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Star Wars Jedi: Fallen Order è molto simile a Sekiro, assicurano gli sviluppatori

Nonostante la presentazione di un lungo video gameplay all’E3 2019, sembra di aver solo scalfito la punta dell’iceberg chiamato Star Wars Jedi: Fallen Order. Il nuovo progetto targato Respawn Entertainment pare sarà molto meno lineare di quanto apparso nel video e, stando ai portavoce dello studio, si possono persino trovare delle somiglianze con l’ultima opera di FromSoftware, Sekiro: Shadows Die Twice.

Nel numero più recente della rivista videoludica EDGE, il lead combat designer, Jason de Heras, ha proprio fatto riferimento alla produzione di Miyazaki, affermando:

Ho pensato che fosse piuttosto tosto, ma è un po’ confortante sapere che si possa fare questo tipo di gioco senza una barra di resistenza. Ti permettono di attaccare, di rotolare, fare tutto questo gratuitamente e poi l’intelligenza artificiale ti dirà se stai facendo la cosa giusta. Sekiro ci ha appena confermato che non devi limitare tutto ciò che fa il giocatore e che puoi lasciargli ampia libertà, tanto poi c’è l’intelligenza nemica a ricordarti se stai sbagliando prendendoti a schiaffi e pugni. Per noi è stato positivo sapere che esisteva un gioco simile al nostro. Molto simile.

Alle sue dichiarazioni sono seguite quelle del game director Stig Asmussen, il quale sottolinea:

Sono sempre stato un grande fan di FromSoftware, lo sono dai tempi di King’s Field. Voglio dire, in effetti King’s Field 2 è uno dei miei videogiochi preferiti di sempre. Ma non si tratta solo del fatto che ti piaccia o meno un gioco per poi provare a ricrearlo. C’è molto di più, ti spinge a chiederti cosa si può imparare per rendere più divertente un tuo progetto.

A proposito di ambizioni, recentemente si è parlato di New Game + e della possibile assenza di caricamenti nell’action sci-fi su Guerre Stellari. Star Wars Jedi: Fallen Order uscirà il 15 novembre per PlayStation 4, Xbox One e PC.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.