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Superdimension Neptune VS Sega Hard Girls – Recensione

Publisher: Idea Factory Developer: Compile Heart
Piattaforma: PS Vita Genere: JRPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 euro

Dopo quasi un anno dalla sua relase giapponese, Idea Factory rilascia finalmente nel resto del mondo il nuovo capitolo di una delle saghe più importanti per Compile Heart, ovvero Megadimension Neptunia.

Superdimension Neptune VS Sega Hard Girls: questo è il nuovo capitolo della saga. Ma questa volta non sarà  concentrato solamente su Neptune, bensì sui molteplici scontri delle nostre quattro dee ovvero Neptune, Blanc, Noire, Vert contro le Sega Hard Girls, che altro non sono se non le console SEGA (appunto) del passato ripensate come divinità antropomorfe.

Siete curiosi di sapere di più su questo nuovo titolo sviluppato dai ragazzi di Compile Heart? Mettevi comodi e gustatevi questa recensione di Superdimension Neptune VS Sega Hard Girls.

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Bentornati a Gameindustri

Dopo la guerra tra le CPU (Console Patron Unit) e le Sega Hard Girls, Gamindustri è sul punto di crollare. A cambiare le cose in questo nuovo capitolo ci penserà IF, una giovane avventuriera intenta a scoprire un’antichissima libreria chiamata Grand Library con la speranza di svelare e rilevare a tutti i più grandi segreti della città, ma improvvisamente una ragazza con i capelli blu cadrà dal cielo, priva di sensi e affetta da amnesia.

Una volta raggiunta la “Grand Library”, la fatina Historie, assistente di Neptune in altri ambiti, cercherà subito di venirle incontro offrendo sia a lei che alla nostra IF protezione e cure mediche, ma purtroppo, nello stesso momento, si scopre che qualcosa o addirittura qualcuno sta creando dei varchi temporali che permettono di distruggere il presente. Si tratta di una creatura chiamata Time Eater: questa ha distrutto il libro che regola il tempo, e sta lentamente sfasciando la storia.

Così la menzionata fatina monterà all’interno della moto della nostra protagonista un dispositivo molto particolare che permette di viaggiare nel tempo e impedire i vari scontri tra dee e Sega Hard Girls. Ci potremo recare in diverse epoche: l’Era Mega Drive, quella Sega Saturn (regnata da Neptune, tra le altre cose), l’Era Game Gear e infine l’Era Dreamcast.

Vi possiamo confermare che a livello di trama, il titolo ci è parso davvero intrigante e immersivo alla stesso tempo, poiché capace di dare al giocatore un senso di coinvolgimento all’interno del titolo. Anche a livello di dialogo non mancano di certo le classiche battute per strappare una piccola risata.

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Un gameplay dalla formula vincente

Il titolo offre un gameplay davvero vario come ad esempio alcuni momenti da visual novel, altri tipicamente platform e ovviamente alcune meccaniche fondamentali dei classici giochi di ruolo giapponesi, genere a cui il titolo appartiene. La maggior parte del tempo di gioco lo passerete a leggere dialoghi tra le varie ragazze, oppure ad interagire in una piccola mappa bidimensionale per ricevere informazioni aggiuntive, o ancora completando missioni secondarie.

Inoltre, dopo aver scoperto la biblioteca e completato almeno il prologo, potremo usare la biblioteca come quartier generale dove sarà possibile gestire le missioni, e comprare tutto ciò di cui avremo bisogno.

Una piccola novità che abbiamo trovato, è che ogni missione di qualsiasi epoca come per esempio Sega Saturn oppure Dreamcast è catalogata con un valore da una a cinque stelline, che servono per indicare quanto quella missione influenzerà in futuro lo sviluppo della trama. Spesso infatti sarete costretti a scegliere una missione e conseguentemente “perderne” un’altra, per via di counter numerico: questo influirà su quale dei tre finali alternativi troverete al termine dell’avventura.

Una volta scelta la missione e l’epoca giusta potremo esplorare nuovi dungeon correndo, o addirittura arrampicandosi per raggiungere delle aree segrete, ma anche saltando per rompere dei cubi che rilasceranno monete o strumenti in pieno stile Super Mario. Completati tutti i dungeon dovremo vedercela contro la famelica creatura: perdere però non significherà la fine del gioco, poiché potremo mandare indietro il tempo – come faceva un certo principe – mantenendo tutti i progressi fatti a livello di evoluzione del personaggio

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La libertà e le novità nel battle system

Un’altra nota positiva di questo titolo è senza ombra di dubbio il battle system, che offre ampia libertà di movimento all’interno di un’area circolare dove effettuare i classici comandi di attacco o di difesa; tutti questi movimenti riempiranno man mano una barra chiamata Action Gauge che rappresenta lo stress delle ragazze in battaglia.

Una novità che abbiamo trovato in questo ambito è l’inserimento di alcuni cristalli che dovremo raccogliere semplicemente saltando, e che ci conferiranno alcuni bonus come ad esempio punti salute in più, potenziamenti riguardanti le magie oppure gli attacchi fisici, e così via.

Subito dopo i cristalli, abbiamo scovato anche la FEVER Gauge: anche questa è una piccola barra che se riempita al 100% attiverà in automatico la modalità Fever Time, dove potremo attaccare liberamente con tanto di bonus del 10% su tutti i parametri a nostra disposizione – ne consegue che, al di là degli scontri con i boss, la difficoltà sia livellata verso il basso. Infine torna il Lily Rank, ossia il legame tra le diverse componenti del party.

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Francesco Suozzo
Padroneggia con maestria i giochi di ruolo, stealth e horror, al contrario dei puzzle game. Da un eccellente carriera videoludica spera di diventare un ottimo articolista e di rimanere anche dopo gli studi nella grande famiglia del Bit!