Forte della sua licenza pluriennale, Kylotonn Games procede nello sviluppo del marchio WRC per garantire una esperienza di alto livello. Dopo il successo di WRC 8 e WRC 9, abbiamo corso nella neve e sotto il sole per la recensione di WRC 10, uscendone impolverati e con emozioni contrastanti.
Oh WRC, here we go again…
WRC 10 è un capitolo molto particolare del franchise guidato da Kylotonn. Si tratta di un episodio di transizione, in quanto è il penultimo prima che la licenza venga ceduta a Codemasters ed è stato sviluppato durante la più grande pandemia dell’ultimo secolo. Seguendo la linea guida tracciata da WRC 9, il vero plus di quest’anno è la celebrazione del cinquantesimo anniversario del campionato, festeggiato sia sul campo che sul piccolo schermo. Kylotonn ha ampiamente annunciato l’introduzione della modalità anniversario nella quale rivivere i momenti più epici del passato.
Per aspera ad astra
Il tutorial ci introdurrà alle meccaniche di base del gioco, apprezzando il primo impatto con la nuova fisica affinata. In base al risultato potremo scegliere se partecipare al Junior WRC o al campionato WRC 3. Nel corso della carriera saliremo fino alla categoria WRC 2 e successivamente in WRC. Nel mentre, dovremo gestire la scuderia mediante la selezione degli eventi a calendario, i tecnici da portare in gara e il budget. Non mancheranno i punti abilità da investire nei rami relativi a prestazioni, personale e management. L’obbiettivo ultimo è far contenti gli sponsor, i membri del team e vincere il campionato. La difficoltà è generalmente tarata verso l’alto ma con un attento ascolto del copilota e una buona dose di pratica, i risultati arriveranno senza troppa fatica.
A completare l’offerta ci sono le modalità gara singola, prova a tempo, split screen locale. Non manca una corposa sezione dedicata alle sfide, in cui saremo chiamati a completare alcune prove a tempo su diversi circuiti, auto e fondi stradali.
Kylotonn ha implementato un corposo editor livree per diventare carrozzieri per un giorno. Partiremo letteralmente da una “tela bianca” sulla quale verniciare, applicare schemi, adesivi, numeri e sponsor. Non tutto sarà disponibile sin da subito ma verrà sbloccato mano a mano nel corso del gioco.
Derapando verso sud
KT Racing ha dichiarato che il modello di guida di WRC 10 è stato migliorato rispetto al passato. Abbiamo provato il titolo su PlayStation 4 ma, pad alla mano, non abbiamo percepito particolari differenze di feeling. In ogni caso, la fisica è in linea con quella di WRC 9, sebbene alcune differenze siano evidenti. Una tendenza al sovrasterzo e al pattinamento delle ruote maggiore, una maggiore inerzia del veicolo e in generale una sensazione di corposa differenza tra i vari fondi stradali. La neve restituisce un feeling di scivolosità costante mentre l’asfalto sembra più reattivo che mai.
Il copilota esulta dopo un parziale di tappa positivo e ci esorta a tornare in pista nel caso dovessimo uscirne anche per poco. Ci farà sapere se sta bene dopo un incidente, non dopo aver esclamato “ahi!” e dimostrerà una certa empatia, caratteristica di pregevole aggiunta. Sarà possibile selezionare diverse lingue parlate, tra cui spagnolo, inglese e francese, oltre all’italiano, con voce sia maschile che femminile.
Nel multiplayer è disponibile una modalità copilota, nella quale correre a fianco di un amico alla guida. Se siete amanti del pericolo e distinguete bene destra da sinistra allora è la vostra occasione per mettervi in luce.
Scusi, è qui la festa?
La modalità anniversario si svelerà a poco a poco durante le tappe della carriera. Sbloccheremo prima il Rally di Grecia del 1971, poi quello di Svezia del 2004 e via via fino ai tempi moderni. Scopriremo i grandi eventi del passato e impersoneremo i campioni che hanno scritto pagine memorabili del Mondiale. Il tutto senza dimenticare le auto più amate e pericolose di sempre, le celeberrime Gruppo B, come l’Audi Sport Quattro o la Peugeot 205 Turbo 16. Mancano purtroppo la Lancia Delta S4, la Ford RS200 e altre icone del tempo.
Durante le prove storiche sarà presente un folto pubblico a bordo pista. Esistono titoli in cui le persone si spostano nel caso in cui l’auto dovesse avvicinarsi loro, come testimoniano anche i numerosissimi video storici delle folle letteralmente in mezzo alla pista. In WRC 10 questa meccanica non è inclusa e nel momento in cui dovessimo collidere con il pubblico verremo rimessi a centro strada e appesantiti da una sonora penalità. Bene, ma non benissimo.
Incredulità inaspettata
Esteticamente WRC 10 sembra un gioco nato vecchio. I modelli visivi delle auto su PlayStation 4 sono incredibilmente “cartoonosi” e privi di dettaglio. Andare nello showroom, ambiente in cui la grafica dovrebbe andare ad accarezzare le corde del cuore di ogni appassionato, si rivela una spiacevole sorpresa. Le finiture mancanti di dettaglio, i riflessi scarsi e una cura davvero bassa vanno a cozzare con le nostre aspettative. In pista l’apparenza è uguale, con la netta sensazione che WRC 9 fosse migliore. Abbiamo incontrato rocce in bassissima definizione, quasi come se fossimo su PlayStation 3 e un generale aspetto di trascuratezza abbastanza inspiegabile. Il pensiero ad altri titoli concorrenti più vecchi e meglio realizzati è inevitabile e immediato.
Sonoro sottotono
Con il capitolo successivo ci si aspettava una evoluzione audio del gioco, come annunciato dallo sviluppatore. Purtroppo WRC 10 fallisce anche in questo, i suoni ambientali e quelli delle auto sembrano copiati e incollati da WRC 9, risultando abbastanza piatti e senza mordente. Non siamo riusciti a percepire per bene i rumori dei fondi stradali e quelli delle collisioni, che potrebbero essere diversificati in base a posizione dell’urto e telecamera in uso.
Trofeisticamente parlando: la strada verso il successo è ripida e stretta
La lista trofei di WRC 10 è composta da quarantasette coppe, divise in trentaquattro di bronzo, nove d’argento, tre d’oro oltre a uno scintillante e ambito platino. Per ottenere tutti i trofei sarà necessario completare il gioco e vincere il mondiale, raggiungere alcuni obbiettivi di scuderia e completare la modalità anniversario. Nulla di particolarmente complicato, considerando che è tutto giocabile alla minima difficoltà.