Planet RIX-13 – Recensione

Sviluppatore: 9 Eyes Game Studio Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 4,99 € Italiano:

I videogiochi sono spesso un modo di viaggiare verso altri mondi con l’immaginazione, capaci di farci immedesimare nelle avventure grazie al controllo totale di ciò che accade su schermo. Indossare il casco da astronauta virtuale può offrire esperienze uniche, come confermano il popolare No Man’s Sky, i Mass Effect o il puzzle di nicchia The Station, per restare in ambito indie, eppure il sogno di diventare astronauti rischia di perdere valore se, in ambito videoludico, si considera anche Planet RIX-13. Il panorama degli sci-fi starebbe decisamente meglio senza.

Planet RIX-13

Verso l’infinito e oltre… magari no

E’ difficile cominciare a parlare della storia di questo titolo senza provare imbarazzo. Con un semplicissimo riquadro di testo, a partita appena avviata, il giocatore viene informato che la sua navicella si è schiantata su un pianeta anonimo (che supponiamo si chiami come il nome del gioco) e desolato, e che il nostro obiettivo è quello di tornare a casa sani e salvi fuggendo dal pianeta. Non è dato sapere altro, né come il protagonista sia effettivamente precipitato su tale pianeta né come egli stesso si chiami. La storia, riquadro iniziale escluso, non dà cenni di esistenza, e la piattezza del protagonista, muto e senza spessore (come in Dead Space, ma con ben altro risultato), non riesce mai a far prendere la situazione seriamente. A giudicare dal risultato nel suo complesso, però, ci viene il dubbio che neppure gli autori abbiano preso sul serio lo sviluppo del gioco.

Con trovate poco intelligenti e altre tanto esilaranti quanto assurde, il gioco si conclude dopo circa trenta minuti con un finale per nulla soddisfacente che non può non lasciare un senso di vuoto nel giocatore. Vi dimenticherete di questo titolo il giorno stesso dell’acquisto, a meno che non siate cacciatori di trofei (ma a quello ci arriveremo a fine recensione).

Planet RIX-13

Perché usare la logica se hai una stampante 3D?

Planet RIX-13 si basa interamente sull’esplorazione del pianeta deserto, alla perenne ricerca di oggetti chiave che aiuteranno il protagonista ad andare avanti fino a trovare una navicella di salvataggio per fuggire dal corpo celeste. Proprio l’esplorazione, che dovrebbe essere il punto di forza di un titolo sci-fi, fallisce miseramente.

La ripetitività la fa da padrona. L’intera esperienza consiste nel muoversi da un punto all’altro della mappa in spazi risicati e generici alla ricerca di un oggetto che sbloccherà una nuova zona. Ripetete questi passaggi per trenta minuti e il gioco è fatto. L’avventura vuole essere un puzzle intricato in alcuni frangenti, ma è impossibile prenderlo sul serio in quanto, come già accennato nel paragrafo di sopra, ci sono alcuni espedienti che sbattono come un tappeto la logica, proponendo innaturali soluzioni agli enigmi. Il più grande esempio – che mi ha fatto ridere dall’imbarazzo quando l’ho scoperto – è l’utilizzo della stampante 3D. Con un semplice macchinario e un progetto, il protagonista potrà creare serrature per aprire porte bloccate, monitor per avviare un computer rotto (cosa che farà sanguinare gli occhi a chi se ne intende davvero di questo tipo di dispositivi) e, come ciliegina sulla torta, una maschera antigas perfettamente funzionante. Come non menzionare, inoltre, la tuta anti-radiazioni trovata in un cestino per il pranzo?

Planet RIX-13

Voyager Golden Record non pervenuto

Non solo storia e gameplay, Planet RIX-13 dà il peggio di sé in ambito grafico e sonoro. Chi scrive è un grande ammiratore della pixel art, uno stile artistico che ho sempre trovato affascinante ed elegante nonché un modo di esprimere sensazioni con poche spese e altrettanti pixel. Ciononostante nel titolo Sometimes You la pixel art viene data in pasto ai cani. Raramente si vedono modelli dei personaggi tanto brutti e sproporzionati e un level design così generico da non dare mai al giocatore la sensazione di star esplorando qualcosa di nuovo. I laboratori sono tutti uguali (cambia giusto la predisposizione di qualche stanza) e le poche altre aree non hanno nulla da dire.

Planet RIX-13

Si cade ancora più in basso parlando del comparto sonoro, questo semplicemente inesistente. Tolti alcuni suoni ambientali approssimativi, il titolo non presenta neanche una traccia musicale. Mancanza magari dovuta al voler incutere tensione al giocatore, ma che finisce per trasmettere solo una gran noia.

Trofeisticamente parlando: un viaggio rapido e quasi indolore

Ottenere il Platino di Planet RIX-13 sarà quasi indolore solo perché, a provarne, sarà il protagonista, in quanto molti dei trofei consistono nel farlo morire nei modi più disparati, tra esposizioni alle radiazioni, scioglimenti nell’acido o esplosioni in mille pezzi. Per il resto, ottenere tutto il set di trofei richiederà poco più di trenta minuti, siccome bisognerà, oltre alle morti, finire il gioco prendendo tutti e cinque gli ingredienti da unire nel banco per le pozioni. Linkiamo la nostra guida ai trofei per ogni evenienza!

VERDETTO

Planet RIX-13 è un gioco da evitare a priori. Nessun elemento narrativo, nessun puzzle degno di questo nome e un vergognoso comparto tecnico e grafico (quello audio è addirittura inesistente) aggiungono anche questo titolo di Sometimes You alla lista "era meglio comprare qualcos'altro". E, per amor di Dio, non affidatevi alla descrizione sul PlayStation Store, ricolma di informazioni sbagliate. Che siate o meno fan del genere sci-fi, guardate altrove.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.