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Anche la Francia dichiara guerra alle loot box

Uno dei temi più caldi di questa fine del 2017 è sicuramente quello delle loot box: dopo la sospensione delle microtransazioni su Star Wars Battlefront II e la scelta del Belgio di dichiarare tali acquisti gioco d’azzardo, è la Francia a dire la sua.

In una lettera all’organizzazione per la regolazione del gioco d’azzardo, il senatore Jérôme Durain ha deciso di mettere in evidenza il problema:

Sembra che a oggi ci sia bisogno di particolare attenzione da parte delle autorità pubbliche per queste loot box. Sono molti i giocatori e i critici specializzati che si interrogano sugli effetti deleteri portati dalle microtransazioni nel mondo dei videogiochi. Sebbene non mi stia interrogando in merito alla necessità di una legislazione apposita, mi chiedo se non sia opportuno offrire protezione ai consumatori in quest’area.

L’indagine sarebbe mirata verso i cosiddetti pay-to-win, lasciando fuori titoli come Overwatch dove gli oggetti ottenuti sono solo cosmetici: l’organizzazione monitorerà infatti le loot box proprio come se si trattasse di slot machine.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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