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FIFA 15 – Anteprima Hands-On

Publisher: Electronic Arts Developer: EA Sports
Piattaforma: PS3, PS4 Genere: Sportivo Release Date: 25 settembre 2014

In un riservatissimo evento riservato alla stampa italiana, tenutosi il 29 maggio in quel di Milano con la partecipazione di Nick Channon e Sebastian Enrique, rispettivamente Senior Producer e Producer del gioco, abbiamo avuto l’onore di partecipare ad un “First Look” di FIFA 15, ormai celebre simulazione calcistica targata Electronic Arts. Il fatto che ve ne possiamo parlare solo oggi, 9 giugno, vi fa capire quanto EA ci tenesse alla riservatezza in merito. E’ stato possibile anche provare con mano il titolo: non sappiamo se FIFA 15 si rivelerà essere un capolavoro, dal momento che all’uscita manca ancora molto: quello che vi possiamo garantire è che questo capitolo potrebbe fare un gigantesco passo avanti rispetto al predecessore, non limitandosi a perfezionarsi come è avvenuto negli ultimi anni. Poi il fatto che il sottoscritto abbia già collezionato in tre partite disputate tre pali, il tutto a mesi dalla data di uscita ufficiale del gioco, beh, quello è un altro discorso.

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Il vero FIFA next-gen

Non fraintendete, FIFA 14 per PlayStation 4 era un ottimo gioco, che meritava l’acquisto anche da parte di chi avesse già acquistato il gioco nella versione PlayStation 3. Si capiva, però, che il gioco non era stato INTERAMENTE concepito per la nuova generazione di console, anche se va dato atto ad Electronic Arts di essersi saputa comunque fare trovare pronta, soprattutto se istituiamo un paragone con il diretto rivale Pro Evolution Soccer di Konami: Konami che, per la cronaca, se ne è uscita con un gioco dove gli sviluppatori non sono nemmeno riusciti ad inserire la pioggia, figurarsi sfornare una versione next-gen di PES. Amen.
Digressioni a parte, FIFA 15 ci ha dato veramente la sensazione di nuovo e rivoluzionario come non accadeva da un po’ a questa parte, per quanto riguarda i videogiochi di calcio. Channon ed Enrique hanno sottolineato da subito come la maggior parte delle introduzioni che saranno applicate in questo nuovo titolo saranno all’insegna di un motto: “Feel The Game”. Letteralmente “Senti Il Gioco”. Percepiscilo. Toccalo. Vivilo. Questa manciata di sinonimi per indicarvi come queste tre parole, “Feel The Game”, facciano riferimento alla componente emozionale della passione videoludica di ognuno di noi, anche quando si parla di un gioco di calcio, perché no. Si sono mossi dei passi in questa direzione, dunque, ampliando e modificando il contesto di gioco, ancora prima del gameplay. Già, perché le emozioni, oltre ad essere quelle del (video)giocatore, possono anche essere quelle dei giocatori virtuali in campo: gli sviluppatori presenti all’evento ci hanno mostrato infatti diverse reazioni, positive o negative – rabbia, speranza, arrendevolezza, furore agonistico-, in diversi contesti – un’occasione sprecata, un fallo fischiato, un forcing esasperante – da parte dei calciatori, sia tra di loro che verso l’arbitro, e vi possiamo garantire che la spettacolarità e la credibilità della partita, pur essendo dei piccoli accorgimenti, guadagnano parecchi punti.
Altri provvedimenti presi per tentare (e secondo noi, poi, riuscire) a rendere FIFA 15 il più “televisivo” possibile sono visibili sia all’inizio che alla fine del match: l’entrata in campo dei giocatori è ora notevolmente più dinamica che in passato, soprattutto per quanto riguarda il tifo espresso dai tifosi, sia a gesti che a suoni, ed inoltre al termine della partita non verranno più visualizzate delle generiche “azioni salienti”, ma una vera “storia” della partita che concettualmente si avvicina molto ai servizi dei telegiornali sportivi. Last but not least, sempre parlando di emozioni calcistiche, gli sviluppatori si sono divertiti a mostrarci la cosiddetta “Ten Players Celebrations”, che fonti vicine ad EA ci confessano essere stata concepita da Tinto Brass in persona. Si tratta, in poche parole, di un’esultanza speciale che in caso di gol particolarmente pesanti vedrà tutti i giocatori di movimento buttarsi sopra l’autore del gol, in quello che Piccinini non tarderebbe a definire meglio con il suo classico “mucchio selvaggio”.

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Penso quindi gioco

Un fattore determinante per valutare nella maniera corretta un gioco di calcio è certamente quanto l’Intelligenza Artificiale degli avversari, ma anche dei compagni, sia sviluppata. Se FIFA 14 in versione PlayStation 3 aveva qualche problema di troppo in questo senso, mentre quello per PlayStation 4 si assestava sugli (ottimi) livelli ormai tipici del brand Electronic Arts, FIFA 15 promette ulteriori passi in avanti. Se saranno fatti, o meno, solo il futuro potrà stabilirlo, ma possiamo comunque anticiparvi su quali aspetti si sono particolarmente concentrati gli sviluppatori di EA Sports. Tanto per cominciare, gli scontri 1VS1 saranno molto più intensi e sentiti, grazie ad una maggiore reattività nei contrasti e ad un leggero rallentamento del ritmo di gioco, almeno nella versione – decisamente non definitiva – testata.
Anche le tattiche sono state ampliate: Channon ed Enrique ci hanno mostrato tre nuovi approcci (nella versione completa potrebbero essere molti di più) che saranno introdotti in FIFA 15, chiamati rispettivamente “Park The Bus”, “In The Mixer” e “Time Wasting”. I primi due fanno riferimento a dei movimenti difensivi atti ad arginare l’offensiva “nemica”, il primo nel caso di superiorità numerica, il secondo in caso di vantaggio da conservare. Con molta poca sorpresa, invece, il terzo si riferisce alla cosiddetta “melina” che si attua a risultato praticamente acquisito, sullo scadere del tempo regolamentare, ad esempio facendo possesso di palla vicino alla bandierina del calcio d’angolo.
Ultime due interessanti feature riferite all’Intelligenza Artificiale sono una migliorata capacità d’inserimento, specie da parte dei centrocampisti, data una superiore capacità di valutare la posizione dell’avversario, e un nuovo atteggiamento da parte di un giocatore nel momento in cui si trova ad essere l’ultimo uomo: in questo caso, il calciatore in questione tenterà di arginare l’attaccante avversario rallentando l’azione e dando la possibilità ai compagni di recuperare la posizione.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

2 Commenti

  1. Ogni anno di questi tempi si parla anche sul nuovissimo titolo EA ambientato nel mondo del calcio.

    Parlo di Fifa. Negli ultimissimi due anni (Fifa 13 e 14) ho notato che per la versione PS-Vita i vari trofei che si potevano sbloccare mentre si giocavano partite amichevoli o di campionato online/offline sono esattamente gli stessi.

    Spero che almeno quest’anno possano cambiare tali trofei che se una persona passa da una versione all’altra trovino anche nuovi stimoli per tali trofei nuovi.

    Un’ultima cosa, perchè la versione FUT (Fifa Ultimate Team) non può essere messa anche fra le file dei titoli per PS-Vita ma solo per le console di casa? Che cosa cambia?

    • Non mi sembra plausibile che ci siano limiti tecnici della console, riguardo a questa limitazione. Probabilmente per quanto riguarda la versione mobile del FUT, EA ha deciso di dare maggiore spinta alla propria App per gestire la propria rosa, piuttosto che alla versione portatile del suo gioco. 🙂

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