dell’annuncio di Return to Monkey Island, veniamo subito a conoscenza del coinvolgimento di Devolver Digital. Il publisher americano specializzato nella pubblicazione di giochi indie è praticamente una garanzia di qualità per tutti gli addetti ai lavori. Tant’è che, spesso, davanti a un nuovo gioco capita di dire: “Devolver non ne sbaglia una”. Stiamo parlando dell’etichetta dei recenti Death’s Door e Weird West, ma anche Hotline Miami e tanto altro.

Il team di sviluppo è a dir poco spettacolare. A seguire Ron Gilbert e la sua Terrible Toybox ci sono Dave Grossman (presente anche in Tales of Monkey Island) e David Fox che non ha mai lavorato sulla serie, pur essendo uno dei grandi di LucasArts. Fox, tra le altre cose, ha lavorato a Zak McKracken, Maniac Mansion, Indiana Jones e a Thimbleweed Park. Insomma, tutti i pezzi da novanta dei vecchi tempi si sono riuniti per questo grande ritorno. Manca all’appello Tim Schafer, probabilmente impegnato su altri progetti per Double Fine.

Il direttore artistico Rex Crowle è forse una delle figure più importanti di Return to Monkey Island. Il trailer di annuncio, infatti, mostra un design dei personaggi inedito e, a questo punto, lontano dalle idee di Ron Gilbert basate sulla pixel art in stile Thimbleweed Park. Sarà così il gioco finale? Non conoscete Rex Crowle? Beh, il suo nome è legato pesantemente a Little Big Planet e Tearaway: Avventure di Carta. Con i colleghi di Media Molecule ha vinto importanti premi nell’ultimo decennio.

Le musiche sono affidate sempre e comunque a Michael Land (che ha curato tutte le colonne sonore dei cinque Monkey Island precedenti), accompagnato da Peter McConnell e Clint Bajakian. Il doppiaggio di Guybrush (che nel trailer non si vede!) è affidato alla storica voce di Dominic Armato, ma gli autori hanno confermato il ritorno di una buona parte dei doppiatori originali della serie.

Uscirà in italiano?

La delusione per non aver avuto mai la localizzazione italiana di Tales of Monkey Island è ancora forte. Fortunatamente il duro lavoro dei fan, ha permesso al pubblico nostrano di giocare al meglio il quinto capitolo targato Telltale Games. Ma ammettiamolo: non localizzare Monkey Island in italiano è un crimine! Vuol dire non considerare quella grossa fetta di pubblico che ha amato e ama tutt’ora Guybrush Threepwood e quel mondo di pirati di bassa morale. Fortunatamente, grazie alla pagina Calavera Cafè (tappa d’obbligo per chi ama le avventure grafiche come il sottoscritto), scopriamo che in Return to Monkey Island la traduzione italiana ci sarà.

Immaginiamo solo per quanto riguarda i testi. Difficile, per quanto non impossibile, sentire Guybrush, Elaine e LeChuck parlare in italiano come ne La Maledizione di Monkey Island e Fuga da Monkey Island.

Murray? El Pollo Diablo!

Per quanto lo stesso Ron Gilbert abbia nel tempo alimentato insieme ai fan più conservatori una specie di rinnegazione verso i capitoli successivi a Monkey Island 2, nel trailer di Return to Monkey Island vediamo comparire un personaggio presentato proprio nel terzo capitolo: Murray.

Monkey Island 3, quindi, verrà mantenuto in qualche modo canonico (?). D’altronde, è impossibile cancellare da un momento all’altro uno dei capitoli più amati dai fan. Difficile, invece, che la storia possa prendere spunti da Fuga da Monkey Island, il quarto famigerato capitolo che entrato nel cuore di pochi (tra cui il sottoscritto) e che Gilbert stesso reputa lontano dalla sua idea iniziale.

In una vecchia intervista Ron Gilbert disse (si ringrazia Lucasdelirium per la traduzione): “Vorrei essere libero senza sentirmi obbligato alla coerenza con i giochi successivi. Se mai sarò in grado un giorno di fare questo gioco, potremmo scoprire che si inserisce bene tra Monkey Island 2 e The Curse of Monkey Island“, poi aggiungendo che se questo ipotetico suo Monkey Island 3 non avesse mantenuto The Curse of Monkey Island canonico, per lui sarebbe stato fantastico ugualmente.

Insomma, da una parte il buon Ron sembra il classico duro capace di fare letteralmente quello che vuole, dall’altra, forse, nel profondo del suo cuore è riuscito a riconoscere i meriti delle produzioni successive. Un Monkey Island 3 è sempre esistito nella mente di Ron Gilbert e forse, negli anni, è anche mutato. Tuttavia, nessuno all’epoca tagliò lo sviluppo del terzo capitolo. Monkey Island 3, semplicemente, non era ancora nei piani di LucasArts, oltre al fatto che Gilbert stesso andò via per fondare Humongous Entertainment.

Noi però ve lo diciamo: non fidatevi mai troppo di Ron Gilbert. Anche perché il teaser trailer di Return to Monkey Island ha già ottenuto due o tre letture diverse da parte dei fan. Quel Murray può voler dire tutto e niente e le sorprese sono sempre dietro l’angolo!

Bonus: quando uscirà? E su quali piattaforme?

Dalle dichiarazioni sappiamo con certezza che il team sta lavorando a Return to Monkey Island da due anni o forse anche di più. Un periodo appena sufficiente per finire e rilasciare un videogioco di questo tipo. Il teaser trailer conferma la data di uscita prevista per il 2022 senza però fornire ulteriori informazioni. Noi vogliamo scommettere sull’uscita nel periodo estivo fra luglio e fine settembre.

Le piattaforme sulle quali uscirà Return to Monkey Island non sono ancora note; escludere le console è improbabile nel 2022, considerando anche il coinvolgimento di Devolver Digital. Possibile è, invece, l’uscita su PC e solo dopo qualche mese su console. Ovviamente speriamo nella data di uscita unica per tutte le piattaforme!

In realtà, la conferma dell’uscita su console è arrivata nell’ultima intervista a Ron Gilbert e Dave Grossman, in cui parlano esplicitamente di quello che sarà Return to Monkey Island su console. Ma non sappiamo ancora se la data di uscita sarà unica per tutte piattaforme.

Quanto costerà Return to Monkey Island? Beh, “Never pay more than 20 bucks for a computer game“.

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...